In occasione del suo 45esimo compleanno Marketing Consultants, agenzia di Below the line italiana, ha organizzato la mostra “Temporary Marketing Museum”, un percorso nelle evoluzioni del Marketing degli ultimi 45 anni, visitabile dal 25 maggio al 25 giugno.
L’agenzia ha mostrato vari suoi lavori significativi, più di 100 progetti realizzati con i clienti e brand come Nestlé, L’Oréal, Pfizer, Zucchi, Bic, Swatch, Fiat, Edilnord, Trudi.
Dai packaging alle campagne pubblicitarie, passando attraverso le teatralizzazioni dei punti vendita, le promozioni, i concorsi e le innovazioni di prodotto, la mostra fornisce una completa ed interessante panoramica sulla comunicazione. Essa consente di comprendere come sia cambiato il Marketing, come si è evoluto il dialogo tra prodotti e consumatori, ed è un’opportunità, soprattutto per i più giovani, per scoprire come si sviluppava la creatività prima dell’avvento della digitalizzazione.
Si parte dagli anni ‘70, il momento d’oro dei gadget, con alcuni lavori cult come la candela mangia fumo realizzata per Punt&Mes che riproduceva il design dello storico manifesto di Armando Testa, divenuto prima un simbolo della grafica pubblicitaria e poi consacrato ad opera d’arte dal celebre “décollage” dell’artista Mimmo Rotella, oppure l’indimenticabile dentifricio Binaca, che regalava un colorato e ambitissimo braccialetto.
Ma il boom dei gadget si apprezza con i molti progetti editoriali presenti nella mostra, con riviste simbolo degli anni ‘70 come Playboy o Panorama di cui, in particolare, è esposta una collezione di carte da gioco che raffigurano i politici del tempo, ritratti da Giorgio Forattini. Un mazzo di grande valenza storica, poiché all’ultimo momento una carta fu tolta per sempre: a poche ore dalla stampa infatti, l’Italia disse addio ad Aldo Moro.
Un altro spazio importante della mostra è occupato da Benito Jacovitti, un altro mito della matita: sono moltissimi infatti i disegni del celebre fumettista esposti, che sono poi diventati campagne pubblicitarie per Fiat.
Sempre dello stesso periodo troviamo le prime operazioni di licensing, come ad esempio le t-shirt o la sedia da regista griffata Krizia che veniva regalata insieme al profumo.
Negli anni ’90 l’attenzione si sposta dal prodotto al punto vendita, con lo sviluppo del Marketing esperienziale e degli store che diventano sempre più spettacolari e in grado di far vivere un momento d’acquisto unico facendo leva sui cinque sensi. A questo proposito la mostra offre un ampio ventaglio di materiali utilizzati per arricchire la shopping experience nei negozi e rendere le vetrine più attraenti, come le soluzioni espositive e le limited edition, realizzate per Bic, Swatch, e la mitica collezione dedicata a Italia ’90 realizzata per Zucchi.
Rimanendo negli anni ’90 la mostra fornisce la possibilità di ripercorrere anche il mercato immobiliare con le campagne pubblicitarie realizzate per Edilnord e di rivivere il mito dei Trudini.
Arrivando ai giorni nostri troviamo: alcuni esempi di eventi, come quello realizzato per Mediaset, i rivoluzionari packaging realizzati per Perugina che hanno trasformato le scatole di cioccolatini in borse o addirittura in bottiglie di profumo, il coloratissimo mondo di Camomilla, e il settore del marketing farmaceutico in cui sono protagonisti Vichy, Roger&Gallet, La Roche Posay, Multicentrum.
Non mancano alcune “chicche”: prodotti che hanno cambiato radicalmente le nostre abitudini, come il lenzuolo con gli angoli, un brevetto originale dell’agenzia, ideato per Bassetti.
La mostra offre quindi una visione a 360 gradi sul Marketing e sui prodotti, le esperienze e gli effetti che da esso ne derivano: consente di apprezzare non solo le evoluzioni e i cambiamenti storici, ma anche di fare un continuo confronto tra mercati e settori diversi come la moda, l’editoria, il beauty, il largo consumo, l’health care, il retail, i media, l’automotive, dando un punto di vista globale su come sia cambiata la società negli ultimi 45 anni.
Articolo scritto e redatto da VALENTINA D’ANTONIO | Tutti i diritti sono riservati
Che perla! In via Lattanzio, vero?
esatto!! una vera perla a Milano! 🙂