Creativa, dolcissima e con una forte consapevolezza di ciò che vuole fare nella vita. Questo è il ritratto di Yuliya Udod, appena ventenne, ucraina di nascita ma italiana di adozione.

Nata in una famiglia dove la moda è parte vibrante di essa, madre sarta e padre impiegato nella produzione di accessori in pelle, dopoi primi anni vissuti in Ucraina si trasferisce ancora bambina in Abruzzo dallo zio artista, per poi spostarsi a Milano dove frequenta l’Istituto di Moda Burgo.

Nel 2013 Yulitya corona finalmente il suo grande sogno avviando ufficialmente la propria attività di stilista e lanciando in contemporanea un e-commerce, nel quale vende le proprie creazioni e dove propone capi di abbigliamento su misura per clienti privati e showroom.

Dalla sua profonda passione per la moda, per la manualità e per le varie forme d’arte, Yuliya crea whYoU project in collaborazione con la pittrice Michela Mombelli ( aka Mimiartdesign ) e la fotografa Marcella Rallo, la cui meta è quella di far sbocciare, sul tessuto e nello spazio espositivo circostante, la nascita di una creazione.

La donna che fuoriesce da whYoU project è una personalità ultra femminile, delicata e romantica, una figura senza tempo che affonda le sue radici nella natura e si allontana dall’alienante frastuono cittadino. Una donna leggera, come i materiali usati quali organza, voile e chiffon combinati con jersey e voile cangiante.

Yuliya Udod, insieme a Giannico ( ve ne avevo parlato qui poco tempo fa ), è uno dei talenti più giovani, di forte impatto e pieni di passione e credo nel proprio lavoro che abbiamo adesso in Italia. Ragazzi, artisti, menti creative che rincorrono il proprio sogno, non smettendo mai di credere in esso con tutto il loro cuore.

Vi invito a fare una riflessione su di loro, sul fatto che ci sembra sempre che tutto ciò che sia al fuori del contesto italiano sia “migliore”, sia più particolare, sia più bello ma ne siamo proprio così sicuri? In Italia primeggiamo per cibo più gustoso, per opere d’arte di valore culturale senza paragoni, per un mare che in taluni luoghi potrebbe fare invidia ai Caraibi e per questi giovani talenti che DEVONO lasciare la loro impronta indelebile nella storia della moda, e , come dice sempre Benedetta Bruzziches, bisogna ” aiutare questi giovani designer a diventare vecchi ” .
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Pictures courtesy of Yuliya Udod & Marcella Rallo | Tutti i diritti sono riservati

Articolo scritto e redatto da Carolina Ogliaro | Tutti i diritti sono riservati