Venezia sa sempre come conquistare il cuore e farti innamorare non solo dell’atmosfera, ma anche della città stessa. Possiede una magia che non si stacca mai dalle sue calli e riesce a sorprenderti anche se la conosci come le tue tasche. All’idea di passarci il weekend ero entusiasta, scoperta poi la compagnia con la quale avrei condiviso quest’esperienza non potevo di certo tirarmi indietro e dire di no ad una delle due giorni più piacevoli che abbia vissuto recentemente
Facciamo un passo indietro. Tutto ha inizio un venerdì, con un appuntamento su un treno che da Milano ci avrebbe condotti fino a Venezia Santa Lucia. In compagnia di Raffaella, Claudia, Stefano, Paola e Laura sono così partita alla volta della laguna, dove siamo arrivati nel bel mezzo del pomeriggio e, ad accoglierci, oltre alla città, c’erano una luce ed un sole favoloso
Inforcato un taxi (galleggiante ovviamente) ci siamo così diretti verso quella parte di Venezia che rimane sempre un pochino più sconosciuta: la Giudecca. Ad attenderci il meraviglioso Hilton Molino Stucky e la sua imponente struttura costituita da ben 13 edifici che armoniosamente vanno a costituire un unico enorme corpo all’interno del quale le sorprese si susseguono senza fine
L’Hotel Hilton Molino Stucky è un moderno capolavoro veneziano che nasce da quello che è stato un attivissimo Mulino che, nel corso degli anni, è stato perfettamente restaurato ed ora è sede di un hotel unico nel suo generein grado di offrire una diversa prospettiva sulla città. A pochissimi minuti in taxi dal cuore della città, offre infatti una vista mozzafiato che lascia così osservare e scoprire, dall’altro lato del canale, una Venezia inedita. Questo complesso monumentale si trova infatti sull’isola della Giudecca, che ha conosciuto nell’arco della storia diversi nomi passando da “Spina Longa” per la forma di pesce allungata, fino a “L’isola delle forche” per il vento di tramontana che la sferza quasi quotidianamente.
L’Hilton Molino Stucky è oggi uno degli esempi più significativi di architettura industriale. Fu eretto a cavallo tra Ottocento e Novecento ed annoverato fra uno dei più bei mulini italiani. Grazie alla felice intuizione dell’imprenditore veneziano Giovanni Stucky che capì come l’accesso via mare fosse un fattore chiave per un’attività di tipo industriale, l’isola della Giudecca fu scelta come sede per il nuovo complesso produttivo. Nel 1895, Stucky incaricò l’architetto tedesco Ernst Wullekopf di trasformare ed ingrandire la costruzione e lui incorporò la struttura originale nel nuovo complesso e l’anno successivo, ad opera finita, il Molino si presentava ancora più ricco grazie all’aggiunta della torre, del deposito di farina e dell’elegante facciata neo-gotica. Da quel momento in poi lo stabile sperimentò numerosi ampliamenti, per aumentare la capacità produttiva. In pochi anni, con la costruzione di un pastificio e del silos, il complesso arrivò a ricoprire un’area di oltre 30.000 m² nella quale si producevano circa 50 tonnellate di farina al giorno. L’attività era intensa e fiorente soprattutto grazie alla tecnologia d’avanguardia di cui il Molino disponeva che, sfruttando un meccanismo fisico di caduta dall’alto, permetteva di trasferire il grano dalle navi direttamente al processo interno di macinazione. Basti pensare che, nel periodo di massimo splendore, in esso erano occupati 1500 operai, con turni che si avvicendavano ininterrottamente 24 ore su 24, portando quindi un grosso contributo economico alla città
Purtroppo però, con i due conflitti mondiali, l’incalzare della concorrenza dalla terraferma e la morte di Giovanni Stucky, il Molino entrò in una fase di lenta crisi che portò nel 1955 alla cessazione dell’attività e alla chiusura di un capitolo di successi economici che lo avevano sino ad ora contraddistinto. Nel 1988 il ministero per i beni culturali decise di apporre il vincolo su tutta la struttura e stabilì nel 2002 la sua trasformazione in un complesso alberghiero, culturale e residenziale. Il mantenimento del nome e dell’architettura, nonostante l’incendio del 2003, e l’accurato studio filologico della struttura industriale sono stati fattori determinanti nel progetto di ristrutturazione che, oggi, vede il mantenimento vivo del ricordo storico delle origini del Molino Stucky Venice e la propria integrità architettonica, tenendo fede alla volontà di Giovanni Stucky di “instaurare un rapporto duraturo con la città”
Dopo aver curiosato in lungo ed in largo, soprattutto nel perimetro della struttura e negli spazi interni, abbiamo scoperto una piazza, interna all’hotel, denominata Piazzetta Nutella dove un enorme barattolo della crema spalmabile più famosa al mondo fa la sua comparsa, riempiendo la scena. Inutile dire che le prelibatezze che si possono degustare contengono tutte, o quasi, questo prezioso ingrediente come base o guarnizione delle stesse. Quest’idea nasce per stupire i clienti dell’albergo con un punto di ristoro decisamente diverso dal solito, che ha la capacità di intrigare grandi e piccini con le golosità che propone (ndr. la Piazzetta Nutella viene aperta stagionalmente da maggio a settembre con un orario che oscilla dalle 16 alle 22.30)
Proseguendo poi nel tour che abbiamo avuto modo di vivere a Hilton Molino Stucky Venice, ci siamo subito resi conto di quante possibilità vengano offerte al cliente in fatto di ristorazione, intrattenimento e servizio. La struttura offre infatti sei bar e ristoranti che propongono menu enogastronomici per palati esigenti e raffinati, una piscina all’ultimo piano della struttura aperta dalle 8 alle 20 nei mesi di maggio, giugno e settembre e fino alle 21 durante i mesi estivi di luglio ed agosto. Un centro benessere dotato di palestra aperta 24 ore su 24 che offre con i suoi 600 m² servizi quali sauna, bagno turco, vasche idromassaggio ed una zona relax con cinque cabine individuali per trattamenti di bellezza e massaggi. Ma non finisce qui: vi è un’intera ala dedicata solo ed unicamente ai congressi con un salone delle dimensioni di quasi 1’000 m² senza colonne che ne interrompano la prospettiva che può ospitare fino a 1’000 partecipanti con disposizione a platea, al quale si aggiungono 14 sale riunioni, un business centre ed un’executive boardroom attrezzate con tutti i più moderni equipaggiamenti adatti per riunioni fino a 70 partecipanti.
Se pensate che ancora questo non sia abbastanza, allora preparatevi alla vera anima di questo albergo: le camere. Con una doppia disposizione ed un completo affaccio sul canale e sul mare circostante, la struttura offre sistemazioni di altissimo livello fra le quali il cliente può scegliere secondo le proprie esigenze ed i propri desideri. Per chi poi non vuole proprio assolutamente rinunciare a sognare, Hilton Molino Stucky propone le suites, all’interno delle quale lasciarsi coccolare da servizi esclusivi ed una vista a 360 gradi su Venezia e la laguna circostante.
Fiore all’occhiello dell’albergo non si può poi non parlare della Suite Presidenziale, che con i suoi trecento m² disposti su due piani è senza dubbio la più ampia e lussuosa suite di tutta Venezia. È un luogo esclusivo dove regnano lusso, relax e comfort, elegantemente arredata con preziose stoffe e tendaggi, pannelli in legno di ciliegio, candelabri in vetro di Murano e decorazioni uniche che rendono una rara opera d’arte le 44 finestre ogive dalle quali si può ammirare la città. Si trova sulla cima della torre, ad un’altezza di 35 metri, la Presidential Suite è la più alta di tutta la città e gode dell’accesso esclusivo alla terrazza in stile neogotico.
Oggi l’isola della Giudecca è parte integrante della vita veneziana ed un elemento cruciale per l’ecosistema lagunare. Quest’isola arrivò ad ospitare fino a sette monasteri che spesso offrivano rifugio agli esuli e perseguitati, fra i quali anche Michelangelo Buonarroti, bandito da Firenze nel 1529. Nei secoli successivi, fu sede di diverse accademie filosofiche e letterarie e, nel corso del tempo, di luoghi di incontro in cui convenivano artisti provenienti da tutto il Mondo. Nel corso del Settecento ed Ottocento, l’isola della Giudecca divenne un luogo di villeggiatura della nobiltà veneziana, che vi fece costruire sontuosi palazzi con grandi giardini e orti, alcuni dei quali ancora esistenti. I Patrizi presenti sull’isola ricevevano personalità ed autorità di alto grado rendendola così un rinomato il prestigioso punto focale della raffinata ed animata vita mondana. A testimoniare la grandiosità della storia dell’isola rimane l’imponente Chiesa del Redentore, progettata dal palladio in stile classico e costruita fra il 1577 e il 1592 in segno di ringraziamento per la fine della terribile pestilenza del 1576 che causò la morte di un terzo della popolazione cittadina.
È quindi in una cornice assolutamente attuale che Hilton Molino Stucky prende forma ed è oggi una realtà attenta al cliente ed innovativa, aperta non solo a chi decide di soggiornare in questo albergo, ma anche a Veneziani e turisti che vogliono vivere e scoprire questo lato di Venezia, così sconosciuto ai più
L’hotel infatti mette a disposizione anche di chi non soggiorna presso la struttura, servizi quali il centro benessere e fitness, il giardino interno per ricevimenti e festeggiamenti, nonché i sei bar e ristoranti che compongono questa realtà. Ristorante assolutamente da non perdere è il Bacaromi, che viene definita una Venetian Cicchetteria, ovvero un bacaro contemporaneo dove, in un’atmosfera assolutamente accogliente, si possono assaporare i tipici “Cicchetti” che rendono omaggio all’autentica cucina tradizionale con una splendida vista sull’animato canale della Giudecca. Questo ristorante nasce dalla volontà di riproporre piatti della tradizione in un’atmosfera vintage tipica di questi luoghi, dove far sentire a casa l’ospite che si avvicina alle specialità proposte. Fra i piatti consigliati dallo chef stesso compaiono Ea “pasta e fasioi” del Bacaro (la pasta e fagioli del Bacaro), Risoto mantec’ ae secoe (il risotto mantecato con secole), Pastisada de carne co verdure miste (la Pastisada di carne con verdure miste), Fegato aea venexiana (il fegato alla veneziana) ed El zesto de fritura de pesse misto co verdure e patate crocanti (il cesto di frittura di pesce misto con fantasia di verdure e patate croccanti)
Vi ho raccontato quasi tutto, quasi volutamente. Mi piaceva l’idea di lasciarvi qualcosa da scoprire da soli. La piscina per esempio. La cucina dei 6 bar e ristoranti per esempio. Le camere per esempio. L’Hilton Molino Stucky è tutto da scoprire, come Venezia d’altronde. A voi la scelta di un weekend da regalarvi per curiosare la Giudecca e questo lato della città così incantevole