Richiami sofisticati, tra letteratura e mito per la collezione primavera estate 2016 di Luigi Borbone, un labirinto di rimandi eccellenti come metafora della vita quotidiana, delle evoluzioni del contemporaneo umano in continua trasformazione, capace di cambiare aspetto per reinventare se stesso e la propria esistenza. Da Orlando – figura tratteggiata da Virginia Woolf – in cui femminile e maschile si alternano nell’arco dell’esistenza, fino a Kore e Persefone – donna eternamente doppia nel mito del femmineo fragilmente umano.

Una collezione che si ispira all’immagine senza tempo di Tilda Swinton che cambia d’abito e di epoca, correndo in un labirinto che diventa lui stesso traccia su alcuni outfit: le fasce di Swarovski seguono un disegno architettonico topiario, le stesse geometrie che tagliano le siepi si riproducono sull’abito come metafora dell’esterno in cui il corpo si muove. Sete, pizzi e Swarovski si fondono come elementi naturali di una immagine straordinaria.

Gli abiti della collezione incarnano tante donne non una sola, anime eleganti, raffinate, ironiche, infantili e sensuali. Il verde, il rosa, nelle declinazioni opalescenti della palette, assecondano la trasformazione come sfumatura. Il nero lascia il passo alla profondità del blu privo di elementi di negazione, mantendo il mistero.

Luigi Borbone vuole rispondere alle esigenze della donna contemporanea, che è imbrigliata in tanti ruoli diversi, cercando di non perdere di vista la propria identità e bellezza. Anche le forme si adattano alla mutevolezza degli animi: a volte liberano il corpo con tagli scivolati e ampiezze morbide, altre lo circondano con grandi gonne che celebrano una immagine più formale e corposa. Le silhoutte minimaliste e architettoniche, fluide, stabili e intriganti, dai richiami cromatici e di silhouette del ‘700 fino alla bellezza rassicurante delle linee anni ’50 e alla libertà sessuale del nudo coperto da trasparenze degli anni ’70.

Una bella sfida per il giovane designer che ha colto l’opportunità creativa offertagli dal noto imprenditore e mecenate malese Noordin Ahmad, mettendola a frutto e portando alla ribalta preziose tecniche artigianali, trasformandole in chiave contemporanea.

Articolo scritto e redatto da Nunzia Arillo | Tutti i diritti sono riservati

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Luigi Borbone

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