Il benessere della persona inteso in senso lato non può prescindere dall’eccellenza delle materie prime utilizzate in cucina. Per questo motivo un resort che ha fatto del benessere la propria bandiera deve per forza di cose mettere nella scelta dei prodotti proposti ai propri clienti un’attenzione se possibile ancora maggiore. E quale soluzione migliore potrebbe esserci se non coltivare direttamente alcune di quelle materie prime che poi saranno presentate sulle tavole dei ristoranti del resort?
In questo caso sto parlando dell’affascinante Lefay resort affacciato sul lago di Garda di cui si era già scritto sulle pagine del blog. I due prodotti alimentari che da sempre il mondo ci invidia per qualità e personalità sono il vino e l’olio. Ecco perché, unendo il desiderio di offrire solo il meglio ai propri clienti e di perpetrare una tradizione italiana millenaria, il Lefay resort Garda ha deciso di produrre in proprio olio e vino che fossero rappresentanti del proprio territorio e del proprio concetto di benessere
La linea di oli, denominata Vital Gourmet, comprende prodotti di entrambe le regioni in cui il gruppo vanta un presidio territoriale: la Toscana ed il Garda bresciano. La coltivazione degli ulivi segue i dettami del biologico per poter offrire un prodotto il più sano possibile. In questo caso ho potuto assaggiare il Gargnà, un olio ottenuto dal monocultivar omonimo, varietà autoctona del lago di Garda. Un olio molto delicato, dai profumi lievi principalmente di erba fresca, verde, che al gusto risulta particolarmente morbido e vellutato, inizialmente quasi dolce e con una punta piccante sul finale. Un olio che, per assonanza gustativa, risulta adatto a sapori delicati quali il pesce crudo
Dall’altra parte il vino che è stato chiamato pervoi per esprimere con forza l’intento con il quale viene prodotto. Un blend di varietali nazionali quali Barbera e Marzemino insieme ad altri internazionali quali Merlot e Cabernet Sauvignon. Un vino a km zero proveniente dalle vigne poste intorno al resort per ridurne al minimo l’impatto di produzione. Un vino che resta a lungo in legno, 18 mesi in barrique, per acquistare eleganza e complessità. Caratteristiche queste che si ritrovano appieno nel bicchiere, insieme alle note tipiche degli uvaggi. Al naso incidono particolarmente il lavoro del legno ed il frutto tipico del Marzemino, rosso e polposo. In bocca le prime note avvertite sono quelle tendenti al dolce del Merlot, sostenute dall’acidità della Barbera e dal carattere tannico ed infine speziato del Cabernet. Un bel prodotto che, dopo 4 anni di affinamento (questo era del 2008) risulta ancora non al culmine della maturazione, vantando già un piacevolissimo equilibrio
Prodotti che parlano della loro terra e della cura di chi li coltiva e li produce. Gradevoli ambasciatori del Lefay resort
Articolo scritto e redatto da Federico Malgarini | Tutti i diritti sono riservati