Tra le ricorrenze che separano la fine dell’estate al Natale, Halloween è sicuramente quella più gettonata. Assente nei paesi dell’Europa Continentale fino alla fine degli anni ’90, la festa delle streghe era conosciuta solo grazie alla mole televisiva americana che tra una serie tv e un cartone animato ci mostrava come si celebrasse tale festività. Importata dalle discoteche e dai venditori di maschere oramai è una realtà anche da noi. Ma quali sono le origine di questa festa nota maggiormente per il classico “trick or treat” (dolcetto o scherzetto)?

Come per la maggior parte delle feste le origini di Halloween sono pagane. Infatti, gli antichi Celti che abitavano la Gran Bretagna, Irlanda e la Francia festeggiavano l’inizio dell’anno il primo di Novembre, giorno in cui si celebrava la fine della “stagione calda” e l’inizio della “stagione delle tenebre e del freddo”, si effettuavano gli ultimi raccolti e gli animali venivano ritirati dai pascoli. Era la cerimonia più solenne del calendario druidico, chiamata la notte di “Samhain”. I Celti temevano che in tale giorno tutte le leggi dello spazio e del tempo fossero sospese, permettendo al mondo degli spiriti di unirsi al mondo dei viventi. La ricorrenza quindi aveva grande importanza per tale popolazione e veniva celebrata secondo specifici riti.

Tuttavia la parola Halloween ha origini cattoliche. Nella tradizione cattolica, infatti, il 1° novembre, il giorno dedicato a “Ognissanti” (in inglese All Saints’ Day), era originariamente indicato in inglese “All Hallows’ Day”. Dato che la celebrazione iniziava al tramonto del 31 ottobre, la sera precedente era chiamata “All Hallows’ Eve” che fu abbreviato in Hallows’Even. Questo perché la Chiesa non riusciva a sradicare questi antichi culti pagani, quindi nel tentativo di far perdere il profondo significato di questi riti nel 835 Papa Gregorio IV spostò la festa di Ognissanti dal 13 Maggio al 1 Novembre, pensando così di dare un nuovo significato ai culti pagani. Nonostante questo però le tradizioni rimasero e seppur modificate dalla realtà contemporanea sono diventate come le conosciamo oggi.

Il ben noto “dolcetto o scherzetto” deriva dal fatto che nella Notte del 31 Ottobre i Celti per tenersi buone le fate (che nella cultura celtica sono molto ricorrenti) lasciavano fuori dalla porta una piccola parte della loro attività (raccolto, cibo, latte etc…) per propiziarsi una buona stagione di lavoro l’anno successivo. L’usanza di travestirsi invece ha origini medioevali, veniva praticata anche nell’ Italia Meridionale, citata anche da Shakespeare in una delle sue commedie (I due gentiluomini di Verona).

Oggi è in atto uno scontro ideologico nel nostro paese sul fatto se festeggiare Halloween sia giusto oppure no. In diverse parti d’Italia si possono trovare vari riferimenti a questa festa, ma ciò che conta è che oramai la ricorrenza sta entrando sempre di più nella nostra realtà. Quando andavo alle scuole elementari non sapevamo cosa fosse Halloween, oggi invece le finestre sono piene di zucche e cappelli di streghe. Prima di chiedersi se sia giusto o sbagliato, pensiamo che in altre Nazioni feste che oggi sono intoccabili una volta non venivano celebrate o persino vietate per legge. E’ il caso del Natale che negli Stati Uniti, all’epoca delle prime colonie era vietato (per via delle origini pagane), ora invece difficilmente possiamo immaginare una New York senza il classico albero del Rockfeller Center.

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