Uomini, non me ne vogliate. Non è uno studio della specie oppure una forma denigratoria nei vostri confronti, anzi. È soltanto un momento per staccare la spina dalla lunga attesa della gravidanza e strizzare l’occhio agli uomini meravigliosi che abbiamo a fianco: quelli che diventeranno i futuri papà nei nostri bimbi, quelli con i quali abbiamo scelto di costruire una famiglia
L’organizzato
Lui arriva in sala di attesa, in ospedale, e ha già fatto tutto. Ha un foglio Excel con scadenziate le visite, le settimane, gli esami e la dieta che la moglie/compagna/fidanzata incinta deve portare avanti nella gravidanza. Appena ricevuta la notizia del test positivo ha preso mezza giornata di ferie dall’ufficio e ha acquistato su internet tutto il necessario per la prole in arrivo, scadenzando l’arrivo dei prodotti secondo una scaletta settimanale. La sua donna non ha avuto tempo di pensare all’ospedale e al dottore che lui aveva già fissato il cesareo e l’ostetrica. Non lascia nulla al caso, dal ciuccio al nome passando per il sesso che lui (pensa di aver) ha già deciso.
Il timoroso
Cammina dietro la compagna. Di corporatura mingherlina di solito non lo si vede nemmeno fino a che, arrivati in sala di attesa, si siedono entrambi vicini. Non parla mai o quasi, però sorride ed annuisce in maniera quasi imbarazzante. I suoi movimenti sono tutti lenti, come al rallentatore, come se sperasse che gli altri si muovano prima di lui per copiarne le movenze ed i gesti. A guardarlo ci si chiede come mai stia diventando padre dato che immaginarlo in camera da letto suona stridente.
Il business man
Valigetta, abito con camicia inamidata, tablet ed accessori tecnologi come se non ci fosse un domani, lui arriva in sala di attesa e occupa tre sedie con i suoi averi. Nell’orecchio porta l’auricolare senza fili e passa tutto il tempo al telefono a acquistare e vendere (cosa non si sa). La donna al suo fianco lo guarda con gli occhi ricolmi di amore, ammirazione e perplessità, lei che non sa cambiare l’ora sullo smartphone ed all’università ha scelto lettere antiche. Questa categoria di uomo solitamente ha programmato una conference call per il giorno previsto per il parto per ottimizzare i tempi, arriverà dall’ufficio una volta venuto al mondo l’erede, tanto prima lui avrà da fare con le quotazioni sulla borsa di Tokyo.
Il rimandatario
“Ma si aspettiamo che c’è tempo”
Praticamente la sua frase jolly per qualunque tipo di proposta. Non lo fa di proposito, non è una scelta consapevole la sua, semplicemente il suo modo di affrontare qualunque cosa gli capiti. Crede nell’attesa, o meglio, pensa che sia meglio aspettare un giorno in più piuttosto che fare le cose oggi stesso. Fosse per lui la gravidanza durerebbe nove anni al posto dei canonici nove mesi. Pensa sempre ci sia tempo, più avanti, per fare le cose e mentre la pancia della sua compagna cresce lui non si lascia influenzare dalla pressione che la donna, inevitabilmente, non manca di fargli nel quotidiano.
L’apprensivo
Non tutti gli uomini posseggono sangue freddo e calma a profusione. Ci sono gli apprensivi e sì, non sono pochi. Sono i più difficili da tenere a bada durante la gravidanza perché, rispetto a chi decide tutto al posto della sua donna, loro vivono la dolce attesa come una successione di potenziali pericoli, infezioni e malattie. Così, mentre la donna dovrebbe vivere questi nove mesi con serenità, loro, involontariamente, le remano contro con ansie, dubbi e paranoie.
Il mammone
Il mammone penso sia la categoria peggiore che può capitare ad una donna incinta. Solitamente è quel tipo di maschio adulto per il quale la mamma viene sempre al primo posto, qualunque sia l’ambito e l’ambiente. La sua donna è dotata di incredibile pazienza e ha compreso, già dalle prime uscite, che difficilmente scalzerà dal primo posto la suocera tanto temuta. Il mammone, oltre ad amare in maniera incondizionata la propria mamma, la usa anche come parametro verso la propria donna per calibrare ed affrontare praticamente qualunque tipo di conversazione o discussione. Per lui quindi la gravidanza e sopratutto il parto dovrebbero avvenire esattamente come sono capitati, decenni prima, per la sua nascita.
Detto questo, uomini, ricordatevi che noi vi amiamo incondizionatamente e non ci rendiamo nemmeno conto, a volte, del fatto che apparteniate ad una di queste categorie o più di una. Siateci e basta, come i migliori papà che si possano desiderare e sarà bellissimo