Siamo lieti di ospitare sulle pagine virtuali di The Old Now, una serie di ritratti degli italiani a Londra. Condivideranno con noi i loro consigli e gli angoli della metropoli ancora da scoprire.

Per ispirare un viaggio … o un cambio di vita.

Gli intervistati fino ad ora includono Simone Palermo e Francesco Podesta’. Oggi abbiamo parlato con Ilaria Pasquinelli.

Ilaria PasquinelliQual’é la tua storia e come mai adesso ti trovi a Londra?

Ho sempre sognato, fin da ragazzina, di vivere in Gran Bretagna. Quando ero ragazzina ho passato numerose estati nel Regno Unito in vacanza studio. Mi sono sempre sentita a casa qua e in sintonia perfetta con la cultura. Quando i miei amici erano contenti di tornare in Italia io invece ero disperata. Un giorno, avevo 16 anni, passeggiavo sul lungo mare di Ryde, sull’isola di Wight, mi sono detta: “un giorno tornerò qui a vivere”. E così è stato! Il motivo che mi ha portata qua è stato il desiderio di imparare quanto più possibile di moda sostenibile, per cui Londra è riconosciuta come la capitale mondiale. Mi hanno offerto di entrare nel consiglio di amministrazione un’organizzazione no profit che opera nel campo della moda sostenibile, l’Ethical Fashion Forum. Questa organizzazione voleva mettere insieme vari esperti per creare un’agenzia di consulenza nel campo della moda sostenibile. Questa è stata l’opportunità per saltare in aereo ma, in realtà, avevo già deciso. In Italia avevo un lavoro, non stavo male, ma l’Italia mi stava stretta e decisi che il mio mondo sarebbe stato più grande.

Quali sono state le più grandi difficoltà che hai incontrato da quando ti sei trasferita?

In realtà, nessuna grande difficoltà visto che conoscevo già bene il paese. Certo, venire in vacanza è un conto, abitarci a tempo pieno è un altro. Di questo paese e degli inglesi amo tutto, qualità e difetti, è come se fossi in una fase di innamoramento perenne. I difetti li vedo ma li accetto. Forse la cosa alla quale mi resta difficile abituarmi è che hai sempre l’impressione di non conoscere a fondo gli inglesi, come se volessero sfuggire da un rapporto un po’ più profondo. Non capisco questo loro aspetto ma lo rispetto. In realtà la cosa che veramente non sopporto è il fatto che non sia consentito avere prese elettriche in bagno e che tutt’oggi ancora tengono i rubinetti dell’acqua fredda e calda separati nel lavandino. In realtà, ci sarebbe da dire molto su come costruiscono le case: sfido chiunque a trovare una presa elettrica in casa che sia installata dritta al muro!

Cosa consiglieresti a chi valuta di trasferirsi?

Consiglierei ai nuovi emigranti di arrivare qua e poi iniziare a cercare lavoro, molto più facile che dall’Italia. suggerirei inoltre di guardare oltre di Londra. Londra è magnifica ma si sta saturando. Ci sono altre città interessanti come Bristol, Birmingham, Brighton, Manchester. A meno che non si abbia un’esperienza importante in un campo o in un’azienda conosciuta, quando si arriva in Gran Bretagna può succedere che si debba ricominciare da capo o tornare un pochino indietro da un punto di vista di carriera. E’ un po’ il prezzo da pagare alcune volte ma paga se si ha pazienza, Bisogna un po’ mostrare loro di voler entrare nel loro sistema, qualificarsi presso le loro università ed istituzioni è molto apprezzato. In ogni caso, si cresce molto velocemente e, una volta entrato nel sistema, le opportunità di lavoro sono infinite.

Che cosa credi Londra serbi per te in futuro?

Londra per me è casa e sempre lo sarà, vorrei invecchiare in questo paese. Ho comprato casa, ho quindi una base fissa adesso. Lavoro nel marketing nel campo della moda, il mio lavoro mi porta a viaggiare molto, infatti al momento vivo durante la settimana ad Anversa, in Belgio, e torno a Londra nel weekend. So che dovunque sarò, tornerò sempre qua.

Quali sono gli angoli di Londra che ami di più?

Io amo south-west London, dove vivo, ma ci sono molte altre zone che raccomanderei. Chiltren Street, in Marylebone, è una delle mie preferite. C’è il Monocle cafe, un negozio di strumenti musicali bellissimi ed un negozio per intenditori di whisky. Adoro anche Bloombsbury in particolare Gordon Square Garden, dove Virginia Woolf ed il suo gruppo si ritrovavano regolarmente. Un’altra delle mie zone preferite è Piccadilly, dove si trova Saville Row, per la sartoria maschile ed il grande magazzino Fortnum & Mason, dove la vera borghesia londinese ancora oggi fa spesa. Per un drink vado a Kingly Court (Carnaby Street) o sulla cima della Heron Tower, per una pizza a Santa Maria (Ealing) o Masaniello (Twickenham).

English translation.

The Old Now is on a mission to collect the experiences and tips of Italian expats residing in London. Read their stories and discover the hidden gems of London, recommended by the locals!

The first Italian expat we interviewed was Simone Palermo, today we talked to Ilaria Pasquinelli.

Why did you move to London?

I always dreamed of living in Britain since I was in my teens. I spent many summer holidays in this country and I always felt at home here, in perfect harmony with the culture. When my friends were happy to return to Italy, I was desperate. One day, I was 16 and walking along the beach of Ryde, in the Isle of Wight and said to myself: “One day I will live here.” And so it happened! The reason that brought me here was the desire to learn as much as possible of sustainable fashion, for which London is the recognised world capital. I was offered to join the board of directors at a nonprofit organisation that operates in the field of sustainable fashion, the Ethical Fashion Forum. It represented my opportunity to jump on the plane but, in reality, I already had made up my mind. Although I had a job, I felt that Italy was suffocating me and decided that my world would be bigger.

What challenges did you face?
Actually, not many, as I already was familiar with the culture and the country. Sure, some adjusting was needed and transitioning from a vacationer to a resident was not smooth but I love this country, even its flaws. Everything bar one thing, how they build houses!

What would your advice be to someone looking to move to London?
I would recommend to not start looking for a job from Italy, but rather wait to be here instead. And to also look beyond London, which is overpopulated. There are many other great cities in the UK like Bristol, Birmingham and Manchester. Humility and the will to step back on the career ladder may also be necessary, as it is expected for any candidate to gain experience in the UK unless coming from a multinational background.

What do you think London holds for you in the future?
London it is now my home. I bought a house here and even though my work keeps me often away it’s London where I see myself grow old.

London’s hidden gems, can you share some with our readers?
I love southwest London, which is where I live, but there are many other areas which I would recommend. Chiltren Street, in Marylebone as well as Bloombsbury, especially Gordon Square Garden, where Virginia Woolf and her group would meet regularly. Another of my favorite areas is Piccadilly, with Saville Row the department store Fortnum & Mason. Kingly Court (Carnaby Street) or the top of the Heron Tower are my favourite spots for a drink whereas for a pizza I recommend Santa Maria (Ealing) or Masaniello (Twickenham).

Articolo scritto e redatto da Giorgia Martinucci | Tutti i diritti sono riservati

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