Attenzione!
Prima di leggere questo post siate consapevoli che non sarà super partes: non posso essere imparziale nei confronti di Gioele Dix, amico e artista che stimo profondamente.
E’ per questo che, invitata alla prima, all’apertura del sipario mi ritrovo emozionata e curiosa come una bambina, pronta a godermi due ore di vero spettacolo.

Spente le luci della Sala Grande del Teatro Franco Parenti, inizia quindi “Il malato immaginario” di Moliére, con la regia acuta e ironica di Andrée Ruth Shammah.
Gioele appare in scena interpretando Argante, il malato che abusa di decine di rimedi per curarsi e guarire da ciò che, oggi come ieri, appare incurabile: la solitudine dell’egoismo, di chi è avaro di denaro e sentimenti.

Scenografia essenziale e spazi così vuoti da risultare quasi inquietanti, che si riempiono della recitazione impeccabile e pungente del malato immaginario Gioele e della sua petulante infermiera Tonina, interpretata dall’eccezionale Anna Della Rosa.

A corollario dei due protagonisti, la moglie subdola e arrivista (Linda Gennari), una figlia devota e incompresa (Valentina Bartolo), il fratello razionale e beffardo (Pietro Micci) e uno squadrone di viscidi medici profittatori.

Si ride moltissimo e altrettanto ci s’impregna di quel disagio esistenziale che affligge il misantropo solipsista, segno che la bravura attoriale di Dix raggiunge altissime vette.

Lo spettacolo andrà in scena al Teatro Parenti fino al 1° marzo, per poi ripartire per una tournée che toccherà molte città del centro nord.
Assolutamente da non perdere, soprattutto per chi ama la tradizione teatrale della commedia dell’arte, con un protagonista straordinariamente credibile e una regia perfetta.

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Credits Teatro Parenti | Tutti i diritti sono riservati

Il malato immaginario
di Molière
con Gioele Dix
e con Anna Della Rosa, Marco Balbi, Valentina Bartolo, Francesco Brandi, Piero Domenicaccio, Linda Gennari, Pietro Micci, Alessandro Quattro, Francesco Sferrazza Papa
regia Andrée Ruth Shammah
scene e costumi Gianmaurizio Fercioni
musiche Michele Tadini, Paolo Ciarchi
luci Gigi Saccomandi
Produzione Teatro Franco Parenti
Teatro Franco Parenti
via Pier Lombardo 14 – Milano
repliche fino al 1° marzo

Articolo scritto e redatto da Elena Giorgi | Tutti i diritti sono riservati 

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