Mentre ormai l’influsso benefico delle vacanze estive giunge al termine ecco l’ultimo post dedicato ad esse. La pelle ormai ha perso quel colore dorato costatoci tanto sudore sotto alla canicola per riassumere una più consona tonalità rosata prima di virare definitivamente sul grigetto sbiadito che magari va molto di moda nella ristrutturazione delle case ma mette anche tanta tristezza quando compare sulla cute. E prima che insieme alla pelle sbiadisca anche il ricordo di queste vacanze, tenuto vivido dalle fotografie che ci aiuteranno a ricordare, voglio chiudere il filone di brevi articoli parlando di terra

 

261

 

Terra con la t minuscola, quella che puoi prendere in mano, odorare, tastare, di cui puoi saggiare la consistenza. La terra dalle mille sfumature che può essere candida di gesso e calcare, abbacinante nella luce diurna, gialla ocra di argille e limi, profumati, polverosi, vivi, oppure rosso sangue di ferro, terra rossa che come arterie di un corpo pulsante di vita le quali si dipanano lungo la superficie del nostro pianeta convogliandone la linfa vitale. E può essere anche nera la terra. Terra vulcanica nata nella violenza di una delle manifestazioni più rabbiose e seducenti della potenza generatrice di Gaia, tanto scura quanto fertile

 

272

 

337

 

Terra che si innalza verso il cielo, ne buca i primi veli salendo sempre più in alto, quasi sprezzante della forza di gravità, quasi desiderosa di innalzarsi dalla sua condizione terrena per andare a cercare qualcosa di divino, trascendendo la sua natura. Terra che si inabissa nel mare per andarne a sondare le profondità, disegnarne i  recessi, accogliervi la vita. Terra rugosa di colline che sembra la pelle di un’anziana signora cotta dal sole e terra piatta di pianure che ricorda invece la morbida  epidermide di un fanciullo che si affacci alla vita

 

293

 

365

 

Ma terra è anche tutto ciò che su di essa nasce e cresce e da essa trae nutrimento. Le piante sono gli esseri più legati alla terra. Nella terra affondano le radici che le sostengono e le sostentano e quando giunge il termine del loro ciclo tornano nella terra ad arricchirne il suolo per essere nutrimento dei loro simili che verranno in seguito. E delle piante che dalla terra suggono linfa vivificante si cibano gli animali che sulla terra camminano, corrono oppure sfiorano con le loro ali. L’esistenza della vita sul nostro pianeta è possibile grazie alla fertilità della terra che permette di sostenere l’intera biosfera, troppo spesso ciò viene dimenticato con l’effetto ultimo di inaridire sempre più ampi territori, rendendoli inadatti allo sviluppo della vita

 

225

 

280

 

271

 

Sulla terra l’uomo ha sempre contato per il proprio mantenimento. Prima come cacciatore / raccoglitore e poi come allevatore / coltivatore, la differenza fra questi due stadi essendo l’imposizione della propria volontà sull’ordine naturale. Sovversione che la terra ha sempre assecondato tranquillamente, quasi con gioia regalando rigogliosità alle messi che l’uomo vi ha piantato e pascendo le bestie che su di essa sono state fatte pascolare. Tanto che oggi qualcuno pretende di approfittarne dimenticando l’importanza dei cicli di riposo della terra ed estorcendone il massimo rendimento nel minimo tempo possibile con una visione talmente miope che nessun ottico potrebbe mai porvi rimedio

 

035

 

204

 

Terra che si è fatta camminare da generazioni di genti, sempre umile, sempre dignitosa a volte furiosa, comunque madre

 Il Fede

   257

Articolo scritto e redatto da Federico Malgarini | Tutti i diritti sono riservati

A proposito dell'autore

Chi ha detto che stare dietro le quinte sia noioso? Redazione è un piccolo mondo di penne e menti attive che coordinano, insieme a Laura, la programmazione per theoldnow.it Instancabili e sempre ricchi di spunti noi di Redazione ci occupiamo di comunicati stampa, flash news, aggiornamenti e coordinamento degli autori! Vi sembra poco?

Post correlati