Lungo una delle principali arterie storiche di comunicazione fra il mar ligure ed il regno sabaudo si trova il paese di Gavi, il cui forte, di natura prettamente militare, domina in maniera assoluta l’intera zona. Da sempre crocevia di culture e punto di passaggio di genti diverse, in queste valli si respira aria ligure, ma si cammina su terra piemontese. Ed è proprio questo speciale connubio di terra ed aria a permettere di ottenere il massimo dalla coltivazione dell’uva Cortese e di dare vita ad un vino particolare ed accattivante che prende il nome proprio dal proprio paese d’origine, il Gavi

Una delle cantine storiche, che da secoli produce questo speciale nettare d’uva, è la Tenuta La Giustiniana. Ubicata sul territorio di Rovereto di Gavi, le prime notizie di insediamenti stanziali in questa zona risalgono a prima dell’anno 1.000, epoca in cui in tale sito era installato un monastero benedettino. La villa in cui ancora oggi ha sede la cantina risale al XVII secolo ed è stata realizzata per la famiglia genovese dei Giustiniani, dai quali il nome della Tenuta. La struttura, per costruzione e posizione, è di un fascino unico e particolare, vi si respira aria di un’epoca che fu, dominando con lo sguardo la terra che, ancora oggi, è madre feconda dei vigneti di Cortese

 

Le redini della cantina sono oggi saldamente in mano al direttore, Enrico Tomalino, che già dalla stretta di mano riesce a trasmettere la passione e l’aspirazione all’eccellenza che lo animano nella gestione della Tenuta. Quando poi ci si siede a disquisire di Gavi, del suo territorio e del suo vino, si percepisce anche il grande rispetto ed il sincero amore che Enrico nutre per questa terra. Al momento dell’assaggio dei prodotti della cantina, in cui naturlamente il Gavi di Gavi DOCG occupa la posizione d’onore, traspare anche l’orgoglio dato dalla consapevolezza di essere riuscito a realizzare un ottimo prodotto, lavorando tanto in vigna e molto poco in cantina

Il Gavi di Gavi della Tenuta spicca subito per equilibrio e richezza gustativa. La nota tipicamente acida che il Cortese coltivato in queste terre esprime nel bicchiere viene smorzata già in giovane età da una struttura importante che ne sostiene  l’attacco senza indietreggiare. La Tenuta propone due cru di Gavi, il Montessora ed il Lugarara. Il primo, proveniente da terreni ghiaiosi, di maggiore scheletro, ne acquista in corpo, mentre il secondo, prodotto da uve coltivate su terreno marnoso, esprime il massimo al naso, con piacevoli profumi di frutta verde, freschi e croccanti

 

La

decisa acidità che il terroir imprime al vitigno ben si presta alla spumantizzazione. Per questo motivo e per creare un prodotto particolare ed un po’ fuori dagli schemi, La Giustiniana propone anche un metodo classico millesimato che è un vero piacere, di profumo delicato, accarezza in maniera soffice il palato con una bollicina persistente ma non aggressiva, ed essendo spiccatamente secco risulta un vino da tutto pasto, che invita a mangiare. Altra particolarità è il Just Monferrato rosso che viene ottenuto da un blend dei due grandi varietali autoctoni del Piemonte: la Barbera ed il Nebbiolo. La permanenza in legno aiuta a far affiatare i due restituendo un vino che presenti i pregi di entrambi i vitigni, i profumi di frutta rossa e l’acidità della Barbera, insieme ai tannini ed alla struttura del Nebbiolo

Un viaggio nella storia di queste terre e nelle massime espressioni che esse riescono a resituire nel bicchiere, accompagnati dalla persona giusta, da sperimentare

 

 

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Articolo scritto e redatto da Federico Malgarini | Tutti i diritti sono riservati