L’evento più fervente dell’anno sta arrivando a Reggio Emilia, dove le ragazze dell’associazione culturale La Papilla Brilla sono pronte ad accogliere panificatori, birrai, amanti del kombucha e di qualsiasi altro prodotto fermentato. Arriva Food Immersion, festival di cucina creativa giunto ormai alla sua quarta edizione, il cui tema si fa voce portante dell’ondata di novità e trasformazione del mondo enogastronomico, di nuovi gusti e cibi: il fermento, concetto che parte dalle nostre cucine, dalla nostra tradizione per trascinarle con sé in un processo di innovazione e di costante cambiamento. Il fermento è qualcosa che viene dal basso, dalla terra, ed è produttivo, florido e fa nascere le cose. Per quanto riguarda il cibo nello specifico c’è un movimento centripeto verso il prendersi cura di sé stessi, una tendenza verso una maggiore consapevolezza del cibo che si mangia e che sempre di più deve fare bene. Fu proprio il fermento culturale del mondo enogastronomico a dare alla luce Food Immersion nell’estate del2012, quando sei amiche decisero di ideare un format che consentisse loro di divertirsi in nome del cibo,raccontando quello che succedeva nel settore food,senza cadere nei cliché o in falsi stereotipi. FoodImmersion, infatti, è un festival frequentato da giovani e famiglie, gourmet e buone forchette ispirato alla cucina pop.La fermentazione, leit motiv del programma di Food Immersion, è stata scelta come concetto chiave del festival perché esprime perfettamente lo spirito di trasformazione che permea il mondo del cibo, e soprattutto perché costituisce un processo caro alla cucina – italiana e internazionale – relativo sia alla produzione che alla trasformazione delle materie prime.

Dal 2 al 4 di Ottobre, presso la suggestiva location dei Chiostri di San Pietro, si susseguiranno incontri, workshop, degustazioni, corsi di cucina, ma anche dj set, street food e mercatini dell’handmade. Un ricco programma con più di 40 appuntamenti per ogni età e per ogni gusto che non attende altro che coinvolgere il pubblico.
Non siete ancora convinti? Ecco 5 motivi per non perdere la Food immersion:

 

 

1. I workshop sulla fermentazione e i cibi del Sol Levante a cura del Genuine Education Network

La fiorente start-up nata in Italia che ha come obiettivo l’educazione al cibo genuino proporrà numerosi workshop sui prodotti fermentati della tradizione, dal sake al miso, alla zuppa dashi. I ragazzi del GEN vi condurranno alla scoperta dell’autenticità gastronomica giapponese, andando oltre i prodotti noti (e a volte, stereotipati) in Occidente: ad esempio, sapevate che esistono ben 7 tipi di miso? E che le alghe possono essere utilizzate in cucina in mille e più modi? Un viaggio imperdibile alla scoperta di una cultura culinaria e gastronomica che ha fatto dei fermentati una vera e propria religione.

 

2. Il Dj set di Boosta

Direttamente dai Subsonica, Davide Dileo aka Boosta animerà i chiostri con remix e sonorità elettroniche a partire dalle 22 della sera di Sabato 3 Ottobre. Il suo universo musicale è sempre stato costellato da numerosi progetti, forte della collaborazione con numerosi artisti italiani e internazionali.Food Immersion è fermento a tutto tondo, e non poteva che essere Boosta a contribuire all’agitazione innovativa in campo musicale. Lasciatevi travolgere dal dj set e approfittatene per smaltire gli assaggini di troppo.

 

3. Le Gioie Lillipuziane al mercatino dell’handmade

Per le intere giornate di sabato e domenica, i chiostri di San Pietro saranno invasi dai banchetti colorati e dalle menti creative dei nuovi guru dell’handmade. Illustratori, magliaie, sarti o semplicemente artigiani dalle mani d’oro: difficile resistere all’acquisto di pezzi unici e creati con amore. Come le Gioie Lillipuziane di Sara, gioielli in fimo che prendono forma di graziose alzatine colme di biscotti, teiere e caffettiere o anche tortellini in brodo. La mecca delle foodie più accanite che desiderano sfoggiare al dito e al collo la loro passione più grande. Mariti e fidanzati, è l’occasione giusta per fare un regalo indimenticabile. Altrimenti, sequestrate i portafogli alle morose!

 

4. La degustazione di birra con Mirco Marconi
Un viaggio attraverso le diverse fermentazioni, gli aromi del luppolo e le varie gradazioni, dall’oro al caramello: Mirco Marconi è la guida ideale per immergersi al meglio nel mondo frizzante della birra. Autore di “Il libro della birra” e “La birra, fare e gustare” e direttore del master di primo livello in High Quality Products presso l’Università di Scienze Gastronomiche dell’Università di Pollenzo, il professor Marconi riuscirà a guidare tutti i nasi e i palati -anche quelli più difficili- attraverso le molteplici esperienze gustative e olfattive che solo la birra può donare, grazie alla sua profonda cultura e la sua dilagante ironia. Amanti e simpatizzanti della birra, ecco il vostro save the date: il 3 Ottobre, dalle 18 alle 19.

 

5. Il pane di Stria
Stria è il nuovo panificio biologico a pasta madre di Reggio Emilia. Grani antichi, farine macinate a pietra, materie prime biologiche: questa la filosofia alla base del nuovo progetto di Riccardo Astolfi, Disanapianta e NaturaSì. E’ una storia che nasce da una grande passione, diventato poi grande sogno, diventato poi grande progetto. A Food Immersion prepareranno panini vegetariani, bruschette e focacce, e per gli hipster della pasta madre di cui Riccardo è degno re, un workshop imperdibile intitolato “Essere acidi fa bene” -4 Ottobre, su prenotazione.

 

 

Per maggiori informazioni: http://www.foodimmersionfestival.it/

Articolo scritto e redatto da Francesca Mastrovito | Tutti i diritti sono a lei riservati

A proposito dell'autore

Chi ha detto che stare dietro le quinte sia noioso? Redazione è un piccolo mondo di penne e menti attive che coordinano, insieme a Laura, la programmazione per theoldnow.it Instancabili e sempre ricchi di spunti noi di Redazione ci occupiamo di comunicati stampa, flash news, aggiornamenti e coordinamento degli autori! Vi sembra poco?

Post correlati