Per un periodo ho pensato di essere impazzita.
In realtà devo ammettere che a me l’ordine, l’organizzazione e una casa in stile copertina di giornale mi hanno sempre affascinato e sedotto. Ma qui si andava oltre. Continuavo a rimettere mano alle stesse cose, a piegare gli stessi pigiamini, a ri-ordinare le lenzuola e via dicendo. Poi ho parlato con un’amica anche lei in dolce attesa e ho scoperto di non essere l’unica ad essere preda di questa vera e propria mania frenetica da “pulizie di Pasqua”.

Ha un nome vero e proprio, tutto suo: la sindrome del nido. Colpisce in due occasioni: in gravidanza e quando la casa resta vuota dopo che i figli hanno deciso di traslocare in una casa tutta loro (per questa ci risentiamo più avanti). Ovviamente sono in preda della prima casistica. Al settimo mese di gravidanza, fisico permettendo, ci sono dei momenti della giornata in cui mi viene una vera e propria smania di ordine. Non che sia a termine o che questi siano gli ultimi giorni prima del parto – periodo in cui questa sindrome viene maggiormente riscontrata – ma forse la dimensione del pancione doppio innesca nella mia testa la sensazione che sia quasi finita la dolce attesa anche se in realtà spero si prolunghi il più possibile.

Ho iniziato a raccogliere un po’ di informazioni in merito a questa sindrome del nido in gravidanza e ho scoperto, grazie ad alcune ostetriche, che c’è una componente ormonale, ovvero è come se la gestante che, fino a quel momento, pensava al parto come un momento molto lontano e che quasi non la riguardava personalmente, si sveglia una mattina con l’ansia di avere tutto pronto per l’arrivo del bebè. Scatta così un vero e proprio meccanismo che prevede l’osservazione di ogni angolo di casa attraverso un occhio critico. Tutto deve essere pulito e ben organizzato, non in funzione di chi attualmente vive in casa ma di chi arriverà come nuovo “inquilino”.

E così ecco le pancione che si mettono a svuotare le cassettiere, riorganizzare gli armadi, spostare i mobili, buttare via cose vecchie inutile, lavare tutto il lavabile dalle tende, ai vetri alle lenzuola, stirare tutto lo stirabile, calzini compresi e via dicendo.
Cosa fare se si è in preda a questa sindrome? Darle libero sfogo, compatibilmente con il proprio stato fisico. Risulterà infatti appagante per la mente della donna vedere il risultato del suo lavoro e della sua riorganizzazione casalinga quindi, uomini, preparatevi al peggio ma non cercate di fermare la vostra donna, al massimo cercate di aiutarla seguendo il suo schema mentale (sempre che ne abbia uno) ed i suoi desideri in merito a questo nuovo assetto casalinga: ne gioverete voi e lei!

 

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A proposito dell'autore

Ingegnere🌟 Pusher of Enthusiasm Consulente Digitale. Prof Universitaria Fondatrice di TheOldNow.it beauty. book. family. podcast. travel.

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