Nel complesso della moschea nuova,la Yeni Camii, l’area più ricca di atmosfera è il Misir Carsisi, il bazaar egizio meglio conosciuto come bazaar delle spezie. Le origini del nome sono incerte.

In epoca bizantina, sul sito dove ora sorge il bazaar si svolgeva il commercio del grano e in turco misir significa sia grano sia Egitto. D’altro canto, il nome potrebbe derivare dal fatto che le spezie in circolazione nell’impero ottomano erano importate perlopiù dall’Egitto ed erano vendute in questo nuovo bazaar, oppure ancora dal fatto che a quest’ultimo erano stati conferiti i diritti doganali dal Cairo. Il bazaar, che venne completato qualche anno prima della Yeni Camii, ha una forma a L e 88 ambienti a volta, disposti su due piani. In una delle sale al piano superiore, sopra l’ingresso dirimpetto ai porti dei traghetti, ha sede ristorante greco Pandeli’s.

Nonostante il nome, la gamma e la qualità delle spezie vendute nel bazaar non sono più quelle di una volta e i prezzi non sono economici. I negozi che popolano l’intrico di vicoli circostante hanno in generale un rapporto qualità prezzo migliore. Nel bazaar, più delle spezie sono interessanti le varietà di lokum, il dolce noto in Occidente con il nome di Turkish delight, e le molte bizzarre misture che vengono fatte passare per afrodisiaci.
  

  
  

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