Siamo ad Asolo, la perla della provincia di Treviso, uno dei borghi più belli d’Italia che col suo castello posto a circa 200 metri sul livello del mare domina dall’alto le valli circostanti. Valli coperte da vigne e da boschi, in un delicato ed affascinante equilibrio da cui nascono i vini dell’omonima DOC, Montello e colli asolani, e della rinomata DOCG Prosecco Asolo superiore. Una terra che conserva ancora intatto il proprio panorama agricolo originario, poco modificato negli ultimi decenni

 

 

Ai piedi del colle che sul quale sorge il castello di Asolo di trova la cantina Cirotto, realtà a conduzione familiare attiva da oltre sessant’anni nel territorio asolano che cerca da sempre di riproporre nella maniera più diretta possibile le caratteristiche peculiari del proprio territorio nei vini che produce. Per questo motivo i vigneti di proprietà sono suddivisi in diversi appezzamenti, scelti con cura in quanto maggiormente vocati per esposizione, natura del terreno ed altitudine. La gestione della vigna è impostata in modo tale da portare in cantina uve il più sane possibile, cercando di lavorarle lo stretto indispensabile in cantina, per non offuscarne i profumi ed i sapori

 

 

 

Uno dei vini maggiormente rappresentativi di questa zona è sicuramente il Prosecco Asolo superiore DOCG che la cantina Cirotto produce in due versioni: Extra Dry e Brut. La seconda versione, più rispettosa delle peculiarità dell’uva glera con la quale viene prodotta, gioca apertamente sulla finezza e sulla persistenza. Ottenuto da vigneti collinari con importanti escursioni termiche giorno – notte questo Prosecco presenta una bellissima beva, facilitata da un’acidità sottile ed avvolgente e da una bassa presenza di solforosa (circa 100 mg/l di totale). Una bella espressione del Prosecco, la bottiglia si svuota praticamente da sé

 

 

 

Altro vitigno assolutamente rappresentativo del territorio asolano è l’incrocio Manzoni, o Manzoni bianco che dir si voglia. Ottenuto dal professor Manzoni negli anni ’30 incrociando riesling renano e pinot bianco questo vitigno ha da subito trovato nel trevigiano la propria terra d’elezione. La versione prodotta dalla cantina Cirotto è di grande carattere. L’annata 2011 è un vino di corpo pieno ed importante, amplificato dalla criomacerazione a contatto con le bucce, che non ha toccato legno nella fase di affinamento. Conserva di conseguenza intatti tutti gli aromi tipici del varietale che spaziano dalla frutta ai fiori bianchi e che lasciano immaginare una splendida evoluzione nel tempo. Un vino bianco di struttura, deciso, che va dove vuole lui e che sa conquistare chi lo assaggia

 

 

 

Il terzo ambasciatore della cantina Cirotto nel mondo è il Rubino d’Asolo. Un uvaggio bordolese, che presenta quindi già in vigna la medesima composizione ampelografica con cui è ottenuto il vino, ovvero: cabernet sauvignon, merlot, cabernet franc e petit verdot. Un rosso importante che dopo la fermentazione in acciaio sosta per oltre 18 mesi in botti grandi di rovere ad affinarsi acquisendo struttura e rotondità. Il profumo del millesimo 2009 è tipicamente di frutti rossi maturi, accompagnati dal sentore di peperone peculiare del cabernet. Il tannino è importante, ma morbido e fine. Un vino da lungo invecchiamento, ma capace di esprimersi già egregiamente da giovane. Un piccolo gioiello color rosso rubino che decanta le doti del proprio terroir

 

 

Una bella realtà la cantina Cirotto: genuina, verace ed autentica, da visitare assolutamente


Articolo scritto e redatto da Federico Malgarini | Tutti i diritti sono riservati