Pensando a Yves Saint Laurent affiorano alla mente tre immagini. Lui, lo stilista dai capelli biondi e grandi occhiali ad incorniciare il viso, autore e spettatore di un enorme successo; la sua moda, le sahariane, gli smoking femminili e le collezioni ispirate ai colori di Matisse e Picasso; il suo logo, espressione ed essenza di stile
La rivoluzione stilistica di Yves Saint Laurent si intreccia e si accompagna a quel logo stilizzato, creato dalla sovrapposizione delle iniziali del maestro, originariamente nere e dorate
Come pochi altri designer, Yves è riuscito ad imprimere nell’immaginario collettivo un’idea ben precisa di personalità e senso estetico che dagli anni ’70 influenza ancora il mondo della moda
E’ stata una rivoluzione d’immagine quella che Yves ha generato con il suo genio creativo, un netto punto di rottura rispetto alla moda bon-chic e autoreferenziale degli anni precedenti.
E’ curioso pensare come questa rivoluzione sia iniziata proprio da quel logo. Nel 1961 infatti, ancora prima dell’uscita delle prime collezioni della maisòn, Yves Saint Laurent e Piere Bergè, suo socio e compagno di vita, commissionarono ad Adolphe Mouron Cassandre un disegno che avrebbe dovuto esso stesso esprimere un punto di rottura nell’universo moda ed anticipare il nuovo corso che di lì a poco Yves avrebbe imposto. Una nuova idea estetica affidata ad un artista grafico, Cassadre appunto, uno dei più influenti designer di Art Decò del ‘900
Diamo all’arte ciò che è dell’arte quindi, sia essa un abito o un’illustrazione pubblicitaria; meglio ancora se dalla loro fusione nasce un pezzo di storia della moda come quello raccontato fino ad ora. Nel 1963 il logo venne pubblicizzato per la prima volta e poco tempo dopo quel simbolo si tramutò da semplice elemento grafico ad emblema di uno stile inconfondibile.
E’ dunque immaginabile una rinascita della casa di moda senza quel simbolo così profondamente legato al nome e all’immagine del suo fondatore?
E’ notizia di questi giorni infatti, che Hedi Slimane, nuovo direttore creativo della maisòn, abbia deciso di accompagnare le sue prime collezioni YSL P/E 2013 ad una rinnovazione del marchio per il pret-à-porter, imponendo il nome e il logo Saint Laurent Paris
Un nuovo corso per la casa di moda, che su quelle iniziali ha creato una elemento distintivo e un’ affermazione artistica vibrante in singolo abito
Difficile immaginare un’etichetta su un capo della maisòn senza il nome e lo spirito dell’esteta Yves
D’altra parte, spesso i grandi artisti non hanno bisogno di essere ricordati per imporre la propria presenza. Mi piace pensare che anche per Yves Saint Laurent sia così