Quella dei cappotti è una passione per me e quando vengono presentate le collezioni invernali, nulla, davvero nulla, mi impedisce di passare al lanternino ogni singola proposta stilistica delle mie maison preferite. Cosi, inevitabilmente, non posso che adorare il ripresentarci ciclico delle proposte over, in fatto di capispalla. Si perché già lo scorso inverno avevamo assistito alle declinazioni più originali che coniugavano i cappotti e volumi interessanti e quest’anno le proposte sono nuove e interessanti
Stella McCartney declina il tema con grazia ed eleganza, rieditando un capo cult del guardaroba maschile, snaturandolo e rendendolo estremamente sofisticato. Accostamenti e volumi mi hanno catturata. Diverso il lavoro di Alexander Wang, più lontano dal mio mondo, che ha lavorato su volumi abbondanti attraverso uno studio approfondito di textures e materiali. E Chanel: nuove forme per i cappotti a redingote, orli asimmetrici corti davanti, che si allungano ai lati fino al polpaccio.
Richard Nicoll, Hermès, Paul&Joe e Max Mara – i cui colori, il tema delle sovrapposizioni, le righe, mi hanno completamente, irreversibilmente, soggiogata-. Il cappotto è il tema centrale, over, avvolgente, nei colori, nelle forme e nei materiali. Gli accostamenti perfetti, le sovrapposizioni anche. La gamma cromatica la mia preferita per l’inverno. Amore a prima vista per me. E poi ancora Kenzo, Ferragamo, Neil Barret e Trussardi, dove una urban girl accosta abiti femminili ai capi rubati dall’armadio di lui. Il mio dettaglio prefetito? I bottoni a contrasto. Il minimalismo di Jil Sander si affianca poi alle soluzioni pulite di Reed Krakoff, al gusto architettonico di Christopher Kane e all’allure austera di Consuelo Castiglioni. La passerella Marni mi affascina sempre, senza muovere ogni volta il desiderio di indossarla, ma qualcosa in quelle creazioni attira la mia attenzione. Uptown e sportswear per Michael Kors, molto moderna e contemporanea negli accostamenti e nell’energia, ma con una allure che guarda, qua e là, un pò più indietro.
Christophe Lemaire e Chloè, che #adoro, e 3.1 Phillip Lim. Questa, la mia preferita. Varianti di blouson da motociclista che vengono rieditate e reinterpretate sino a diventare cappotti over. Moderna, contemporanea, energica e decisa. Perfetta.
Io aspetto, fremente, di vagliare le soluzioni low cost.
(Credits: Tumblr)
Articolo scritto e redatto da Barbara Ceriali | Tutti i diritti sono riservati
Grazie Andrea. Sfoglia Trendology se ti capita 😉