Dal cuore di Milano arriva un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’arte e della cultura: la mostra “M.C. Escher. Tra arte e scienza” al MUDEC – Museo delle Culture. Un percorso espositivo che riunisce oltre 90 opere dell’artista olandese, tra incisioni, acquerelli, xilografie e litografie, accanto a più di 40 oggetti di arte islamica provenienti dal Kunstmuseum Den Haag e da importanti istituzioni milanesi come il Castello Sforzesco. Con uno sguardo inedito, la mostra esplora le connessioni tra arte e scienza, ma anche l’influsso dell’arte islamica che ha profondamente segnato l’universo grafico di Escher.

Noto per le sue illusioni ottiche, le costruzioni impossibili e le tassellazioni geometriche, M.C. Escher ha saputo trasformare concetti complessi in immagini affascinanti e accessibili. Pur non avendo una formazione scientifica, il suo approccio rigoroso e visionario ha dato vita a opere che ancora oggi sorprendono per precisione matematica e creatività.

Tra i capolavori in mostra non mancano lavori iconici come Giorno e notte (1938) e Cavalieri (1946), che rivelano il dialogo costante tra intuizione artistica e logica scientifica

Uno dei focus della mostra è il rapporto tra Escher e l’arte islamica, in particolare le decorazioni dell’Alhambra di Granada e della Mezquita di Cordova. Le simmetrie, le tassellazioni e la visione astratta dello spazio hanno offerto all’artista uno spunto decisivo per superare la rappresentazione naturalistica e trasformare gli schemi matematici in figure riconoscibili: uccelli, pesci, cavalli, esseri umani.

Questo intreccio tra Oriente e Occidente diventa la chiave per comprendere come Escher abbia creato un linguaggio visivo unico, sospeso tra cultura, logica e immaginazione.

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La mostra al MUDEC si articola in otto sezioni tematiche, ripercorrendo l’evoluzione stilistica di Escher: dagli esordi influenzati dall’Art Nouveau, alla scoperta dei paesaggi italiani, fino alla piena maturità, segnata da illusioni ottiche, metamorfosi e rappresentazioni dell’infinito.

Accanto alle opere celebri, il percorso espositivo presenta anche schizzi preparatori, studi di tassellazioni, materiali d’archivio e confronti con altri maestri dell’arte grafica. Un racconto che arricchisce la comprensione del suo lavoro e lo inserisce in un più ampio panorama culturale.

Il genio di Escher non si è limitato alle opere artistiche: la mostra sottolinea anche la sua produzione commerciale, fatta di illustrazioni, ex libris, copertine di libri e riviste, biglietti d’auguri, motivi decorativi per tessuti, carta da regalo e persino banconote. Un ambito che non fu mai marginale, ma un terreno fertile per affinare il suo linguaggio visivo.

La mostra “M.C. Escher. Tra arte e scienza” è molto più di un’esposizione: è un viaggio tra geometria, creatività e culture che si incontrano. Un’occasione per scoprire da vicino il lavoro di un artista capace di costruire un ponte tra mondi diversi, dal rigore matematico alla fantasia più visionaria.

Come sottolinea l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi: “Nei suoi lavori, Escher ha saputo fondere geometria, illusioni ottiche e tassellazioni, costruendo un linguaggio visivo assolutamente originale e un ponte tra Oriente e Occidente, oltre che tra intuizione e logica, tra arte e scienza.”

Immagini Carlotta Coppo | Tutti i diritti sono riservati

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