The Fall è un crime drama britannico, trasmesso per la prima volta sulla BBC Two a partire dal 13 maggio 2013.
Adesso questa bellissima serie tv è pronta a sbarcare anche in Italia, il 3 dicembre su Sky Atlantic che, dopo telefilm evento quali True Detective e House of Cards, si prepara a regalare ai suoi spettatori altri cinque episodi di grandissima televisione.
Etichettare questa serie tv definendola un semplice thriller nel quale si dà la caccia a un assassino è veramente riduttivo perché qui si gioca subito a carte scoperte: sappiamo già chi è il serial killer che commette omicidi di giovani donne e lo seguiamo passo passo in quella che potrebbe tranquillamente essere interpretata come una discesa personale e progressiva verso un’oscurità sempre più densa e avvolgente.
Protagonista è Paul Spector, interpretato da un Jamie Dornan impeccabile nel ruolo, marito, padre e psicologo di professione. Un uomo in apparenza normale, ed è questo elemento a rendere il tutto ancor più inquietante. Come può un uomo ordinario, padre di famiglia, coltivare dentro di sé una personalità così disturbata e commettere brutali omicidi?
L’uomo mostra una forte predilezione nella scelta delle sue vittime per ragazze more di indubbia bellezza. Ed è paradossale quindi vederlo sposato con una donna discretamente carina e bionda, a dimostrazione di come la sua sia una vera e propria doppia vita a tutti gli effetti.
A indagare su questi omicidi vi è la polizia di Belfast, a cui viene però in aiuto la meravigliosa detective sovrintendente Stella Gibson (Gillian Anderson). E’ una donna fredda, costantemente circondata da un alone di imprevedibilità e bellezza tale da lasciare chiunque ammaliato. Ma si tratta anche di una donna determinata, capace e autoritaria.
E’ davvero complesso definire la grandezza del personaggio di Stella, proprio perché a tratti risulta inafferrabile, quasi etereo. E proprio per questo ritengo che nessuno meglio di Gillian Anderson avrebbe potuto incarnare un personaggio del genere, che risulta perfetto all’interno di questa storia che indaga i lati più bui della vita umana.
Lo show ruota costantemente attorno a due poli, in continuo e crescente contrasto.
Spector incarna il male, l’oscurità presente nell’uomo, che in questo caso trova la sua più brutale via di sfogo nel togliere vite altrui.
Stella è invece la giustizia, e, per usare un gioco di parole, la luce o meglio, la lotta per riportare questa luce a predominare. Ma ragionare per coppie di opposti non è mai così facile, con tutte le sfumature intermedie che la vita si diverte a presentare. Ed ecco che, per quanto paradossale, a volte è più facile interpretare i pensieri di Paul rispetto a quelli di Stella.
Si tratta di due personaggi costruiti magistralmente, in netta opposizione tra loro. E’ un continuo rincorrersi reciproco, un inquietante moto perpetuo al quale Stella vorrebbe porre fine per risparmiare quante più vite possibile.
The Fall mostra uno scherma già visto molte volte, la caccia a un serial killer, ma lo fa giocando su un terreno molto diverso. Non punta a stupire, a lasciare lo spettatore con il sospetto. Qui è tutto chiaro, qui è tutto davanti agli occhi di chi guarda. Non si gioca sulla sorpresa, ma sull’indagine, non solo poliziesca ma anche, e soprattutto, introspettiva.
Potenzialmente conosciamo tutto, ma in realtà non sappiamo nulla. E’ un gioco di metafore, è un viaggio a senso unico.
Curiosità per gli intenditori: gli autori hanno voluto dare ai protagonisti (e non solo) cognomi in qualche modo legati all’ambito della musica. Spector e Gibson sono due note marche produttrici di chitarre.
Questo solo per voler dimostrare come neanche i più piccoli dettagli siano lasciati al caso.
Perché seguirlo: se vi piacciono le tematiche introspettive, le atmosfere cupe, e un ritmo lento ma assolutamente coinvolgente The Fall farà sicuramente per voi. E’ raro trovare serie tv così ben fatte e ancora una volta mi ritrovo inevitabilmente a ringraziare la televisione britannica che, meglio di chiunque altra, è in grado di mostrare realtà a noi lontane ma che potrebbero essere quanto mai vicine e disturbanti.
Insomma, non perdetevi questo gioiellino di soli cinque episodi e al suo termine sono sicura che vi ritroverete ad aspettare con incredibile ansia e curiosità la seconda stagione, che sta andando ora in onda in Regno Unito (e che sta regalando altri episodi degni dei più convinti applausi).
Articolo scritto e redatto da Elisa Saronni | Tutti i diritti sono a lei riservati