Metti una sera a cena al ristorante Casanova del Westin Palace. Metti un gruppo non troppo allargato di produttori veneti, amici, conoscenti e blogger. Aggiungi infine uno chef stellato, anch’egli dal Veneto con furore ed avrai tutti gli ingredienti che sono andati a comporre la soirée di anteprima di “per tutti i gusti” dedicata alla regione della Serenissima
In questa occasione lo chef di casa Augusto Tombolato ha ospitato Renato Rizzardi, chef de La Locanda di Piero di Montecchio Precalcino, una colonna portante della ristorazione veneta di qualità. Il menu proposto da Renato si fonda esplicitamente sui grandi classici della cucina della sua regione, a partire dall’antipasto: un baccalà mantecato su crostone di polenta bianca. Un piatto semplice, preparato con ingredienti poveri, che per essere apprezzato al meglio deve essere cucinato in maniera impeccabile. Il primo colpo va a segno, il baccalà è mantecato in maniera perfetta e si scoglie in bocca lasciando dietro di sè una piacevole sensazione di morbidezza, giustamente contrastata dall’acidità del bianco di Custoza 2011 di Le Vigne di S. Pietro proposto in abbinamento
Anche il primo piatto del menu era un pilatro della tradizione culinaria veneta: risi e bisi. Riso, un ottimo carnaroli, molto al dente e piselli perfettamente amalgamati formano un piatto che, anche in questo caso, ha nella semplicità il proprio punto forte. Il vino proposto in accompagnamento, sempre della cantina Le Vigne di S. Pietro, era un Bardolino 2011. Ottenuto dagli stessi uvaggi che compongono l’Amarone, Corvina, Rondinella e Molinara, il Bardolino punta sulla freschezza più che sulla struttura, caratteristica che lo fa apprezzare maggiormente se servito piuttosto freddo
Il piatto principale è di grande sostanza: suprema d’anatra rosè su radicchio trevigiano stufato con riduzione di Valpolicella. Un piatto sontuoso, di vecchia scuola, con l’anatra lasciata piacevolmente rosata, cottura molto delicata da fare. Ottima la scelta del radicchio in abbinamento. Col vino ci si sposta a San Pietro in Cariano e si fa la conoscenza con una realtà storica della viticoltura della Valpolicella: l’azienda F.lli Tedeschi. Il Capitel Nicalò, Valpolicella Superiore ottenuto da uve appassite per circa un mese, è un vino di grande complessità aromatica che si apre liberamente in bocca, senza presentare chiusure o spigoli di sorta, terminando in maniera molto equilibrata
Per la chiusura della cena si devia leggermente dal tracciato, lasciando la strada della verace tradizione per imboccare quella della sfacciata golosità. Il tortino al cioccolato fondente profumato alla grappa di moscato con glassa al cacao è infatti un concentrato di goduriosa dolcezza, che cucchiaio dopo cucchiaio sollecita sensualmente le papille gustative dei commensali, mai paghe di tale squisitezza. Un ottimo Recioto della Valpolicella 2006, sempre dell’azienda F.lli Tedeschi sigilla in bellezza la serata
Una serata rilassata ed informale, disimpegnata, di quelle a cui fa proprio piacere partecipare
Articolo scritto e redatto da Federico Malgarini | Tutti i diritti sono riservati