Anche a Novembre, puntuale come sempre, giunge l’ora dell’attesissimo Evento Pastifero organizzato e magistralmente diretto da Carlo Vischi al ristorante Filini del Radisson Blu. Questo mese ospite d’onore è il pastificio Gentile, massima espressione dell’antica e preziosa arte tipicamente gragnanese, la cui storia parte alla fine del 1800. Caratteristica distintiva del gustoso prodotto in questione è il metodo di essicazione “Cirillo” che prevede una lunga permanenza a temperature relativamente basse in modo da lasciare il più possibile inalterata la fragranza, la freschezza e la consistenza della pasta. A rappresentare il pastificio c’è Alberto Zampino, il più giovane esponente dell’attuale proprietà dell’azienda che con le sue parole non tarda a trasmettere la passione spontanea che nutre per il proprio prodotto, mentre a deliziare i nostri palati esaltando le qualità della pasta si cimenta Mirko Balzano, giovane ed eclettico chef del ristorante Villa Assunta di Mirabella

Ad aprire le danze ci pensa il resident chef Dario Abbate che mette nel piatto un perfetto connubio siculo campano con i suoi rigatoni con broccoli arriminati alla palermitana. Profumi e sapori portano la mente lontano, verso piacevoli reminiscenze di vacanze siciliane piene di leccornie di tal fatta, mentre sotto i denti la consistenza importante della pasta ed il suo gusto deciso non lasciano dubbi sulla sua provenienza. Per chi, come me, è un amante della pasta al dente, ma nel vero senso della parola, questo piatto è un grande piacere

Il secondo piatto di Dario Abbate, che conferma ancora il profondo vincolo sentimentale che lo lega alla sua terra, sono i pennoni con calamari scottati e pesto alla trapanese, perfetta combinazione in cui il prezzemolo del pesto tipico della Sicilia occidentale si sposa con i morbidi calamari per donare un piccolo assaggio di mare a chi, suo malgrado, è costretto a starne lontano

A questo punto entra in scena l’estrosa cucina dello chef ospite, Mirko Balzano, con un piatto interessante, stuzzicante, diverso: paccheri ripieni di rape, patate e baccalà con fonduta di provola affumicata al sentore di mandarino. Il baccalà è molto morbido e si posiziona come controaltare rispetto ai paccheri che, come è giusto che sia, hanno una consistenza più marcata. Il profumo di mandarino è coraggioso, rinfrescante e molto ben azzeccato, non copre gli altri aromi e conferisce al tutto quel tocco in più, una sorta di firma dell’artista che marchia in maniera indelebile, anche cromaticamente, il piatto

Il dolce è di sicuro il piatto più sorprendente della serata. Non è facile declinare in versione dessert una pasta di tale caratura, ma Mirko Balzano fa un lavoro egregio con questa mezza candela con ricotta, pomodoro, basilico e fiocchi di sale. Un inno di Mameli tricolore in cui ti immagineresti che il compito di trasmettere il dolce sia cortesemente affidato alla ricotta, ed invece vieni spiazzato da un pomodoro sucré che non ti aspetti. Ottima composizione. Viva l’Italia!

 

Riassumendo: una piacevolissima serata, un gustoso viaggio alla scoperta dell’oro di Graganano, delle sue forme e delle sue origini, della sua storia e della sua attualità

 

Articolo scritto e redatto da Federico Malgarini | Tutti i diritti sono riservati

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