Di come mi sono sentita a casa quando sono andata da Panino Giusto ve ne ho già parlato tempo fa qui. Ma da quell’incontro è nato poi molto altro: una rete di contatti con i blogger che erano presenti all’evento, una sperimentazione di alcuni prodotti firmati Panino Giusto nelle mie mura domestiche ed anche una buona lettura
Un giovane giornalista, all’anagrafe Raffaele Panizza, su Panino Giusto, la sua storia ed i suoi famosi panini ci ha scritto un libro, intitolato “Un sogno milanese alla conquista del mondo“. Un libro che, già dalla copertina, fa capire quanto si possa definire una biografia autorizzata sulla storica catena di locali
E lui, incontrato durante un evento all’interno del locale di Corso Garibaldi, a Milano, sul brand e sul prodotto ne sa davvero parecchio, tanto da lasciarsi andare ad aneddoti&racconti da “addetto ai lavori”. Divertente e, con il fare di chi non si prende troppo sul serio, scherza con noi blogger sul libro, sul brand e su quando sia stato coinvolgente mettere nero su bianco una storia che fa parte ormai di Milano da parecchi anni
Se siete curiosi, qui la trama:
Ventimilaecinquecentolire, il costo di un pranzo veloce – panino al salmone selvaggio, flùte di vino champenois e caffè – nel primo “Panino Giusto” aperto in Corso Garibaldi 125 alla fine degli anni Settanta: un lusso che la “Milano da bere” poteva concedersi. Oggi, nella città più frenetica d’Italia, dove tutti si abituano in fretta a consumare una pausa veloce per poi tornare al lavoro, “Panino Giusto” è il luogo che ha saputo racchiudere nello spazio di un francesino la vecchia Milano delle osterie e delle salumerie: “70 grammi di affettato fresco, 70 di verdure e salse prelibate. Il tutto sigillato in uno scrigno di 70 grammi di pane speciale”. Ecco la ricetta segreta del “Panino Giusto”. Una formula quasi cabalistica che nasconde però tanti altri segreti. Una sfida gastronomica nata trent’anni fa in una città in pieno boom economico, ben lieta di ospitare (e sfamare) chiunque fosse disposto a cavalcare questa trasformazione con volontà e fantasia. Sotto l’insegna verde del primo locale, inaugurato nel 1979, sono passati gli anni dei paninari e degli yuppies, dello stralusso e della moda, degli scandali di Tangentopoli, per arrivare ai nostri giorni, con la città pronta a sfrecciare verso la sfida dell’Expo. Oggi “Panino Giusto” conta trentanove locali, disseminati tra Italia, Giappone e Turchia, nei quali, con leggere varianti, le ottanta ricette base restano le stesse
Buona lettura
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