Le vacanze sono un momento per staccare la spina, per ritemprarsi dalle fatiche, specialmente mentali, dell’anno trascorso e concentrare nuove energie per affrontare i mesi futuri. Sono anche un momento di riflessione e di bilancio, avendo a disposizione il tempo per riesaminare quanto successo nei mesi precedenti. Potrei quindi raccontare le mie vacanze parlandovi dei luoghi visitati, ma preferisco condividere con voi alcuni pensieri, suddivisi in differenti post, che queste vacanze hanno suscitato in me e lo farò ripartendo tali pensieri per temi principali

 

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Il primo capitolo che vorrei affrontare è il mare. Io non sono nato al mare, nelle mie orecchie il suono delle onde non è legato alla fanciullezza, ma è arrivato più avanti, poco a poco, conquistando la mia attenzione in maniera lenta ed inesorabile fino a diventare adesso una parte integrante del mio essere. Ho scoperto il mare, il mare vero, ai tempi dell’università, per quanto coltivassi già un rapporto di rispetto nato in precedenza dai soggiorni invernali in terra ligure, in cui la possanza del mare in tempesta ha scavato un solco profondo nella mia memoria. Ma è stato proprio con le vacanze del periodo universitario che ho imparato ad approfondire la conoscenza col magnifico elemento liquido

 

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Da allora ho cercato di scendere sempre più in profondità, sia fisicamente praticando apnea e pesca subacquea, che metaforicamente cercando di conoscere il mezzo marino più dettagliatamente. Non è stato difatti un caso se abbia chiesto la tesi di laurea al mio professore di idraulica marittima. Il mare in sé è un’esperienza totalizzante, coinvolge tutti i sensi, per questo mi sono trovato disorientato quest’anno a Rodi quando ho scoperto che lì il mare non ha praticamente odore. Ci si avvicina a questo mare, a sprazzi anche davvero incantevole, ma senza percepirne il lato olfattivo. Per me che ho intessuto un legame fortemente sensoriale con la sconfinata distesa d’acqua ciò è scombussolante

 

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In compenso in Grecia, a Rodi, ma specialmente poi a Tilos, la luce gioca e scherza con la superficie del mare in maniera delicata ed affascinante donandole un’infinità di iridescenti sfumature che ti bloccano estasiato ad ammirarne i riflessi per ore. Ogni istante si genera un piccolo cambiamento, una variazione di tonalità, d’intensità che fa sembrare il panorama diverso dall’attimo precedente eppure uguale. Il mare non ha colore in sé, esso è un’immensa tela sulla quale una forza superiore dipinge quadri di struggente bellezza con le tonalità dell’azzurro, del verde, dell’argento e del rosso, che una volta completati svaniscono nel tempo di un battito di ciglia, subito sostituiti da tele simili ma differenti

 

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Il suono del mare è ora rombo assordante, ora sussurro lieve e soave. Può sfiorare il senso dell’udito con delicatezza estrema, quasi fosse timoroso di disturbare l’ascoltatore, oppure può  assalirlo con veemente violenza saturandolo completamente ed impedendo di pensare. Il mare ha mille voci per chi ha la pazienza di ascoltarlo, per chi non lo dà per scontato derubricandolo come impersonale ammasso di molecole di H2O, ma lo approccia come un vecchio saggio, pieno di storie da raccontare

 

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Ciò che più mi affascina del mare è la possibilità di immergermi al suo interno, di esplorare il mondo poliedrico che si intravede sotto la sua superficie. Entrare in sintonia con il suo rifluire, sentirsi una parte integrante dell’universo subacqueo, ospite in quell’immensità sconfinata, non oppresso dalla colonna d’acqua imponderabile che grava sopra la propria testa quanto invece sostenuto da quel liquido incredibile che ti fa sentire privo di peso e ti permette di librarti con grazia, come se stessi volando. Riuscire a farsi accettare dagli abitanti del mare che non sono più intimoriti dalla tua ingombrante e goffa presenza, bensì incuriositi da questo essere alieno è un’emozione intensa che mi lascia ogni volta senza parole

 

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Il mare è ormai una parte fondamentale della mia persona, non potrei più farne a meno

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Articolo scritto e redatto da Federico Malgarini | Tutti i diritti sono riservati

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