La linea Pleats Please del rivoluzionario stilista giapponese Issey Miyake compie vent’anni e poco più. E non si direbbe! Perchè anche dopo molti anni, questa linea di abiti riesce ancora a trasmettere un senso di freschezza, avanguardia e creatività

 

Miyake inizia ad esplorare il mondo della moda nel 1989, reinventando il tradizionale kimono giapponese. Nasce da qui il suo amore per la manipolazione dei tessuti e delle forme che lo porterà ben presto a concentrarsi sullo studio del rapporto tra l’abito e il corpo.

 From the beginning I thought about working with the body in movement, the space between the body and clothes.

E se l’abito deve rappresentare ed esaltare i movimenti, l’uso del colore e la tecnica della plissettatura di Miyake creano un gioco di volumi che stupisce a colpo d’occhio.

La linea Pleats Please nasce nel 1993 per celebrare questa idea e creare capi estremamente versatili e facili da combinare

 

 

I want to make clothes that are as universal as t-shirts and jeans

Nel processo di produzione, gli abiti vengono tagliati e cuciti con una dimensione circa tre volte superiore rispetto a quella del prodotto finito. Infine vengono posizionati tra due strati di carta ed immessi in una pressa a caldo. Ciò fa sì che il tessuto si riduca e mantenga in modo permanente la pieghettatura a coltello, allargandosi e riducendosi a seconda del movimento.

Per festeggiare i vent’anni di attività, la casa di moda ha creato Pleats Please Happy Anniversary, una serie di installazioni che catturano in modo giocoso e delizioso l’essenza della linea. Il tessuto plissettato si trasforma in cibo e il cibo in colore. Gli abiti della collezione AW 2012 vengono posizionati sopra enormi fette di pane, dentro ai calici o come guarnizione a deliziosi pancakes, che ne esaltano la bellezza e la forma. Un gioco visivo bello da guardare e da indossare

Camilla

 

( Credits: Issey Miyake )