L’avevamo vista durante il salone internazionale dell’auto di Ginevra e l’avevamo successivamente accarezzata durante il “Fuorisalone”, in occasione della Fiera del Mobile di Milano, dove un primo modello era esposto come un’opera d’arte all’interno di uno dei padiglioni ed ora, dopo aver atteso molti mesi, abbiamo avuto l’opportunità di provarla in Francia, a Nantes, lungo le strade della Bretagna

La protagonista è lei: la nuova Renault Twingo. Un nome che tutti noi conosciamo e che a molti rievoca ricordi di gioventù.

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La primissima versione della  “la Ranocchia” di Billancourt – così è stata soprannominata informalmente moltissimi anni fa – viene presentata nel 1993 dopo anni nei quali la casa francese ha vissuto importanti ristrettezze economiche. Il nuovo management di recente insediamento decide allora di rilanciare l’azienda con idee innovative e cambi radicali e viene quindi dato il mandato di costruire un’auto economica ma spaziosa in grado di rompere le regole del mercato.

Gli ingegneri usano quindi quello che hanno a disposizione e riutilizzano i pezzi della collaudata Clio. Il risultato è una monovolume compatta con le dimensioni di una utilitaria. Una vettura allegra e inusuale che prende il nome da tre generi musicali, “Twist”, “Swing” e “Tango”, dal quale risulta il nome “Twingo”.

Il successo è immediato e Twingo, da allora, ha venduto tanto, ha fatto la storia e ha rilanciato le sorti di un’azienda che ai tempi versava in forte crisi finanziaria.

Il modello di oggi eredita il nome e lo spirito gioioso della versione storica ma non si tratta più di un’auto costruita con budget ridotti, così come avvenne a suo tempo. Gli investimenti in questo caso sono ingenti e le innovazioni tecnologiche introdotte dalla francese, sono notevoli.

Da una prova su strada, la guida della nuova Renault Twingo – presente sul mercato italiano dal 20 settembre 2014, a partire da un prezzo di 9.950 euro per arrivare a uno di 14,750 euro – appare piacevole in entrambe le versioni che abbiamo provato. Si tratta di una city car ultra maneggevole, dall’aspetto assai sbarazzino e simpatico (si fa notare per i suoi colori sgargianti e le innumerevoli personalizzazioni), forse per questo motivo adatta a un pubblico giovane (ma non necessariamente solo a quello). In essa convivono due anime, una francese e una tedesca, quest’ultima dovuta alla collaborazione con Daimler, la nota azienda che ha progettato e costruito la famosa vettura due posti nipote della casa di Stoccarda

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La nuova Renault Twingo viene proposta con due motorizzazioni a benzina a tre cilindri. Il primo modello di motore si chiama Energy TCe ed è un turbo di 898 cc. in grado di erogare 90 cavalli. Per i più preparati è lo stesso motore che si trova su Clio e Captur. Il secondo si chiama SCe 70, è invece aspirato, ha 999 cc di cilindrata ed eroga 70 cavalli. Di questo motore si apprezza in particolare la coppia, disponibile già a 1.000 giri.

Facendo una prova su strada, la prima versione risulta più reattiva, grazie ad un motore generoso al quale non manca certo brio. La SCe ha invece un comportamento più regolare e moderato, è più lenta in accelerazione e ha una velocità massima inferiore (151 km/h contro i 165 km/h della TCe 90). Diciamo che la prima è più “sportiva” mentre la seconda è maggiormente dedicata ad un uso prettamente cittadino (anche se non vedo particolari controindicazioni ad usare entrambi i modelli per qualsiasi tipo di impiego).

In entrambi i casi il punto di forza è costituito dallo sterzo che, oltre ad essere molto preciso, ha un raggio di sterzata di 4,3 metri, consentendo una manovrabilità quasi da scooter. Abbiamo avuto modo di sperimentarla all’interno di un percorso di agility creato appositamente per noi con dei grossi palloni artificiali e la sensazione che si prova, ad una prima guida, è molto strana. Si pensa costantemente di non farcela ma poi alla fine il risultato è che l’auto ha uno sterzo talmente performante che permette di fare manovre ai limiti dell’impossibile.

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Il volante è piuttosto leggero e il cambio sembra assecondare bene tutte le situazioni e anche quando ho cercato di metterlo un po’ sotto torchio con cambiate rapidissime non ha mai dato il minimo cenno di non essere all’altezza della situazione.

L’aspetto estetico della nuova Renault Twingo

Dal punto di vista estetico si apre un mondo di discussioni. Ne ho parlato con amici e colleghi e ho interpellato direttamente il designer dell’auto. Più la guardo e più mi convinco che la querelle nata a Ginevra sia solo una trovata del genio di Lapo che ha saputo, con poca spesa, farsi una pubblicità senza limiti. Certo anche Twingo ne ha beneficiato ma ormai è pensiero comune che la nuova Renault Twingo assomigli alla city car “italiana” (appositamente tra virgolette visto che ormai la Fiat non ha più nulla di Italiano).

Vi direi anche che il mio parere è diverso. La Twingo NON c’entra proprio nulla con la Fiat. Certo le dimensioni sono contenute in entrambe le auto ma le forme non sono sovrapponibili e, peraltro, la versione Concept della nuova Renault Twingo, sempre presentata a Milano, dichiarava le proprie intenzioni ben prima della Fiat.

Quindi chi è arrivato per primo ? Forse Lapo con la sua sparata ma di certo non possiamo dire che in qualche modo la Renault si sia ispirata alla Fiat.

In realtà è evidente in questa city car il richiamo – soprattutto nel posteriore – alla Renault 5 Turbo, anche se più corta ma più spaziosa.

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Cosa caratterizza la nuova Renault Twingo ?

Tornando agli elementi che la caratterizzano maggiormente vi direi il motore posteriore. Importante innovazione realizzata grazie al supporto della casa tedesca e che permette, alla nuova Renault Twingo, di ridurre gli ingombri e aumentare notevolmente il volume di carico. Pur in presenza di un’auto più corta si ha capacità di carico che permette di inserire oggetti lunghi fino a 2 metri e 31 centimetri. Il pianale di carico è  molto elevato ma del resto il motore ha il suo ingombro. Degni di nota sono i 52 litri di vani porta oggetti sparsi nell’abitacolo.

Un elemento che piacerà sicuramente alle donne è la posizione di guida rialzata, non dico a livello SUV, ma comunque tale da garantire una visibilità anteriore tra le più importanti della categoria.

Altro elemento che la caratterizza sono le 5 porte, novità assoluta e presente per la prima volta su di una Twingo e che permettono un facile accesso ai quattro passeggeri che possono essere ospitati. Tra i sistemi di sicurezza ABS, ESP, controllo pneumatici, Hill start assist, e allarme corsia che avvisa discretamente il pilota in caso di salto di carreggiata. Personalmente non lo amo quando faccio i test drive ma funziona egregiamente e può essere disabilitato quando non necessario (guida sportiva, quida in montagna, etc. etc.).

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Multimedia e connettività

Parlando di connettività possiamo optare per due configurazioni differenti: il nuovo sistema R & GO ® basato su Smartphone oppure il sistema proprietario di nuova concezione denominato R-Link Evolution System.

Nel primo caso si ha a che fare con un sistema pratico ed economico che può essere utilizzato da tutti i veicoli dotati di radio e che, grazie ad una semplice (ma funzionale) applicazione per smartphone, permette di accedere a tutte le principali funzioni del veicolo: navigazione, telefono, multimedia e computer di bordo (dove si trovano per esempio le informazioni sui livelli di consumo, qualità di guida, etc. etc.). Dalla prova su strada risulta sostanzialmente promosso perché è semplice ed intuitivo e diciamocelo… fa comodo avere il telefonino sempre in vista.

Il secondo sistema multimediale si chiama R-Link Evolution System e consiste in un vero e proprio tablet dotato di schermo capacitivo da 7 pollici che permette le stesse operazioni di scroll e zoom che vengono eseguite sugli smarthpione e che ovviamente permette il controllo delle funzioni del veicolo. Anche questo sistema, dalla prova sul campo, risulta promosso.

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Quanto consuma la Nuova Renault Twingo

Renault apre un capitolo a parte su questo tema e spiega che i costi di gestione vengono ridotti al minimo grazie alla possibilità di cambiare l’olio ogni 20.000 km oppure ogni anno. I principali elementi di consumo come il liquido di raffreddamento del motore, il liquidi per il lavaggio dei vetri ed il liquido dei freni sono posizionati nel cofano anteriore che si apre con una semplice procedura di sblocco. Il motore posteriore, posizionato in una zona “ostica” può essere abbassato di 150mm per facilitare le operazioni di manutenzione ordinaria.

I consumi delle motorizzazioni sono ridotti ed hanno valori, sul misto, rispettivamente di 4,2 l/100 km per il modello da 70 CV e 4,3 l/100 km per il modello da 90 CV.

 

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Come è andato il test drive della Nuova Renault Clio ?

Due parole conclusive. Ho apprezzato la nuova Renault Twingo e sono rimasto positivamente impressionato da alcuni fattori. Il primo riguarda entrambe le motorizzazioni. Il motore meno potente, che eroga 70 cavalli, e in grado di far sentire la coppia sin dai regimi più bassi e questo la rende un’auto adatta ai piccoli scatti cittadini. La seconda motorizzazione, già presente su Renault Clio, è un propulsore turbo collaudato che è in grado di dare quel tocco in più alla versione maggiormente cittadina. Nell’ambito di queste prove su strada si percorrono solitamente molti kilometri e questo test drive non è stato da meno segnando alla fine della prima giornata circa 300 km. Nonostante il sistema di navigazione e road book ben studiati capita di sbagliare strada. La cosa che veramente lascia impressionati è la capacità con cui la nuova Renault Twingo è stata in grado di districarsi nelle manovre e nelle inversioni di marcia. Certo questa condizione è possibile grazie al posizionamento posteriore del motore e non sarebbe stata possibile con una configurazione diversa. La trazione posteriore non è fastidiosa e anzi rende la versione da 90 cavalli piacevolmente sportiva. Una sola domanda: come si toglie il controllo di trazione? Gli interni: comodi, spaziosi, personalizzabili e per niente scomodi, nemmeno dopo una giornata intera di guida. Lo spazio di carico ? Abbondante.

La comprerei ? Per le mie esigenze personali prenderei la versione “70”, meno performante ma più dedicata ad un uso cittadino. Ognuno guardi poi alle proprie esigenze e scelga di conseguenza.

PS: Negli scatti noterete una bella versione con tetto apribile. Si tratta di un allestimento speciale “Energy Open Air”, con tetto apribile da 71 x 68 cm… veramente divertente!

Vi lascio con alcuni scatti fatti durante la mia visita alla città di Nantes, una splendida meta per un viaggio di lavoro oppure come punto di partenza per attraversare la Bretagna e le sue saline.

 

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