Le bollicine hanno da sempre solleticato la fantasia degli enoappassionati di tutto il mondo, e di quelli del bel paese in maniera particolare. Sarà per la frizzantezza spumeggiante naturalmente insita negli spumanti e negli champagne, sarà la varietà dell’offerta a disposizione, che passa da bollicine di altissima caratura (e prezzo quasi irraggiungibile) ad altre più semplici e dirette (e più alla portata di tutte le tasche), o sarà che per celebrare le grandi occasioni, qualsiasi esse siano, il nostro immaginario corre in maniera autonoma alle bollicine, comunque sia il loro successo pare inarrestabile. Le bollicine prodotte seguendo il Metodo Classico,  poi, hanno un fascino tutto particolare, fatto di maggiore complessità e lunghezza, profumi più decisi e persistenti, ed un’auraquasi mistica che ammanta tutte le fasi della loro produzione

 

 

Proprio per celebrare e valorizzare la produzione di vini spumanti nasce l’evento Bollicine Mon Amour che si terrà il prossimo fine settimana, 17 e 18 novembre, all’interno della suggestiva cornice della reggia di Colorno. Un palazzo, sontuoso, carico di storia e di tradizioni che, per un fine settimana, mette a disposizione le proprie sale per accogliere 50 produttori di spicco nel panorama spumantistico. La suddivisione è paritetica fra produttori nostrani e d’oltralpe, i grandi maestri francesi, consentendo quindi al visitatore un confronto diretto fra l’interpretazione del fare bollicine in Italia ed in Francia. Campioni di casa saranno alcuni dei rappresentanti più blasonati delle zone spumantistiche maggiormente rinomate: Franciacorta, Oltrepo, Trento e  Alta Langa, con qualche interessantissima deviazione fuori tracciato. A rappresentare i colori dei cugini français ci penseranno 12 maison della Champagne e circa altrettanti  produttori di Crémant da tutta la nazione

 

 

Un percorso molto interessante alla scoperta di alcune delle etichette più evocative quando si parla di bollicine, che per antonomasia non possono che essere francesi ed italiane, passeggiando fra le sale di un palazzo da favola. Palazzo che, a differenza di tante altre dimore storiche, è ancora vissuto, essendo la sede della scuola di alta cucina italiana ALMA, guidata da Gualtiero Marchesi. Un viaggio in mezzo alle bollicine che farà sicuramente nascere qualche nuovo appassionato

 

 

L’evento si annuncia molto interessante, sarà meglio farci un salto!

photo courtesy of www.bollicinemonamour.it/

Articolo scritto e redatto da Federico Malgarini | Tutti i diritti sono riservati

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