È inutile nascondersi dietro ad un dito. Il fatto che a Milano ci sia uno spazio permanente dedicato all’Alto Adige che periodicamente organizza eventi dedicati ad una delle competenza caratteristiche della regione montana è una figata pazzesca (sì, ho scritto “figata” su di un post andato in pubblicazione in fascia protetta). Ma volete mettere la bellezza di uscire dall’ufficio, durante l’ennesima bigia giornata milanese, e varcare la porta di questa piccola casa accogliente dove ad ogni incontro sarà un florilegio di profumi sempre nuovi ed altrettanto invitanti ad accoglierti? Ed è subito casa e nervi distesi e tanta convivialità

 

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L’evento del mese di settembre di Casa Alto Adige è stato dedicato al fieno di alta montagna ed ai mercatini di Natale. Il fieno è una di quelle cose su cui spesso non ci si sofferma abbastanza, dandolo per scontato, senza considerare l’importanza che storicamente ha rivestito sotto diversi aspetti per l’essere umano. In particolare in questo caso si parla di fieno di alta montagna e delle sue doti terapeutiche, difatti risalgono agli inizi del 1600 le prime testimonianze sull’importanza delle erbe officinali presenti in Alto Adige

 

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Tra il 18° e 19° secolo a Luson/Valle Isarco la famiglia Ragginer, contadini e dottori, sapevano dell’effetto benefico delle erbe di montagna e le utilizzavano per guarire uomini e animali. Nel 1903 a Fié allo Sciliar nasce per volere del rinomato medico Dott. Josef Clara il primo bagno di fieno ufficiale presso il maso della famiglia Kompatscher, ancora oggi proprietari dell’Hotel Heubad. Ma cos’è esattamente il fieno di alta montagna? In Alto Adige dal 2004 è stata introdotta la certificazione del fieno d’alta montagna che deve provenire da prati cosiddetti “magri”, non trattati e lontani da strade pubbliche, ad altitudini superiori ai 1.700 metri, e che contengono almeno 40 specie vegetali su 50 metri quadrati. I prati vengono tagliati a mano durante il periodo della massima fioritura ed il fieno deve essere conservato pulito e secco e deve essere costantemente aerato

 

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Con tutto questo parlare di pascoli, aria pulita, lavoro nei campi ed ambiente bucolico la fame inizia a farsi un pelo più che insistente. Per fortuna che ospite della serata era Stefan Pramstrahler, chef dell’hotel Romantikhotel Turm di Fié allo Sciliar. Imparentato con i proprietari del summenzionato Hotel Heunad, Stefan non poteva che avere un rapporto privilegiato col fieno che utilizza spesso nei suoi menu. Da capogiro la guancia di vitello al cioccolato, carne di una morbidezza quasi scabrosa che si scioglie in bocca combinandosi amorevolmente col cioccolato in un gioco di seduzione papillare che incanta. Un piatto che racchiude al suo interno tutto la maestria dello chef nella scelta della materia prima, nella sua lavorazione e nella scelta degli abbinamenti

 

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Ma oltre a confezionare succose creazioni gastronomiche Stefan è anche un piccolo produttore di vino. Solo due etichette, vinificate ed affinate negli spazi messi a disposizione nella vicina cantina Gumphof (grande la sua Schiava fra l’altro), ed etichettate sotto il nome di Maso Grottner. Da una parte il Tetrix 2012, Gewurztraminer giovane e brillante, dal caratteristico naso floreale di petali di rosa, ma che sorprende per la fresca acidità capace di regalare all’assaggio che rinfresca il sorso e lo rende più soave. Dall’altra il Corax, anch’esso 2012, Pinot nero in purezza che, quasi all’imboccartura della valle Isarco, acquista freschezza e levità abbandonando orpelli di opulenza e grassezza e risultando di una beva davvero piacevole e spensierata

 

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Ma la serata non era dedicata esclusivamente al fieno ed ai suoi molteplici utilizzi. Difatti l’evento milanese è stato anche il momento per parlare di mercatini di Natale, un’altra delle eccellenze della regione tirolese. Con l’avvicinarsi della stagione fredda la mente inizia a vagare verso il traguardo natalizio, si perde in mezzo a ricordi di prati innevati e aria frizzantina sulla faccia. Il periodo natalizio è anche uno dei più suggestivi per visitare l’Alto Adige, avendo la possibilità, fra le altre cose, di passeggiare in mezzo a quelle piccolo bomboniere che sono i mercatini natalizi. Fra i più famosi sicuramente ci sono Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico e Vipiteno, ognuno affascinante in un modo tipico e particolare

 

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Si esce sempre più felici di come si è entrati dalla Casa Alto Adige, qualcuno ha anche pensato di trasferircisi dentro…

Il Fede

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Articolo scritto e redatto da Federico Malgarini | Tutti i diritti sono riservati