Con l’inizio della nuova stagione televisiva, negli USA sono arrivati numerosi nuove serie tv. Ho guardato quasi ogni serie, per stilare una lista delle serie continuerò a vedere e di quelle che, invece, verranno bocciate. Ecco le mie impressioni dopo i pilot.

The Originals. Non sono una fan degli spin-off. Anche ai tempi di Buffy ed Angel avevo fatto fatica a guardare Angel: io mi affeziono ai personaggi, alle loro storie, ai loro trascorsi. Guardare una storia costruita su un personaggio (o più) del telefilm principale escludendo tutti gli altri è una cosa che non riesco a fare. Senza contare che quando avevo visto il pilot di The Originals (inserito strategicamente in The Vampire Diaries), avevo già bollato lo spin-off come “da non vedere”. Mi sono lasciata convincere dalle amiche ed eccomi a guardare la seconda puntata, per dargli una chance. Bene, le mie aspettative erano esatte: la storia è praticamente costruita sul nulla, le motivazioni per le quali i personaggi agiscono sono precise e allo stesso tempo confuse, perché conoscendo bene la storia degli originali e le loro caratteristiche sembra strano vedere Klaus tramare quasi impaurito contro Marcel. Un originale che non può essere ucciso ci mette due secondi a mettere un paletto nel cuore a un vampiro normale. Lo scopo della serie, comunque, sembra essere “la redenzione di Klaus”, condita per l’appunto da trame ed eventi improbabili, quindi io e gli originali abbiamo già chiuso.

Witches of East End. Quando ero piccola ero una fan di Streghe, ma col passare degli anni ho cominciato a nutrire un po’ di antipatia per questo genere di telefilm, tanto che non ho mai guardato The Secret Circle. Però, incuriosita da qualche recensione, ho cominciato ho provato a vedere la prima puntata di questa nuova serie. Sottolineo che le recensioni non erano tanto positive, dicevano più o meno quello che dico io: un telefilm da non prendere assolutamente sul serio ma da guardare giusto per passare il tempo. Quando l’ho descritto a delle amiche ho detto “prendete Streghe, Sabrina Vita da Strega e The Vampire Diaries ed è fatta”. Infatti c’è la magia: le protagoniste sono due sorelle, due streghe ignare di essere magiche, poiché la madre ha nascosto loro la magia per tutta la vita. La madre è una strega e, insieme a sua sorella, si trova a lottare contro qualcuno che vuole colpire lei e la sua famiglia. Nel frattempo le figlie iniziano ad essere consapevoli della loro magia e si trovano anche loro immischiate inconsapevolmente nei problemi della madre. Una delle due, tra l’altro, sta per sposarsi ma comincia a fare sogni strani su un uomo mai visto, che poi scoprirà essere il fratello del suo futuro marito (qui mi è venuto in mente The Vampire Diaries, anche perché effettivamente l’attore somiglia alla lontana a Ian Somerhalder/Damon). Quindi, guardatelo pure, ma senza troppe pretese a livello qualitativo.

 

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Once Upon a Time in Wonderland. Anche in questo caso partivo prevenuta. Io ho amato il Cappellaio Matto in OUAT e mi è dispiaciuto molto non rivederlo nella serie, soprattutto perché vedevo una certa chimica tra lui ed Emma. Quindi, un OUAT in Wonderland con un Cappellaio diverso non l’avrei mai accettato (e in realtà forse molti di noi non l’avrebbero fatto, dato che nella prima puntata dello spin-off ci dicono – come è effettivamente successo – che il Cappellaio se ne è andato da tempo). Lo spin-off parte proprio dal telefilm principale: Will, il fante di cuori, è anche lui a Storybrooke e viene raggiunto dal Coniglio, che lo porta in Inghilterra per salvare Alice. Alice non è a Storybrooke poiché – a quanto pare – è tornata a casa sua prima della maledizione. Will libera Alice, rinchiusa in un manicomio inglese perché ritenuta pazza, e insieme al Coniglio tornano tutti e tre a Wonderland per ritrovare Cyrus (genio della lampada), l’amore perduto di Alice. Alice aveva lasciato Wonderland credendolo morto, quindi ora è pronta ad affrontare anche la Regina Rossa pur di ritrovarlo. In questo viaggio avrà accanto Will, che a quanto pare non è proprio indifferente ad Alice e, anzi, sembrerebbe quasi innamorato di lei. Il lato negativo? Gli effetti speciali: non solo molte scene vi faranno venire la nausea, ma i fondali sono decisamente finti. In fin dei conti ne avevamo avuto un assaggio anche in OUAT: se pensavate che nel frattempo gli effetti sarebbero migliorati vi sbagliavate. Probabilmente un videogioco ha effetti speciali migliori, ma di certo la trama mi incuriosisce abbastanza da passarci sopra, almeno per ora.

Reign. Non sono fan dei telefilm storici, quindi se gli sto dando una chance è perché so che dalla CW possiamo aspettarci tutto fuorché un telefilm storico. Chi dopo la prima puntata si è lamentato dell’inaccuratezza del telefilm deve farsene una ragione: state guardando la CW, cosa vi aspettate? Io mi aspettavo qualcosa ricco di drama e probabilmente un po’ trash e ovviamente non mi sono sbagliata. Reign è proprio così: Mary è regina di Scozia ed è destinata fin dall’età di sei anni a sposarsi con Francis, re di Francia. Però, appena Mary arriva in Francia alla corte del re, scopre che non sarà tutto rose e fiori: Francis prima la “illude” con sguardi e cortesie, per poi sbatterle la porta in faccia quando lei bussa e lui è a letto con la sua amante. Francis è bipolare, decisamente, e scopriamo da Nostradamus (proprio così) che morirà per causa di Mary. Ciò porterà la regina di Francia a cercare un modo per rendere impossibile questo matrimonio, già ostacolato da problemi di alleanze e strategie. Nel frattempo, a corte vedremo scene stile Gossip Girl tra le ancelle-amiche di Mary e qualche problema di cuore: non solo perché Francis non si comporta bene con Mary, che sembra già avere un debole per lui, ma anche perché Mary guarda con occhi dolci anche Sebastian, il figliastro del re di Francia. Preparatevi anche qui a un triangolo tra fratelli e a molto molto drama.

Sleepy Hollow. Assolutamente promosso, lo sto seguendo regolarmente e due settimane fa ho scritto un post relativo a questa serie, quindi non mi dilungherò, ma vi lascerò il link!

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Articolo scritto e redatto da Loretta Fossati | Tutti i diritti sono riservati

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