Ibiza, seconda meta degli anni ’80, l’isola è ormai meta da più di 20 anni di un turismo d’elite fatto di vip e feste nelle ville e da un pubblico di massa che ama far tardi nelle sue incredibili, già per il tempo, discoteche dove i migliori dj del globo si davano appuntamento.
Tre dj inglesi (Danny Rampling, Trevor Funk, Paul Oakenfold) organizzano nelle ville della campagna ibizenca feste che si protraggono per giorni e giorni tra vip ed entusiasti della loro musica.
Dopo una serata all’Amnesia e al Ku fanno amicizia con uno dei dj resident dell’isola: Alfredo, di origine argentina, che già propone un misto di tutta la musica del periodo (acid house, techno, new beat, pop/electro pop, hip hop).
Intanto un altro dj che diventera’ famosissimo, Jose Padilla, gira incessantemente i mercatini hippy e i negozi di dischi dell’epoca con le registrazioni dei dj set che propone al tramonto e all’alba al Cafe del Mar di San Antonio, seconda città per grandezza dell’isola e meta di invasioni degli inglesi per le vacanze.
È nato il Balearic sound di Ibiza, che esportato in Inghilterra darà vita alla Summer of love del 1988 e contribuirà a lanciare la nuova musica da discoteca a livello commerciale in tutte le sue derivazioni.
All’inizio essere Balearic voleva dire suonare diversi generi all’interno di una serata per tenere il pubblico sulla pista il più a lungo possibile.
A partire dalla metà degli anni ’90 con l’uscita delle prime compilation targate Cafe del Mar e Balearic Beats il genere verrà direttamente riferito a tutta quella musica con una battuta lenta dai 90 ai 115 bpm e comprende: chill out music, chill house (house con ritmo più rallentato della house normale), trip hop.
Questo tipo di musica nasce per rilassare i ravers dagli eccessi del ballo e dell’ecstasy nelle nottate lunghissime delle discoteche di Ibiza e avrà un grosso successo commerciale in Europa e nel mondo.
Il Balearic sound e’ ancora vivo e vibrante tra noi.
Di seguito 10 pezzi di riferimento sull’isola che ha contribuito a creare gli stilemi della dance, scelti con Frankie dei Waxkillers, che si esibirà all’Alcatraz di Milano sabato 18 Aprile proponendo una selection balearic-milanese fatta di hip hop, funk e un pizzico di deep house.
Articolo scritto e redatto da ANDREA FERRARI | Tutti i diritti sono riservati