Voce e spazio alle donne. Non sapevo come scriverlo meglio di così e quindi lo faccio dire ad altre persone, attraverso una serie di podcast – li trovi indicati con il simbolo ? nel titolo – e libri femministi. Minimo comune denominatore appunto: essere femministi, femminili, dedicati alle donne, dedicati a noi. Enjoy
Morgana, STORIELIBERE.FM. ? Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, ampliano la casa delle donne fuori dagli schemi raccontando le storie di chi ha trasformato il proprio corpo nel miglior mezzo espressivo di sé. Le nuove protagoniste affrontano i pregiudizi, gli stereotipi e le violenze di genere seguendo la regola dell’unicorno: “Puoi essere tutto ciò che vuoi”.
Poverine CARLOTTA VAGNOLI ? “Ogni volta in cui le donne vengono ammazzate la reazione unanime è sempre quella di un composto, sommesso, quasi imbarazzato: poverina“. Quando leggiamo la notizia di un femminicidio stiamo in realtà leggendo un’altra storia: quella di chi quel gesto l’ha compiuto, quasi mai di chi l’ha subito. Carlotta Vagnoli ci accompagna in questo libro, spazzando le formule con cui il giornalismo nostrano tende a occultare i meccanismi della società patriarcale, indicando uno dopo l’altro gli anelli di questa catena e ci mostra come spezzarla.
Biglietto blu SOPHIE MACKINTOSH. Tutti sanno come funziona la lotteria: con l’arrivo del primo ciclo mestruale, ogni ragazza viene chiamata a conoscere il proprio futuro attraverso l’estrazione di un biglietto: bianco o blu. Il biglietto bianco significa matrimonio, figli, dedizione totale alla famiglia. Il biglietto blu, invece, prevede carriera, indipendenza e sancisce il divieto assoluto di diventare madre. Il destino di Carla è associato al biglietto blu, fino a che lei non inizierà ad ascoltarsi ed a seguire i suoi impulsi, ribellandosi alla lotteria.
Brutta. Storia di un corpo come tanti. GIULIA BLASI ? Una donna nasce, cresce e passa tutta la vita a tenersi alla larga dall’essere identificata come “brutta”: è la storia raccontata da Giulia Blasi in questo libro, una raccolta di saggi brevi che strizzano l’occhio a una serie di monologhi lucidi, a metà tra ferocia e risata. Dall’infanzia alla prima adolescenza, dai vent’anni all’età in cui comincia l’invecchiamento, la storia del suo corpo è la storia del corpo di ogni donna: un corpo che va nel mondo con la consapevolezza della quantità di spazio che può occupare e di attenzione che può pretendere in ragione di come viene etichettato. Una consapevolezza che cambia prospettiva se ci si pone la domanda iniziale e poi si prosegue secondo la stessa logica chiedendosi: chi ha detto che, per occupare uno spazio pubblico, per vivere appieno in società, si debba per forza essere belle?
Liberati della brava bambina MAURA GANCITANO e ANDREA COLAMEDICI
Cosa significa essere donna? Non alzare la voce, non ribellarsi. Obbedire al padre, al marito, alla società. Significa calma e sottomissione. Dover essere una brava bambina, poi una brava moglie e una brava madre. Eppure per qualcuna tutto questo non basta. Attraverso otto storie che spaziano dal mito alla contemporaneità, gli autori raccontano l’altra faccia della luna: e cioè come fin dagli albori dell’umanità, in saghe, leggende ed epopee letterarie, i modelli di donne forti sono sempre stati ridotti al silenzio. Ma dal nuovo racconto delle storie di Era, Medea, Daenerys, Morgana e le altre, se ci si pongono le domande giuste, possono risultare modi diversi di vivere se stesse e la propria femminilità, di leggere i meccanismi che circondano e intrappolano. Con la guida della filosofia, che ci aiuta a domandarci il significato delle cose e ci indica un comportamento nel mondo, questi ritratti femminili insegnano come trasformare le gabbie in chiavi e volgere le difficoltà in opportunità. Solo così ci si potrà finalmente permettere di esistere, e non aver paura di fiorire.
Dovremmo essere tutti femministi CHIMAMANDA NGOZI ADICHIE
In questo saggio molto personale, scritto con grande eloquenza – frutto dell’adattamento di una conferenza TEDx dal medesimo titolo di straordinario successo – Chimamanda Ngozi Adichie offre ai lettori una definizione originale del femminismo per il XXI secolo. Attingendo in grande misura dalle proprie esperienze e riflessioni sull’attualità, Adichie presenta qui un’indagine d’autore su ciò che significa essere una donna oggi, un appello di grande attualità sulle ragioni per cui dovremmo essere tutti femministi. In un contesto in cui il femminismo era considerato un ingombrante retaggio del secolo scorso, la posizione di Adichie ha cambiato i termini della questione. Alcuni brani della sua conferenza sono stati campionati da Beyoncé nel brano Flawless e hanno fatto il giro del mondo. La scritta FEMINIST a caratteri cubitali come sfondo della performance dell’artista agli Mtv Video Music Awards e il famoso discorso dell’attrice Emma Watson alle Nazioni Unite in cui si dichiara femminista sono segni evidenti del fatto che c’è un prima e un dopo “Dovremmo essere tutti femministi”.