C’è qualcosa di profondamente magnetico in Lisbona, una città che sa mescolare malinconia e luce, passato e presente, con un’eleganza disinvolta tutta sua. Tra salite e miradouros, tram gialli e azulejos che raccontano storie, Lisbona ti accoglie con il suo ritmo lento e vibrante allo stesso tempo.

Che tu sia alla ricerca di arte contemporanea o scorci storici, di sapori autentici o di atmosfere intime dove ascoltare il fado, questa guida è pensata per farti vivere un weekend perfetto nella capitale portoghese: tra musei imperdibiliristoranti da segnare in agenda, un paio di pasteis de nata da assaggiare … e tante tappe che renderanno il vostro viaggio un ricordo indelebile.

Prepara scarpe comode, una fame curiosa e la voglia di lasciarti sorprendere: Lisbona è poesia urbana, e ogni angolo è un invito a rallentare.

Buon viaggio!

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Locke de Santa Joana | dove dormire (ma non solo) a Lisbona

Iniziamo dal soggiorno: io ti consiglio Il Locke de Santa Joana: una delle nuove aperture più interessanti di Lisbona, situato in un’ex struttura conventuale del XVII secolo sapientemente restaurata. Questo hotel non è solo un luogo dove dormire, ma una vera e propria esperienza immersiva che fonde la storia portoghese con un’estetica contemporanea curata nei minimi dettagli. La posizione è strategica: a pochi passi da Avenida da Liberdade e Marquês de Pombal, in una zona tranquilla ma ben collegata, ideale per chi desidera esplorare la città evitando le salite tipiche del centro storico.

L’atmosfera che si respira è quella di un boutique hotel dal cuore cosmopolita, pensato per viaggiatori moderni, digital nomads e amanti del design. Gli interni, firmati dallo studio Post Company, sono un mix perfettamente bilanciato tra materiali naturali, colori caldi, ceramiche artigianali e tocchi rétro. Le camere – in tutto 370 – spaziano da monolocali funzionali a suite esclusive situate all’interno dell’area storica del convento. Tutte le unità sono dotate di cucine attrezzate, lavastoviglie, lavatrice e altri comfort che rendono l’hotel perfetto anche per soggiorni lunghi. Il cuore pulsante del Locke de Santa Joana è però rappresentato dagli spazi comuni: un’ampia corte interna con piscina esterna stagionale, aree coworking, una palestra aperta h24 e addirittura un piccolo museo interno che racconta la storia del luogo. L’offerta gastronomica è altrettanto curata e varia, con più locali all’interno della struttura: il ristorante Santa Marta, con la sua atmosfera rilassata indoor-outdoor, e il più raffinato Santa Joana (in apertura), ricavato nell’antica sala da pranzo del convento. A completare l’offerta troviamo un lounge bar musicale in stile giapponese, il Kissaten, e altri concept innovativi come un cocktail bar e un club sotterraneo in arrivo.

In sintesi, il Locke de Santa Joana è la scelta ideale per chi cerca un soggiorno a Lisbona diverso dal solito: un luogo dove la storia incontra il design, pensato per vivere la città in modo contemporaneo, rilassato e ispirato. Un indirizzo da segnare in agenda, specialmente per chi ama i luoghi con carattere e personalità.

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E ora iniziamo l’esplorazione, troverai la guida divisa su tre giorni con tappe vicine fra loro, perfette per essere seguite in ordine, ma questo mio racconto è perfetto anche per trarre ispirazione e selezionare rispetto alla proposta ciò che davvero attrae la tua curiosità

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DAY 1

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Monumento Aos Combatentes do Ultramar

Il Monumento aos Combatentes do Ultramar è un memoriale situato a Lisbona dedicato ai soldati portoghesi che hanno combattuto e perso la vita nelle Guerre Coloniali Portoghesi (note anche come Guerre d’Oltremare, da cui il nome del monumento) combattute tra il 1961 e il 1974 in Africa.

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Torre de Belem (daily 9.30-17.30) Attualmente chiuso per restauro 

Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, monumento monumentale di Lisbona e pietra miliare dell’identità portoghese e simbolo di un paese rivolto al mare e alla scoperta del mondo.

Grazie alle scoperte, nel XV e XVI secolo Lisbona divenne il principale centro commerciale a livello mondiale. Per proteggere la città, il re D. Giovanni II ideò un progetto pionieristico di difesa marittima di Lisbona, che fu completato nel 1514 con la costruzione della Torre di Belém da parte dell’architetto Francisco de Arruda. Combina con originalità una torre con un moderno baluardo avanzato e ben armato. D. Manuele I volle che sulla Torre di Belém fossero ben evidenti i segni del suo potere: le armi reali, la sfera armilare e la croce dell’ordine di Cristo.

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Padrão dos Descobrimentos

Il Monumento alle Scoperte (Padrão dos Descobrimentos in portoghese) è uno dei simboli più iconici di Lisbona, situato nel quartiere di Belém, lungo la riva del fiume Tago. È un monumento celebrativo dell’epoca delle grandi scoperte geografiche portoghesi del XV e XVI secolo, conosciuta come l’Età delle Scoperte.

La versione originale fu costruita in legno nel 1940 per l’Esposizione del Mondo Portoghese. L’attuale monumento in cemento e pietra calcarea fu inaugurato nel 1960, per commemorare i 500 anni dalla morte di Enrico il Navigatore (Infante Dom Henrique).

Enrico il Navigatore, che tiene in mano una piccola caravella è raffigurato in posizione prominente sulla punta della “nave”. Sui due lati del monumento ci sono 33 statue di figure storiche legate alle esplorazioni portoghesi: esploratori, cartografi, missionari, scrittori, sovrani e scienziati, tra cui Vasco da Gama, Ferdinando Magellano, Pedro Álvares Cabral e Luís de Camões.

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Monastero dei Jerónimos [gratis w/ Lisboa Card]

Se c’è un luogo che incarna lo spirito e l’orgoglio dell’Età delle Scoperte portoghese, quello è senza dubbio il Monastero dos Jerónimos, nel cuore del quartiere di Belém, monumento nazionale e patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1983. Questo straordinario complesso monastico non è solo un capolavoro architettonico: è un simbolo profondo della storia, della fede e dell’ambizione di un’intera nazione.

Il monastero fu voluto dal Re Manuele I all’inizio del Cinquecento, in un momento in cui il Portogallo era all’apice della sua potenza marittima. Proprio da Belém, Vasco da Gama salpò verso l’India, aprendo la rotta che avrebbe cambiato per sempre i rapporti commerciali tra Europa e Asia. Il luogo dove oggi sorge il monastero era un piccolo eremo, in cui i marinai si raccoglievano in preghiera prima di affrontare l’oceano. È da qui che nasce l’idea di costruire qualcosa di grandioso, qualcosa che celebrasse quelle imprese.

E così nacque il Monastero dos Jerónimos, affidato all’ordine dei geronimiti, che avrebbero avuto il compito di pregare per l’anima del re e per la buona sorte dei navigatori. L’edificio venne realizzato in uno stile assolutamente unico, il manuelino, una variante portoghese del tardo gotico, carica di simboli marittimi: corde scolpite nella pietra, nodi, conchiglie, sfere armillari, animali esotici. È una decorazione che racconta visivamente l’epopea oceanica del Portogallo.

Appena si entra nella Chiesa di Santa Maria de Belém, si resta colpiti dall’imponenza dello spazio: una navata unica, sorretta da colonne alte e finemente scolpite. Qui riposano alcuni dei personaggi più importanti della cultura e della storia portoghese, come Vasco da Gama, l’eroe della scoperta, e Luís de Camões, il poeta epico autore de I Lusiadi, considerato il Dante portoghese. È un vero e proprio pantheon nazionale, dove il passato viene celebrato non solo nella pietra, ma anche nella memoria collettiva del Paese.

Uscendo dalla chiesa, si accede al magnifico chiostro, un luogo di silenzio e luce, dove le decorazioni raccontano storie di mare e di fede. Qui si sente la calma del tempo che passa, il respiro lungo della storia. Anche Fernando Pessoa, il grande poeta del Novecento, ha una tomba qui: un segno del ponte tra la gloria antica e la riflessione moderna sull’identità portoghese.

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MAAT Museum of Art, Architecture and Technology (10/19) [15% off w/ Lisboa Card]

Situato sulle rive del Tago, nel cuore del quartiere storico di Belém, il MAAT – Museum of Art, Architecture and Technology rappresenta una delle più audaci espressioni dell’arte contemporanea a Lisbona. Inaugurato nell’ottobre 2016 e progettato dallo studio AL_A guidato dalla britannica Amanda Levete, questo museo ha saputo creare un dialogo radicale tra passato industriale e futuro culturale.

Il suo edificio distintivo – una fascia sinuosa di ceramica bianca rivolta verso il fiume – ricorda le onde, le vele e le rotte percorse dai navigatori portoghesi. Si sviluppa su circa 3 000 m² di spazi espositivi interni, contornati da 7 000 m² di spazio pubblico esterno, tra cui il MAAT Garden, pensato per integrarsi con l’ambiente fluviale grazie a terrazze, flora autoctona e installazioni artistiche .

Ciò che rende il progetto davvero suggestivo è il rapporto tra l’edificio e il contesto: una struttura non invadente, alta solo 12 metri, che permette di passeggiare sopra, sotto e attraverso il museo, cogliendo di volta in volta il riflesso della luce sull’acqua e una vista mozzafiato sulla città . Il tetto, concepito come una terrazza pubblica, diventa parte integrante del percorso, offrendo un’esperienza multisensoriale e visiva.

Accanto alla modernità del Gallery Building, sorge la restaurata Central Tejo, antica centrale elettrica in mattoni risalente al 1908, oggi sede della mostra permanente The Electricity Factory e dell’archivio storico del patrimonio energetico di EDP Foundation. Il dialogo tra l’edificio storico e la nuova struttura crea un campus artistico unico, unendo archeologia industriale, tecnologia ed estetica contemporanea.

La mission del MAAT non è solo espositiva: si rivolge a un pubblico internazionale, promuovendo il dibattito fra arte, architettura e tecnologia, con mostre temporanee, workshop e convegni che stimolano la riflessione critica sul nostro rapporto con il presente e con il futuro del pianeta. La programmazione comprende opere sia nazionali che internazionali, supportate dalla collezione d’arte contemporanea della fondazione EDP (oltre 2 500 opere di più di 300 artisti)

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LX Factory (daily 9/23)

Il LX Factory è un’ex zona industriale nel quartiere di Alcântara, Lisbona, che a partire dal 2008 ha vissuto una straordinaria trasformazione. Un tempo cuore pulsante della produzione tessile fin dal 1846 , oggi è una vera e propria «isola creativa» sospesa tra passato e presente.

Passeggiando tra i suoi cortili e capannoni, si respira un’atmosfera vibrante fatta di startup, studi di design, gallerie d’arte, concept store, ristoranti, caffè e bar. Le pareti rivivono grazie a imponenti murales e opere di street art – come l’iconica ape di Bordalo II, realizzata con materiali di scarto – che raccontano la riconversione urbana e artistica del luogo .

Un punto di forza è la Livraria Ler Devagar, una delle librerie più affascinanti al mondo, ospitata in una ex stamperia: libri fino al soffitto, un’antica macchina da stampa e persino una bicicletta sospesa, che raccontano storie di conoscenza e memoria.

Se visiti la domenica, non perderti il LX Market: un mercato artigianale dove trovare vintage, oggetti fatti a mano, prodotti locali e street food . È l’occasione perfetta per scoprire il lato più autentico ed eclettico, tra esposizioni, musica e performance.

Il panorama gastronomico è altrettanto eclettico: potrai gustare proposte internazionali – come sushi e burger – accanto a specialità locali e dolci indimenticabili come quelli del celebre Landeau Chocolate .

Il tutto si svolge sotto l’ombra suggestiva del Ponte 25 de Abril, in uno spazio di circa 23 000 m². L’aria è da mix di coworking per creativi e luogo di ritrovo per i portoghesi e per i viaggiatori in cerca di un’esperienza al tempo stesso autentica e contemporanea.

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Bistro 100 Maneiras 

Nel cuore vibrante di Chiado, Bistro 100 Maneiras è l’anima più libera e audace dello chef Ljubomir Stanisic. Nato nel 2010 in un edificio Art Déco carico di storie e memorie, questo bistrot pluripremiato unisce cucina d’autore e spirito cosmopolita con leggerezza e carattere.

Il menù? Cambia ogni giorno, seguendo il ritmo delle stagioni e la creatività di chi lavora dietro le quinte. Ingredienti freschi, sorprese del grill e una sezione “No Questions Asked” che celebra interiora e frattaglie in nome dello zero sprechi. Tutto in perfetto equilibrio tra sostenibilità, ricerca e gusto.

Un luogo dove gastronomia, arte e cocktail d’autore si incontrano in un ambiente eclettico, contemporaneo, perfetto per chi ama lasciarsi stupire.

Da non perdere: Il tuo pane in paradiso burro olio d’oliva e il nostro travolta, Bucce di patate con salsa tartufata e Lombo Rossini con foie gras e tartufo estivo.

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DAY 2

Eléctrico 28 [gratis w/ Lisboa Card]

Il tram 28 (Eléctrico 28) è una vera icona di Lisbona: più che un semplice mezzo di trasporto, è un viaggio pittoresco nella storia e nell’architettura della città. Passa attraverso i quartieri più belli e antichi di Lisbona: Graça, Alfama, Baixa, Chiado, Bairro Alto ed Estrela. Il tram stesso è vintage, degli anni ’30, in legno e stretto, perfetto per le tortuose e ripide strade del centro ed è il mezzo ideale se hai poco tempo, perché mostra tante zone storiche in una sola corsa.

Percorso:

Parte da Martim Moniz (vicino al centro) e arriva a Campo de Ourique (Prazeres). Tra i punti salienti lungo il tragitto:

1. Martim Moniz – Inizio corsa

2. Graça – Miradouros panoramici

3. Alfama – Quartiere moresco, vicino al Castello

4. Sé de Lisboa – Cattedrale

5. Baixa-Chiado – Centro commerciale e culturale

6. Bairro Alto – Vita notturna, locali tipici

7. Estrela – Basilica e giardini

8. Campo de Ourique – Zona residenziale autentica

⏰ Orari: tutti i giorni, dalle 5:40 alle 22:30 circa.

Passa ogni 10-15 minuti, ma può essere più lento a causa del traffico.
Martim Moniz – scendi a Baixa Chiado

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Castelo de São Jorge [gratis w/ Lisboa Card] (estate 9/21, inverno 9/18)

Il belvedere più iconico di Lisbona è qui. Inserito nel Castello di San Giorgio, con una vista monumentale e impressionante sulla città e sul fiume, domina l’intero paesaggio circostante. Fu costruito alla fine del XVIII secolo, ma le mura che lo sostengono risalgono al XIV secolo. Gran parte di parte è stata completamente ricostruita nel 1940 in un’opera di conservazione monumentale. Il belvedere si trova all’interno del castello di San Giorgio ed è il luogo ideale per rilassarsi dopo aver percorso le strade per arrivarci. I suoi cannoni puntano verso il fiume, in un’eterna sfida a chiunque osi invadere l’orgogliosa città. Con innumerevoli ombre fornite da magnifici esemplari di specie autoctone, questo belvedere è un punto di sosta e contemplazione obbligatorio a Lisbona.

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1147 Restaurante

Nel cuore del Castello di São Jorge, 1147 è molto più di un ristorante: è un viaggio nel tempo. Ospitato nell’antica Sala dos Leões, dove un tempo vivevano i leoni reali di Re Afonso V, fonde storia e gastronomia in un ambiente di rara suggestione, tra azulejos antichi e mura cariche di memoria.

La cucina? Mediterranea con anima portoghese, elegante ma accessibile, che reinterpreta i classici con sguardo contemporaneo. E poi c’è la terrazza panoramica: un affaccio spettacolare su Lisbona, dal Tago al Ponte 25 de Abril, ideale per un pranzo al sole o una cena al tramonto. Un’esperienza che conquista occhi e palato. Da non perdere: Ostra Gratinata, Salada Cesar.

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Palacio Valadares

Nel cuore del centro storico di Lisbona, affacciato sul suggestivo Largo do Carmo, sorge il Palácio Valadares, edificio ricco di storia e fascino. Nato come sede del primo Estudo Geral, antesignano dell’Università di Lisbona fondata da re Dinis nel 1290, il palazzo ha attraversato i secoli trasformandosi più volte: residenza nobiliare nel XV secolo, poi luogo di cultura e istruzione, fino a ospitare prestigiose scuole pubbliche. Ricostruito nel Settecento dopo il devastante terremoto del 1755, conserva ancora oggi elementi architettonici tipici dell’epoca pombalina. Attualmente in disuso, è al centro di progetti di recupero che puntano a restituirgli un ruolo centrale nella vita culturale della città. Visitandolo, si percepisce la stratificazione del tempo: ogni pietra racconta una Lisbona colta, viva, in continuo cambiamento.

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Carmo Convent

Il convento do Carmo è un convento che appartiene all’ordine delle carmelitane e che si trova a Lisbona, vicino al Rossio e al Castelo de São Jorge. La chiesa del convento, che all’epoca era la più grande chiesa gotica della città, venne distrutta dal terremoto del 1755 e rimane tuttora uno dei principali ricordi del disastro che colpì la capitale portoghese.

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Museu Arqueologico do Carmo [20%off w/ Lisboa Card]

Nel 1863 fu fondata dall’architetto della Casa Reale Joaquim Possidónio da Silva l’Associazione degli Architetti Civili Portoghesi, che diede origine all’attuale Associazione degli Archeologi Portoghesi.

Circa un anno dopo (1864), qui fu installato il Museo Archeologico del Carmo destinato a conservare ed esporre importanti pezzi scultorici provenienti da vecchi edifici in rovina (soprattutto dalle case monastiche estinte nel 1834), ed elementi costitutivi del tempio stesso, scoperti tra le macerie.

Il MAC ha incorporato nel corso dei secoli XIX, XX e XIX un insieme di pezzi di valore storico, archeologico e artistico, in una cronologia molto ampia, contemplando manufatti e opere dalla Preistoria alla contemporaneità, attraverso i quali si possono conoscere i modi di pensare e di sentire degli uomini nel corso del tempo e nei diversi aspetti culturali.

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Elevador de Santa Justa [gratis w/ Lisboa Card] (10/18)

L’ascensore di Santa Justa è uno dei monumenti storici più famosi del centro di Lisbona. Scritto da Mesnier du Ponsard, era originariamente soprannominato “Ascensore d’oro-carmo”.

Collega Rua do Ouro a Largo do Carmo, in una struttura in stile neogotico completamente diversa dagli altri ascensori della città. Le cabine di legno, elegantemente decorate in ottone, evocano un viaggio nel tempo mentre si sale e si scende verso le zone più nobili della città. In cima alla torre si trova uno dei migliori punti panoramici della città, che offre una splendida vista del centro città, del castello, del fiume Tago e anche delle impressionanti rovine della Chiesa del Convento do Carmo.

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MUDE Museu do Design [50%off w/ Lisboa Card]

Riaperto dopo otto anni e ospitato in un edificio del XVIII secolo, il MUDE unisce memoria architettonica e visione contemporanea, in un percorso che segue l’evoluzione del design nazionale e internazionale attraverso le sue diverse espressioni (prodotto, moda, grafica). I suoi otto piani sono un invito a esplorare il design come espressione culturale, sociale e politica: esposizioni permanenti, mostre temporanee, ma anche spazi per riflettere, confrontarsi e lasciarsi ispirare. Un museo che non si limita a esporre oggetti, ma apre nuove prospettive sul modo in cui viviamo, costruiamo e immaginiamo il quotidiano.

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Arco da Rua Augusta

L’Arco da Rua Augusta è uno dei simboli storici di Lisbona, costruito per celebrare la rinascita della città dopo il terremoto del 1755. Situato all’ingresso della Praça do Comércio, è decorato con statue di eroi nazionali e allegorie della Gloria, del Genio e del Valore. Dal 2013 è visitabile: salendo in cima si gode di una vista spettacolare sulla Baixa, il Tago e il Castello di São Jorge. Oggi rappresenta non solo un capolavoro architettonico, ma anche un punto panoramico imperdibile.

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Museu do Dinheiro (Free Mer/Dom 10/18)

Il Museo del Denaro, inaugurato nell’aprile 2016, si trova nel centro di Lisbona, nell’ex chiesa di S. Julião, e presenta il tema del denaro, la sua storia e la sua evoluzione, in Portogallo e nel mondo. Ci sono molte cose da vedere e da fare in questo Museo: puoi donare una testimonianza, coniare e stampare monete e banconote virtuali con il tuo volto, vedere al microscopio di cosa sono fatte le banconote, e anche scambiare, interagire e lasciarti ispirare da storie di tutto il mondo. Il Museo del Denaro ha anche una variegata programmazione culturale ed educativa per tutte le età che, in modo originale e pedagogico, consente di coinvolgere tutta la famiglia.

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MNAC Museo Nazionale di arte contemporanea [gratis w/ Lisboa Card] Mart/Dom 10/13 – 14/18 

Installato dal 1911, anno della sua fondazione, nello spazio del convento di São Francisco da Cidade, complesso gravemente colpito dal terremoto del 1755, l’attuale Museo Nazionale di Arte Contemporanea – Museu do Chiado è stato, dopo l’incendio che nel 1988 ha colpito la zona, riaperto nel 1994 sotto il progetto di rinnovamento e ampliamento dell’architetto francese Jean-Michel Wilmotte. Il MNAC è una visita obbligatoria per la conoscenza e il godimento dell’arte portoghese romantica, naturalista, moderna e contemporanea che integra le opere seminali dei principali movimenti dalla seconda metà del XIX secolo ad oggi.

Il programma delle mostre assume grande rilevanza nell’insieme delle attività del museo, che comprende anche visite guidate, conferenze, seminari, concerti, insieme a un lavoro pedagogico sviluppato dal servizio educativo.

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Cantinho do Avillez Chiado

Nel cuore di Chiado, Cantinho do Avillez è la sintesi più sincera della visione di José Avillez: una cucina che parla portoghese con accento internazionale. Aperto nel 2011, questo indirizzo iconico unisce tradizione e modernità in un’atmosfera calda e autentica.

Il menù cambia spesso, seguendo la stagionalità e la creatività dello chef: tapas contemporanee, piatti tipici rivisitati come il baccalà con migas o l’arroz de pato, e opzioni vegetariane pensate con cura. Ogni visita è un invito a scoprire qualcosa di nuovo, senza mai perdere il legame con le radici.

Da non perdere: Gamberi tigre con salsa allo yuzu e tartufo, Moqueta di gamberi con riso bianco con un bicchiere di Sidonio de Sousa special cuvee

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DAY 3

Elevador da Glória

Classificato come Monumento Nazionale dal 2002 e Gestito dalla compagnia Carris (linea 51E), l’Ascensore della Gloria è una delle attrazioni storiche più affascinanti di Lisbona. Collega la Praça dos Restauradores al Jardim de São Pedro de Alcântara, nel quartiere alto chiamato Bairro Alto.

Inaugurato il 24 ottobre 1885, inizialmente funzionava ad acqua, poi a vapore e infine fu elettrificato nel 1915. Progettato dall’ingegnere Raoul Mesnier du Ponsard, lo stesso del famoso Elevador de Santa Justa.

La lunghezza del percorso è circa 265 metri e dura circa 3 minuti, con un dislivello di 44 metri con una pendenza media del 17%. Funziona con due vagoni che si bilanciano a vicenda su rotaie inclinate, mossi da motori elettrici. I vagoni mantengono un design vintage, con interni in legno e panchine inclinate. Spesso decorati da graffiti artistici urbani.

All’arrivo in cima si trova il belvedere Miradouro de São Pedro de Alcântara, con splendide vedute sul centro città e sul fiume Tejo.

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GAU Galeria de Art Urbana

La GAU – Galeria de Arte Urbana di Lisbona è un’iniziativa del Comune (Dipartimento del Patrimonio Culturale) che dal 2008 trasforma la città in una tela vivente, promuovendo e regolamentando il graffiti e la street art nello spazio pubblico.

Nata originariamente per gestire pannelli autorizzati in aree come Bairro Alto e Calçada da Glória, GAU ha ridefinito la percezione dell’arte urbana, offrendo spazi legali, aperti e gestiti con cura curatoria. In questo modo, graffiti e murales, un tempo considerati vandalismo, oggi sono parte riconosciuta e tutelata del patrimonio urbano – con una funzione identitaria e culturale .

Ma GAU non si limita a decorare i muri: è un’istituzione dinamica e inclusiva. Promuove workshop, interventi sociali come “Recicla o teu olhar” (decorazioni su contenitori del vetro), e festival come MURO_LX, attivo dal 2016, che ha coinvolto centinaia di artisti e comunità locali in varie zone della città. Accanto a iniziative pubbliche, GAU gestisce open call, progetti curatoriali e pubblicazioni semestrali per diffondere e preservare le pratiche urbane.

Il suo scopo principale? Promuovere la cittadinanza artistica, sensibilizzare alla conservazione del patrimonio e prevenire vandalismi attraverso un dialogo con la comunità urbana. E i risultati si vedono: sono stati censiti oltre 350 interventi, decine di eventi e un forte coinvolgimento dei quartieri, anche quelli più marginali.

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Museu Calouste Gulbenkian 

Il Museu Calouste Gulbenkian, situato nel cuore di un vasto giardino di 7,5 ettari a Lisbona, è molto più di un semplice museo: è il manifesto visivo del raffinato gusto e dello spirito cosmopolita di Calouste Sarkis Gulbenkian, industriale e collezionista armeno-britannico. Alla sua morte nel 1955, lasciò oltre 6.000 opere d’arte alla Fondazione che porta il suo nome, con l’invito a farne un centro d’arte e cultura per la città.

Inaugurato nel 1969, il museo fu progettato da Ruy Jervis d’Athouguia, Pedro Cid e Alberto Pessoa per esaltare la collezione originaria con eleganza sobria. La struttura, un volume orizzontale immerso nel verde, include gallerie interconnesse, due auditorium e una biblioteca . Gli spazi interni, pensati per dialogare con il paesaggio esterno, offrono scorci luminosi sui laghi e i sentieri del parco circostante .

Varcando l’ingresso si compie un viaggio attraverso 5.000 anni di storia dell’arte: dagli oggetti dell’Antico Egitto, Grecia, Mesopotamia e mondo islamico fino alle porcellane cinesi e giapponesi e, infine, alle arti occidentali con capolavori di Rembrandt, Monet, Renoir, Manet, Degas, Turner. Degno di nota il rarissimo nucleo di gioielli e vetri di René Lalique, raccolti dallo stesso Gulbenkian .

Oltre alla collezione permanente, all’interno del complesso si trova il Centro di Arte Moderna (CAM), inaugurato nel 1983 e di recente profondamente rinnovato dall’architetto giapponese Kengo Kuma. Il progetto ha introdotto un percorso coperto ispirato al concetto giapponese di engawa, ampliando spazi espositivi e integrando la natura nel cuore dell’esperienza museale.

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CAM Centro de Arte Moderna Gulbenkian (10/18) [20%off w/ Lisboa Card]

CAM è un centro artistico e culturale con una collezione di arte contemporanea e moderna che include la più grande rappresentazione di artisti portoghesi fino ad oggi.

L’idea del presidente fondatore della Fundação Calouste Gulbenkian José de Azeredo Perdigão, fu di aprire CAM nella sua veste originale nel luglio 1983, progettata da Sir Leslie Martin e dai suoi associati. 

Un edificio completamente ridisegnato da Kengo Kuma e collaboratori è stato inaugurato nel settembre 2024.

Immaginato come un luogo per ospitare una collezione di arte moderna e contemporanea nel 1956, CAM detiene la più grande rappresentanza di artisti portoghesi del XX e XXI secolo riuniti fino ad oggi. Doveva anche essere un sito in cui doveva essere presentato il lavoro di artisti emergenti in tutte le forme; da qui il suo nome: Centro de Arte Moderna. CAM è diventato naturalmente la sede di ACARTE, un programma multidisciplinare d’avanguardia lanciato nel 1984 da Madalena de Azeredo Perdigão.

Incastonata in un nuovo giardino progettato da Vladimir Djurovic, il nuovo CAM ospita numerose presentazioni della sua collezione, nonché mostre temporanee di artisti emergenti e confermati, alcune delle quali sono state esposte per la prima volta in Portogallo. Oltre ai suoi classici spazi espositivi, CAM dispone anche di una galleria dedicata all’arte sonora. Con questo lancio, CAM è anche orgogliosa di offrire un programma completo di Live Arts, che riflette la produzione artistica eclettica dei nostri tempi, nonché uno spazio di apprendimento e molti progetti partecipativi. Ispirato al concetto di Engawa, un elemento dell’architettura tradizionale giapponese che stabilisce un legame armonioso tra l’interno e l’esterno, Kengo Kuma, uno dei più importanti architetti di oggi, ha ricreato l’edificio in cemento originale del CAM, aumentando la trasparenza a sud e aggiungendo un’impressionante pala di 100 metri di lunghezza con un rivestimento in ceramica. Con spazi espositivi rinnovati, nuove gallerie e un ampio giardino, il CAM si apre alla comunità, con una programmazione diversificata, mostrando la sua collezione in diverse mostre temporanee, presentando nuovi progetti di artisti contemporanei, nonché un programma di live arts, con nomi importanti della produzione artistica del nostro tempo, nazionale e internazionale. Leonor Antunes è l’artista in primo piano, che presenta un’impressionante installazione scultorea intitolata che occupa l’intero spazio della Nave e che viene presentata in dialogo con una serie di opere della collezione CAM, scelte dall’artista.

Le varie mostre brevettate mostreranno circa trecento e mezzo di opere della collezione del CAM, una collezione che comprende quasi 12.000 opere d’arte, tra dipinti, sculture, installazioni, disegni, incisioni, fotografie e video/film di alcuni dei più rinomati artisti nazionali, tra cui un importante nucleo di arte internazionale, soprattutto britannica. Il rinnovato CAM è anche più in linea con la sostenibilità, uno dei pilastri della Fondazione Calouste Gulbenkian, che fa parte della Gallery Climate Coalition, la principale rete internazionale di organizzazioni artistiche impegnate nella creazione di un settore sostenibile attraverso un’azione efficace per il clima.

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Museu Nacional do Azulejo [gratis w/ Lisboa Card] (10/18)

Tra i luoghi più sorprendenti e suggestivi di Lisbona c’è il Museu Nacional do Azulejo, un museo unico nel suo genere che racconta l’evoluzione dell’arte dell’azulejo, le iconiche piastrelle di ceramica smaltata che decorano facciate, chiese, palazzi e stazioni in tutto il Portogallo. Ospitato all’interno del seicentesco Convento da Madre de Deus, fondato nel 1509 dalla regina Dona Leonor, il museo è molto più di una semplice esposizione di piastrelle: è un viaggio attraverso la storia del Portogallo, dell’arte e della decorazione ceramica. Le sale del museo custodiscono azulejos dal XV secolo fino all’epoca contemporanea, documentando la transizione dai motivi islamici e geometrici ai grandi pannelli figurativi barocchi, fino alle installazioni moderne. Uno dei pezzi più straordinari è senza dubbio il lungo pannello panoramico che raffigura Lisbona prima del devastante terremoto del 1755, un’opera lunga 23 metri che permette di osservare la città com’era, nei minimi dettagli, prima della sua trasformazione. La visita si snoda tra ambienti che conservano ancora l’atmosfera sacra del convento, tra cui il magnifico chiostro e una chiesa decorata in stile barocco, ricchissima di ori e azulejos policromi. Nonostante si trovi leggermente decentrato rispetto ai circuiti turistici più battuti, il Museu Nacional do Azulejo merita assolutamente una visita, anche solo per scoprire quanto l’arte della ceramica possa raccontare una civiltà. È un luogo che riesce a unire bellezza estetica, spiritualità e storia in un modo profondamente portoghese, e che rappresenta un’autentica perla nascosta nel cuore della capitale.

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A Severa Casa de Fados

Nel cuore del Bairro Alto, A Severa è molto più di una Casa de Fados: è un pezzo vivo di storia lisboeta, gestito dalla stessa famiglia dal 1955. Intimo, suggestivo, illuminato dalla luce soffusa delle candele, rende omaggio alla leggendaria Maria Severa con serate che intrecciano cucina tradizionale e fado autentico.

Ogni sera, la sala si anima con voci intense e chitarre struggenti, mentre tra una performance e l’altra si gusta una cena portoghese di alto livello, curata nei dettagli e nelle materie prime. Mattoni, azulejos e foto d’epoca completano l’esperienza. Il fascino è intramontabile, lo spettacolo incluso nel prezzo… la prenotazione è d’obbligo. Da non perdere: Ameijoas a Bilbao Pato, Camarao Tigre c/arroz cremoso de camarao e lima. Nella sezione cocktail d’autore da Severa segnalo Fado Nas Veias gin licor de poejo e soda 

Immagini nel testo Laura Renieri, foto di copertina Julian Dik | Tutti i diritti sono riservati

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