See You at 5 esplora le molteplici sfaccettature della femminilità e interpreta l’idea di desiderio, di attesa, di appuntamento mancato, ma anche di potere e di allure di una donna risoluta, aperta alle infinite possibilità che la vita le riserva, qualsiasi esse siano. Ma per comprendere al meglio questo concetto dobbiamo fare un passo indietro e tornare al 1921, anno in cui, dopo aver rivoluzionato il guardaroba femminile e aver liberato il corpo delle donne, Gabrielle Chanel lancia il profumo N°5: una nuova idea di femminilità.
D’altronde, l’abbiamo detto spesso, Gabrielle Chanel era una donna unica, una pioniera che ha saputo imporre la sua creatività e la sua audacia nel mondo estremamente maschile della Haute Couture. Qualità, queste che condivide con la sua creazione: N°5. La scelta di legare il suo nome e un numero a un profumo che sarebbe diventato uno dei più rinomati al mondo, era già di per sé una rottura con le convenzioni dell’epoca.
Con il suo design minimalista, il flacone era l’antitesi dell’ostentazione dello sfarzo che allora dominavano il mercato dei profumi: complesso, astratto, originale e deciso N°5 spiccava nel panorama di allora perché, al contrario degli altri profumi, non era stato concepito come un profumo floreale. Era piuttosto un concetto astratto, è un profumo da donna dall’odore di donna, una miscela olfattiva raffinata che, lontano dai sentieri battuti, incoraggiava le donne a essere se stesse. Come la sua creatrice, il profumo sfidava le aspettative e le definizioni del tempo.
Gabrielle Chanel ha dedicato alle donne un atto d’amore radicale, una potente dichiarazione di femminilità. Oggi, cent’anni dopo, la femminilità con le sue sfumature e la sua complessità è ancora una tematica importante che la Maison Chanel ha interpretato con See You at 5.
See You at 5 è l’interpretazione cinematografica della speranza che Gabrielle Chanel nutriva per le donne. Diretto dal regista candidato all’Oscar Luca Guadagnino, il film di due minuti e 20 secondi con Margot Robbie, nuovo volto di N°5 e Jacob Elordi, si sviluppa intorno a un appuntamento mancato. Lungi dall’essere delusa amareggiata per l’accaduto, la protagonista si gode l’attimo, vivendo appieno ogni istante. Serena e sicura di sé, prende il malinteso come un invito estemporaneo alla spontaneità e alla libertà. Consapevole del potere della propria femminilità e di un momento tutto per lei, sceglie di andare un appuntamento del tutto inedito, un appuntamento con se stessa.
Essere pienamente se stessa, conoscere il proprio valore e i propri meriti, essere indipendente ed emanciparsi da qualsiasi forma di approvazione esterna, individuale o sociale, per sfidare le imposizioni: è questa la speranza che Chanel nutre per ogni donna. E per questa donna, per ogni donna che si gode la libertà di poter scegliere, Chanel N°5 è la risposta.