New York è una città che si può visitare dall’alto, questo è sicuro. Una volta, la domanda era principalmente: Empire State Building o Top of the Rock? Ma le cose sono cambiate con il passare del tempo, perché ora c’è la possibilità di scegliere tra ben 5 piattaforme, ognuna unica quanto l’altra.
E dunque, quale scegliere? Ecco, allora, un confronto dettagliato di tutti gli osservatori di New York: Empire State Building, Top of the Rock, One World Observatory, The Edge e One Vanderbilt Summit.
New York vista dall’alto: i 5 osservatori
Da quello più famoso al meno noto, ognuna delle cinque piattaforme della grande mela ha il suo fascino indiscusso.
Empire State Building
Cominciamo con probabilmente il più noto: l’ Empire State Building. In effetti, questo osservatorio continua ancora oggi ad essere l’icona di New York dal lontano 1931, anno in cui venne inaugurato. Ciò è in parte dovuto alla sua impressionante storia: l’edificio è stato costruito in soli 18 mesi.
Ancora oggi ha una notorietà imbattibile. L’Empire State Building è apparso anche in molti film e serie come King Kong, per esempio. La piattaforma si trova nel cuore di Manhattan, nel quartiere di Midtown. Offre una vista mozzafiato su tutti gli edifici. È possibile osservare, in particolare, il Chrysler Building e, a perdita d’occhio, l’East River.
All’86° piano dell’edificio, non ci sono vetrate, ma solo ringhiere: questo consente di scattare foto senza riflessi. Se il clima è particolarmente rigido, è disponibile anche il 102° piano, con postazioni al coperto, ma è necessario pagare un extra per accedervi.
Salendo all’Empire State Building non si sta solo visitando un palazzo come gli altri. Il percorso di visita, infatti, è concepito in modo che l’esperienza, per il turista, sia immersiva.
Top of the rock
Il Top of the Rock è l’osservatorio situato in uno dei 19 edifici del Rockefeller Center. È stato aperto per la prima volta negli anni ’30, prima di chiudere per lavori di ristrutturazione.
L’edificio offre uno spettacolo mozzafiato: l’elemento principale è ovviamente la vista dell’Empire State Building, che irrompe sulla skyline. Anche il Central Park è visibile in lontananza, sebbene negli ultimi anni la visuale sia stata disturbata da una serie di grattacieli.
L’osservatorio è composto da 3 piani. Sui primi due ci sono inferriate o finestre, ma salendo al terzo si ha una sensazione di libertà, perché nulla impedisce di godersi il panorama. La vista è davvero uno dei punti di forza. del Top of the Rock. Unico neo: il fatto che l’osservatorio è interamente all’aperto. Dunque, se fa tanto freddo e tira molto vento sarà indispensabile coprirsi adeguatamente.
One world observatory
L’ Osservatorio One World è stato costruito dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. L’intero quartiere è stato riqualificato e sono stati installati diversi monumenti in omaggio alle stragi più famose della storia. Questa nuova torre ha preso il posto delle vecchie Twin Towers ed è ora il grattacielo più alto di New York City. Salire, dunque, su questo edificio regala un’emozione incredibile.
La visione è piuttosto unica, perché il One World offre una prospettiva a 360° su tutta la parte sud di Manhattan e in particolare su Financial District, ponte di Brooklyn e persino Statua della Libertà. Si è talmente in alto che è possibile ammirare l’intera estensione degli edifici di Manhattan.
L’esperienza di visita generale è davvero molto ben congeniata. Il percorso, dall’ingresso nel grattacielo all’uscita, è studiato per dare al visitatore l’impressione di viaggiare: ascensori ultraveloci, video immersivi…
Indipendentemente dalle condizioni metereologiche, si può salire al One World observatory senza essere disturbati. Il principale svantaggio è legato al fatto che la piattaforma non offre spazi all’aperto. Si arriva sicuramente molto in alto, ma si ha meno la sensazione di libertà e di volare sopra la città. Inoltre, le finestre impediscono di scattare foto senza riflessi.
The Edge
The Edge è un osservatorio piuttosto particolare e riconoscibile grazie alla sua piattaforma che emerge dall’edificio principale. È questa, infatti, la vera attrazione: parte di essa è in vetro e si ha la sensazione di camminare sopra la città.
The Edge si trova sul lato ovest di Manhattan. L’osservatorio offre una vista su Midtown , ma anche sul fiume Hudson e Lower Manhattan. Poiché la piattaforma ha una posizione avanzata rispetto alla torre, la visuale è davvero a 360°, senza ostacoli.
The Edge, dunque, è il posto adatto per chi ama il brivido. Tra la sua piattaforma di vetro, le finestre inclinate e la nuova attività di arrampicata nel vuoto si ha solo l’imbarazzo della scelta.
Il principale punto debole è legato al fatto che la piattaforma principale è piuttosto estesa. Ma sfortunatamente, tutti vogliono avvicinarsi il più possibile al bordo e alle finestre per scattare foto. Quindi, le lunghe attese per il proprio turno sono un rituale alquanto noioso, ma frequente.
Non c’è, inoltre, praticamente null’altro da fare se non guardare la città dall’alto: a differenza degli altri osservatori, che offrono un percorso guidato prima di arrivare in cima.
One Vanderbilt Summit
Il Summit One Vanderbilt è l’ultimo osservatorio in ordine cronologico, ovvero il più nuovo. Non possiede soltanto una piattaforma e una formidabile vista da godere. I suoi 4 piani, infatti, sono puntellati di installazioni artistiche e mostre di ogni genere. Uno degli elementi chiave è costituito dalla stanza degli specchi, per esempio. La visita è resa ancora più interessante perché ricca di sorprese davvero molto innovative.
La vista dal Summit One Vanderbilt è davvero uno dei suoi punti forti. Come sempre, è possibile vedere l’ Empire State Building perfettamente, ma soprattutto è questo l’unico posto dal quale è possibile osservare il grattacielo del Chrysler Building da vicino.
La vista è una delle peculiarità del One Summit, perché si trova proprio nel centro di Midtown. Il panorama è, quindi, perfettamente nitido. L’edificio è ancora molto recente e attira perciò un gran numero non solo di turisti ma anche di newyorkesi che vogliono scoprire l’attrazione.
New York vista dall’alto: il miglior osservatorio
Se l’osservatorio in cima alle preferenze dei newyorkesi e dei turisti è stato a lungo il Top of the Rock, a causa della vista imbattibile e dell’assenza di finestre al 3° livello (il che consente, dunque, di scattare foto nitide e senza riflessi), l’apertura del The Summit ha cambiato le cose in modo repentino: questa struttura, infatti, è diventata presto la prima per numero di visite, perché riserva un’esperienza davvero unica, che non può essere paragonata a quella offerta dagli altri quattro osservatori. Le stanze immersive sono impressionanti e a questo si aggiunge, naturalmente, anche la vista, che è semplicemente mozzafiato.
New York vista dall’alto: istruzioni per l’uso
Le code sono sicuramente il punto debole di ognuno dei cinque osservatori di New York. Dotarsi di biglietto elettronico o di pass, dunque, costituisce praticamente un passo obbligato per cercare di arginare code chilometriche.
Poiché ogni piattaforma ha le sue peculiarità, è sempre consigliabile visitare più di un osservatorio. Molto, certo, dipende dal proprio budget, ma se se ne ha la possibilità, osservare la grande mela da diversi punti di vista è gratificante.
Meglio, poi, variare gli orari di visita: al tramonto, la mattina presto o a mezzogiorno. L’esperienza sarà ogni volta completamente diversa.
In alcuni periodi dell’anno, com’è immaginabile, la vista dall’alto di New York è particolarmente suggestiva: a Natale, per esempio, lo scenario ha il sapore di un presepe versione 2.0 ineguagliabile.
L’assenza di vetri in alcune strutture, infine, richiede un abbigliamento adeguato, soprattutto in inverno, quando al clima rigido si aggiungono anche forti raffiche di vento che disturbano le lunghe permanenze all’aperto.