Dopo la cena luculliana che ha avuto come protaginisti i grandi chef ed i grandi prodotti campani, il fitto programma di eventi del progetto “per tutti i gusti” ha visto un piccolo follow-up decisamente più contenuto nelle quantità e più intimo. Presso l’hotel Sheraton Diana Majestic si è difatti svolto un brunch incentrato sulla cucina campana, capitolo conclusivo del mese dedicato a questa affascinante regione
A tradurre in golose ricette la cultura culinaria campana ci aspettava lo chef Pasquale Palamaro, la cui sapienza ai fornelli avevamo già potuto apprezzare in occasione del precedente evento allo Sheraton Malpensa. Lo chef stellato del ristorante Indaco del resort Regina Isabella, che festeggiava anche il suo compleanno, ha approfittato dell’occasione più ristretta ed informale per raccontare i principi di base della sua cucina ischitana fatta di sostanza e creatività
Per introdurre il discorso e far toccare con mano, o meglio gustare con bocca, la propria cucina, lo chef ha proposto un piatto fatto di tradizione ed un tocco di innovazione: paccheri al pomodoro e calamaro su crema di patate. Un piatto gustoso che si mangia con molto piacere e che parla di mare e di terra, binomio tipico della bellissima isola di Ischia che vanta, ad esempio, la più alta concentrazione di cacciatori d’Italia, insieme ad una ricchezza e varietà di pesce pescato nelle acque che la circondano assolutamente unica
Lo chef Palamaro è un vulcano di idee sempre nuove e vincenti, come il piccolo orto sul retro del ristorante di cui una sezione è dedicata esclusivamente alla produzione di fiori di legumi (fiori di fave e di piselli) da utilizzare sui piatti. La ricerca di ingredienti nuovi cresciuti sulla terra ischitana ha portato Pasquale a sperimentare delle vere e proprie chicche culinarie come la pasta ottenuta dalla farina di ghiande raccolte direttamente sull’isola, ed a rammaricarsi perchè purtroppo in ottobre ad Ischia restano poche persone che passono gustare i funghi che vi crescono
Il solo sentire parlare della quiete che si respira mangiando un pasto leggero e gourmet presso il ristorante Sporting in cui l’unico suono è quello dei gabbiani fa astrarre dalla realtà e catapulta in un mondo di serenità lambito da un mare turchese o, appunto, indaco. Considerando che Ischia oltre ad essere un capolavoro della natura è anche una fucina inarrestabile di giovani promesse dell’alta cucina italiana non si può non mettere in agenda una tappa sull’isola appena possibile
Ad accompagnare il ricco brunch del sabato abbiamo ritrovato i vini che tanto erano stati apprezzati in occasione della cena presso lo Sheraton Malpensa. In particolare quelli di Feudi di San Gregorio e Marisa Cuomo. La prima delle due cantina ha proposto un’accoppiata vincente per inizio pasto: bollicine autoctone con il Dubl Falanghina metodo classico e freschezza e acidità con il Fiano Pietracalda. La seconda, invece, ha portato un bis di vini ottimi per continuare: il Fiorduva, un grandissimo trittico di uvaggi autoctoni di carattere e struttura ed il Furore, blend di Piedirosso ed Aglianico
Un saluto alla Campania che ci ha accompagnato nel mese di marzo, sperando che sia un arrivederci a molto presto
Articolo scritto e redatto da Federico Malgarini | Tutti i diritti sono riservati