Milano. Città frenetica che corre dietro alla chimera del benessere e della realizzazione personale. Città in movimento, ora concitato, ora lento. Città della Madonnina e della cassoeula. Ma Milano è anche la città che più di tante altre in Italia negli ultimi anni sta rivedendo e rinfrescando la propria offerta di ristorazione con tante nuove aperture di ristoranti e movimenti di chef che si spostano da una parte all’altra inseguendo un’idea nuova e sfidante
Nei prossimi giorni, settimana prossima per l’esattezza, in via Manzoni 5 aprirà al pubblico Larte che rappresenta, citando il comunicato stampa “un modello dell’ospitalità italiana, un luogo innovativo che vuole esprimere il meglio del nostro stile di vita attraverso l’incontro della ristorazione e dell’arte, dei grandi vini e del design, della cultura e della moda”. I nomi coinvolti nel progetto Larte sono di quelli di peso e spaziano dal design all’eccellenza enogastronomica formando una squadra formidabile di campioni italiani nel mondo. Il gruppo al gran completo è infatti formato da Alessi, Artemide, Baratti & Milano, Bellavista, Ca’ Del Bosco, Caffarel, Cantine Ferrari, Capri Palace Hotel, illycaffè, MK Consulting, Federico Regalia, Sanpellegrino, Santo Versace
Con nomi di questo calibro alle spalle del progetto il locale non poteva che essere un concentrato di buon gusto e raffinatezza che è stato presentato agli operatori qualche giorno prima dell’apertura ufficiale. In tale occasione, oltre alla possibilità di sbirciare in anteprima il locale finito, è stato anche introdotto il progetto alle spalle di questa prima apertura che prevede un’espansione all’estero già nel breve periodo proponendosi di portare “nel mondo un modello di ristorazione italiana autentica e di ospitalità in cui l’Italia è maestra”. Per fare ciò i fornitori ufficiali, veri e propri partner tecnici, sono di primo piano dai vini della Valpolicella di Allegrini agli ottimi prosciutti di San Daniele del Prosciuttificio Dok Dall’Ava al cioccolato di Domori
A gestire la parte operativa, col ruolo di direttore, è Ermanno Zanini general manager del Capri Palace. Una scelta precisa che sancisce la volontà del gruppo di fare del primo Larte un modello di riferimento in tema di ospitalità di alta gamma. L’interior design, invece, è stato curato da Arturo Dell’Acqua Bellavitis, Vice Presidente della Fondazione Triennale di Milano, che ha voluto esprimere negli spazi del locale il concetto di commistione fra arte moderna, design ed accoglienza. Nella visione di Davide Rampello, presidente della società, il progetto è preciso: «Desideriamo creare un ambiente affascinante in cui tutto ciò che viene presentato e acquistato diviene esso stesso “opera d’arte” da guardare, vivere, condividere e ricordare: dal caffè al cioccolato, dal quadro al piatto dello chef, dalle bottiglie al modello di scarpe e all’arredo»
All’inaugurazione erano presenti tutte o quasi le persone coinvolte nel progetto che a turno hanno presentato la loro visione del concept Larte, la linea di sviluppo che prevedono per il futuro e quello che vogliono comunicare con questo locale. Il rifresco successivo alla presentazione è stata l’occasione per muoversi nelle sale del Larte ed assaggiare i prodotti dei fornitori ufficiali che a partire dall’apertura saranno disponibili all’interno del ristorante, sia in consumazione che in acquisto. Davvero notevoli i formaggi, mentre, per chi come me vivrebbe di prosciutto crudo, le poesie gustative di Dok Dall’Ava non hanno bisogno di presentazioni (da provare il patadok: jamon iberico lavorato e stagionato secondo le regole del San Daniele)
Le premesse sono ottime e stuzzicanti, adesso bisognerà testarlo dopo l’apertura per goderne appieno
Photos courtesy of LARTE