Chiudi gli occhi
Stai per iniziare un viaggio sensoriale olistico che coinvolgerà le papille gustative solamente come ultimo gradino di un percorso completo che solleciterà ogni tuo singolo senso
Vento caldo ti soffia docilmente sul viso, seguito da brezza fresca che profuma di acqua di sorgente e di montagne
Avverti profumi dolci, di legno caldo e di miele, pastoso, vischioso, sensuale
Hai gli occhi bendati, quindi la tua visione del mondo è fornita dagli altri sensi, primo di tutti il tatto. La tua pelle percepisce il legno sotto alle tue mani, ne sente le nervature, i nodi, quasi riesci a coglierne l’energia vitale che una volta scorreva al suo interno e che oggi permane nel suo odore forte, marcante
Senti una voce. È calda e invitante, ti sollecita ad iniziare il cammino che ti porterà a scoprire i segreti di ciò che sei venuto a degustare stasera
Le tue dita incontrano qualcosa che prima non c’era, qualcosa che viene ad alterare la viva armonia del legno sottostante. È liscio e fresco
Vetro
Ha forma femminea, rotonda, accogliente
Inali il profumo che ne scaturisce dopo averlo scaldato col tepore delle tue mani che a coppa lo circondano con fare protettivo, ma anche deciso
Senti nuovamente il miele, e petali di fiori arroventati dal sole e spezie di lidi lontani
Accosti il bicchiere alle labbra, ne agogni il contatto che così, al buio, risulta amplificato e intenso. Ne assapori il contenuto: pastoso, ma comunque fluido, piacevole, appagante
Apri gli occhi
Questa è stata la mia personale Zacapa room experience, un viaggio multisensoriale ideato per trasportare idealmente i presenti nella “casa sobre las nubes”, il mitico luogo di invecchiamento dei rum Zacapa. È qui, in Guatemala, ad oltre 2.300 di altitudine, che prendono forma gli eccezionali rum che ormai sono diventati sinonimo di qualità assoluta. Per quanto mi riguarda è stato proprio uno Zacapa 23, bevuto al 23simo compleanno di un amico mezzo honduregno (ma questa è un’altra storia), che mi ha aperto gli occhi su di un mondo allora per me, abituato ad andare avanti alle feste universitarie a suon di chupito di bevande con volatili notturni stampigliati sulle bottiglie, del tutto sconosciuto: quello dei rum di qualità superiore
Avere la possibilità di conoscere tutta la gamma dei rum di Zacapa, marchio top di gamma di Diageo, in abbinamento ad un menu esclusivo preparato appositamente da Massimiliano Alajmo de Le Calandre (per chi non lo conoscesse, il più giovane chef a conseguire le tre stelle Michelin, pentitevi eretici!) è un’esperienza che oserei definire mistica. A maggior ragione se il fil rouge della serata è proprio la multisensorialità collegata alla degustazione che non può limitarsi ad un mero esercizio delle papille gustative, ma deve coinvolgere tutti i sensi, in modo da fornire un’idea più completa di ciò che si sta assaporando
Fra i piatti gustati la palma della goduria assoluta va senza ombra di dubbio al risotto sulla pietra all’acqua. Da uno chef che ha legato indissolubilmente il suo nome al risotto (l’incredibile risotto zafferano e liquerizia) non ci si aspetta nient’altro che il meglio, e quando nonostante le aspettative elevatissime egli ti riesce a stupire lo stesso, capisci di essere al cospetto di un grandissimo della cucina. La pietra è cosparsa di polvere di pepe di Sichuan di modo tale che sfregandovi contro il cucchiaio se ne acquisisca il sapore, creando anche un rumore raschiante che completa l’esperienza (multisensorialità do you remember?). il risotto è cotto in acqua di pesce, mantecato al fumo e arricchito di pepe di Sichuan verde, bergamotto, nuvola di mandorle al curry e crudo di gamberi e scampi al carbone. Il crudo è servito leggermente fresco, è nervoso, vibra di mare e di salsedine, il risotto è pacifico: un oceano accogliente dove i crostacei naufragano dolcemente e dove il gourmet li va a ripescare, godendo con pochissimo ritegno
E il rum? Lo Zacapa 15 (tanti sono gli anni di invecchiamento) è ancora esuberante, tradisce la sua relativamente giovane età facendo percepire ancora il lato alcolico in maniera leggermente slegata dalle sensazione di caramello e vaniglia. Lo Zacapa 23 è pieno, piacevole e appagante. Conquista con le sue note gradevolmente dolci e per il suo equilibrio aggraziato che combina una natura speziata ed esotica con un finale prettamente mielato che è poi la firma della casa. Ma è con l’XO che si raggiunge l’olimpo del rum. È ruotando il bicchiere nella mano, impregnando le nari del suo pregevole profumo, spalmando il liquido contro al palato per assaporarne l’essenza, che si comprende veramente fino a che vette si può innalzare l’arte antica dei Maestri Mezcládor
Spero di non smettere mai di cercare il meglio nel nuovo, qualcosa che appaghi i sensi e si piazzi stabilmente nella memoria
Spero che anche voi facciate lo stesso
Photo courtesy of Zacapa
Articolo scritto e redatto da Federico Malgarini | Tutti i diritti sono riservati