È successo che un giorno la mia migliore amica mi ha detto: ho trovato l’atelier dei tuoi sogni! Sta a Busto Arsizio e la stilista si chiama Nadia Manzato. Sono capitata così, quasi per caso, sul suo sito e poi sul suo blog dove mi sono innamorata del modo in cui descrive se stessa

Vintage lover born in the wrong decade. Always wearing a smile under the red lipstick.

(Amante del vintage nata nell’epoca sbagliata. Indossa sempre un sorriso sotto il rossetto rosso)

Il suo blog, sì, perchè lei oltre ad essere una stilista è anche una blogger e nel suo piccolo mondo colorato racconta dei suoi viaggi, dei suoi outfit sempre impeccabilmente retrò e delle sue spose. Le spose di Nadia – e della sua super mamma, che lavora con lei in atelier – sono tutte diverse eppure così simili tra loro: tutte hanno scelto di dire “sì” vestite da capo a piedi d’Amore. I suoi abiti per niente convenzionali rispecchiano perfettamente la personalità di ogni singola sposa e la vestono come un guanto. Chi ha visto il mio abito da sposa, il primo che io abbia mai provato nella vita e scelto dopo averne provati solo altri cinque (tutti di Nadia), ha riconosciuto la bellezza di questa magia e mi ha subito detto “ma questo è proprio il TUO abito!”.

Ma bando alle ciance, vi presento Nadia Manzato.

Chi è Nadia?

Innanzitutto grazie Ludovica! Che bella presentazione! Mi chiamo Nadia e sono una designer di abiti da sposa. Ho aperto da qualche anno un marchio di abiti da sposa che mi piace definire “non convenzionali” e come hai accennato tu a tempo perso (a volte ci vorrebbero giornate da 48 ore) da un po’ ho anche aperto un blog in cui mi piace un po’ raccontare la mia personale interpretazione della moda e tutto ciò che mi influenza nel mio percorso.

Cosa ti ha portato a scegliere di realizzare abiti da sposa?

Sono cresciuta tra gli abiti da sposa grazie alla professione di mia madre, ma pur apprezzandoli dal punto di vista sartoriale mi trovavo spesso a pensare che se avessi dovuto sposarmi io, probabilmente avrei avuto difficoltà a trovarne uno che mi rispecchiasse. Per questo motivo dopo i miei studi in design della moda (ho frequentato la facoltà di design del Politecnico di Milano) ho deciso di aprire un marchio il cui scopo doveva essere quello di vestire le spose “non convenzionali”, le spose che non si riconoscevano nei canoni della tradizione e che desideravano un abito non troppo classico.

Qual è la sposa ideale del tuo atelier?

La sposa ideale del mio atelier è una ragazza piena di energia e di personalità. Una sposa che vuole essere non convenzionale nel giorno del suo matrimonio perchè in realtà lo è anche nella vita, e non lascia che siano altri a dettare legge sul suo giorno più bello. Io dico sempre che le nostre spose sono ragazze toste perchè sanno esattamente quello che vogliono.

Cosa cercano le spose che scelgono te e i tuoi abiti?

Le spose che scelgono di indossare uno dei nostri abiti nel loro grande giorno cercano qualcosa di sbarazzino e non convenzionale, un abito che possano portare tutto il giorno
senza sentirti troppo “costrette” . Cercano qualcosa che le rispecchi e che le faccia sentire loro stesse al 100 %, un abito che sia elegante ma allo stesso tempo comodo, da indossare senza troppi pensieri.

Raccontaci tutto della tua nuova, meravigliosa, collezione

Per realizzare la nuova collezione ci siamo idealmente ispirati a una moderna ballerina, una ragazza elegante e delicata ma allo stesso tempo dinamica e sempre in movimento. Il risultato è stato una collezione eterea e di ispirazione vintage in cui come sempre gli abiti corti hanno avuto grande risalto, con linee sbarazzine, pois e forme che riprendono i tagli anni ‘50 e ‘60, mentre quelli lunghi sono scivolati, poco costruiti e con schiene in primo piano. Quest’anno poi per la prima volta abbiamo inserito del colore, con abiti dalle tonalità pastello e delicate. E’ una cosa nuova ma sono stati accolti molto bene e ne siamo felici!

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Da cosa prendi ispirazione per le tue nuove creazioni?

L’ispirazione può venire nei modi più svariati e diversi. Sono una grande appassionata di moda e di storia della moda e le linee dei decenni passati mi sono sempre state di grande ispirazione. Poi ogni anno, quando creiamo la nuova collezione ci immaginiamo un mondo, un mood e da lì parte tutto il processo creativo. In generale l’ispirazione può venire veramente da ovunque, dai viaggi che mi capita di fare, dallo street-style e dalle persone che mi capita di vedere per strada, dai film o dalle mostre che vedo e da molto altro ancora.

Quanto influisce la tua passione per il vintage e i viaggi nel tuo lavoro come stilista?

Direi tantissimo!!! Io stessa mi definisco “nata nella decade sbagliata”, e lo penso veramente! Mi sono sentita sempre parecchio distante dai trend del momento ma più vicina a linee appartenenti al passato, che trovo più femminili di quelle di oggi. Una mia grande passione è quella di cercare il pezzo vintage per mercatini e negozi dell’usato, e indubbiamente ciò ha influito notevolmente sullo stile dei miei abiti da sposa. I viaggi poi sono una grande fonte di ispirazione, per chi fa un lavoro creativo la possibilità di viaggiare e conoscere altre culture e luoghi è una possibilità veramente preziosa, personalmente quando viaggio mi piace osservare le persone, vedere come si comportano, come si vestono, e da lì prendere ispirazione.

In quali matrimoni ti piace veder comparire i tuoi abiti?

I matrimoni nei quali mi piace vedere comparire i miei abiti sono sostanzialmente feste. Sono matrimonio non ingessati, matrimoni informali ma allo stesso tempo eleganti, ricercati. Io adoro vedere le foto dei matrimoni delle nostre spose, perchè sono belli, colorati e pieni di allegria.

Qual è il tuo abito preferito tra tutti quelli che hai realizzato e perchè?

Questa sì che è una bella domanda! La verità è che ogni volta che facciamo un abito nuovo ci lascio il cuore e molto spesso mi è capitato di pensare “se mi dovessi sposare questo sarebbe il prescelto”. Poi si va avanti con le collezioni e ogni volta penso di aver trovato il mio preferito. Volendo perciò proprio scegliere direi che della collezione di quest’anno il mio preferito è un modello corto con la gonna in raso duchesse di seta e un corpino steccato sempre in seta con sopra una camicetta a pois grossi con un fiocco al collo. Mi rappresenta al 110 % ed è esattamente come mi vestirei io se dovessi sposarmi domani!

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La domanda che avresti desiderato e la risposta che mi avresti dato

Vediamo…la domanda che avrei voluto che tu mi facessi forse è “Come ti vedi tra 10 anni?”. Tra 10 anni mi vedo sempre circondata dalle mie spose a fare questo lavoro che amo tantissimo. Il mio desiderio è che il mio marchio cresca sempre più e perchè no, possa arrivare in tutta Italia e magari anche all’estero. Più di tutto il mio desiderio è di continuare a fare quello che faccio e avere la soddisfazione di avere reso felici tante ragazze con i miei abiti.

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Credits

Abiti: Nadia Manzato

Foto: Serena Cevenini
Flowers Design: Olivia Brusca
Hair&Makeup: Paola Bianchera
Modelle: Emily e Dasha da Nologo

Articolo scritto e redatto da Ludovica Volpi | Tutti i diritti sono riservati

A proposito dell'autore

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