Nessun dorma questa notte nella terra dei cavoletti. Un bicchiere di acqua, uno di latte, una carota, uno zuccherino e qualche speculoos sono già pronti vicino alla porta d’ingresso. Ora manca solo lui, Saint Nicolas

Come spiegare Saint Nicolas ai non-beneluxesi? A me l’hanno spiegato così (non è vero, questa spiegazione è il frutto di un’accurata analisi personale): è la versione religiosa e moralista della Befana. Il Babbo Natale in versione Al Calar delle Tenebre (pessimo film, tra l’altro). Se in Italia il worst case scenario è un carico di carbone (utile peraltro in tempo di crisi), i bambini cattivi del Benelux rischiano grosso: l’abduzione ed il soggiorno a tempo indeterminato agli inferi. Non lasciatevi ingannare dalla sua aria da caro vecchietto sorridente a cavallo, perché il signor Saint Nicolas si fa aiutare nell’ingrato compito di punire i bimbi cattivi dal suo servitore nero (già), il Père Fouettard, provvisto di un grande sacco che altro non è che un biglietto solo andata per l’oblio

Detto questo, apparentemente la gioventù belga si vuole pia e beneducata (falsi, io li vedo i bambini belgi che si rotolano nel fango, o che passano la lingua sull’intera estensione dello scorrimano delle scale mobili –perché, poi), e crede di non aver niente da temere. Già dai primi di novembre si addentano Saint Nicolas di speculoos, asinelli di marzapane e Pères Fouettards di cioccolata (ma dai).

E quando le luci di Natale si accendono, le vetrine delle cioccolaterie (si, lo so, a Parigi la referenza è Haussman o LaFayette…ad ognuno il suo!) ci appaiono in tutta la loro folgorante opulenza. Le mie preferite sono quelle di Corné Porte Royale a Galerie de la Reine, dove tra Babbi Natale ciccioni, orsi polari che giocano a hockey ed altre amenità si trova proprio un Saint Nicolas che ci sorride sornione

 

Un glühwein al marché de nöel di Place Saint Kathrine, qualche croustillon, un boudin, una mela caramellata, il weekend che precede Saint Nicolas scorre veloce, all’insegna dello shopping pre-natalizio. Saint Nicolas non è solo speculoos, cioccolata, marzapane e mandarini (ve la immaginate la Befana che vi porta un mandarino?), e se tra le richieste speciali dei piccoli belgi c’è il cofanetto con le riedizioni degli album di Tintin (ma anche tra quelle dei grandi, il mio ragazzo fissa questo cofanetto con occhi lussuriosi da mesi ormai), anche i grandi hanno diritto a qualche plaisir pre-natalizio

Perché Saint Nicolas è diventato un po’ questo: il banco di prova per i regali di Natale. E quest’anno le tendenze che si delineano sono all’insegna del risparmio, e trovano la loro espressione nella piccola tecnologia, nel design vintage o nella particolarità di un indumento

I quotidiani gratuiti come il Metro pubblicano liste chilometriche di vintage shops o di seconda mano veri e propri (ma voi conoscete già i segreti dei migliori negozi vintage della capitale, perché li avete letti qui). Bijoux, ma anche accessori come occhiali da sole, cappelli, borse vanno per la maggiore (complice l’avversione di molti verso un capo già portato da altri). Ma anche vasi (!), lampade, porcellane dal sapore di nonna, e libri, che trasformano la caccia al regalo in una vera caccia al tesoro nei mercatini dell’usato. Il più grande e famoso di Bruxelles è quello di Place du Jeu de Balle, che potete vedere anche nelle scene iniziali del film di Tintin

In quanto a regali high-tech e low-cost, spopolano gli accessori per il cellulare. Ma non si regaleranno solo cover iper-personalizzate per iPhone, quest’anno si registra il gran ritorno del Game Boy di prima generazione (quello del 1990 per intendersi) e del Commodore 64. Console vintage per schermi attuali

Per alcuni appassionati di moda, il nome per questa Saint Nicolas è Le Fabuleux Marcel de Bruxelles. Marcel, in francese belga, non designa nient’altro che una volgarissima canottiera. Resa di culto da questo brand che sta facendo furore  tra Parigi, Anversa, Bruxelles e Amsterdam. Per altri appassionati di moda, è al nuovissimo Urban Outfitters di Bruxelles (il secondo in Belgio, dopo quello di Anversa) che si concentrerà lo shopping modaiolo. Per altri ancora è giunto il momento di scoprire Calzedonia, appena approdato con uno store a Bruxelles ed uno a Liegi

Ma io sospetto che saranno molti, davvero molti, quelli che quest’anno si dedicheranno (con scarsi risultati) all’handmade risparmiatore per questa festa di Saint Nicolas. Dopotutto l’apertura di Abercrombie & Fitch a Bruxelles è tra soli 3 giorni…

 Articolo scritto e redatto da Giulia Vettore che ad oggi non fa più parte del team autori di theoldnow.it

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