All’origine dei profumi Issey Miyake c’è l’acqua. Meravigliosamente raffinata L’Eau d’Issey, fresca e speziata L’Eau d’Issey Pour Homme. Fluttuanti, limpide, luminose, le “eaux” hanno segnato i primi passi di Miyake in profumeria, iscrivendo la sua storia in un registro di elegante semplicità e di purezza quasi concettuale.
Se da un lato lo spirito creativo del designer giapponese risponde pienamente a questi codici, dall’altro trasmette gioia, dinamismo, esuberanza, movimento, colore. Oggi inizia un nuovo capitolo della storia della Maison, una grande avventura che tesse un legame prezioso e stretto con la moda. Issey Miyake è, senza dubbio, un creatore d’eccezione. Il suo più noto e popolare successo si incarna con gli emblematici tessuti plissé, che hanno fatto il giro del mondo in più di ottanta colori. Oggi l’iconica collezione Pleats Please diventa un profumo. Una fragranza che rende omaggio alla moda con un infuso di emozioni. Un vero e proprio inno alla joie de vivre
Con Issey Miyake il plissé entra in una nuova era, facendo rinascere il paradosso dell’unione tra creatività e praticità, moda e quotidianità, atemporalità e tendenza, classicismo e tecnicità. Con Pleats Please, Miyake costruisce un ponte transculturale tra Oriente e Occidente, un legame tra due mondi che sembrano totalmente opposti.
Pleats Please è una linea unica, una storia singolare, una moda universale. L’idea di esplorare questo nuovo territorio nasce dall’incontro con William Forsythe e il balletto di Francoforte. Nel 1993 Forsythe invita il designer a creare i costumi di “The Loss of Small Details”. Ed è proprio dalla ricerca del tessuto più adatto a permettere ai ballerini il movimento che la collezione trova la sua ispirazione. Dalla sperimentazione nasce Pleats Please, un tessuto basic e atemporale ma allo stesso tempo creativo e originale.
Atemporale! Il plissé immaginato da Issey Miyake è evoluto diventando sempre più pratico. Leggero, facile da indossare e da mantenere: una linea che mixa pezzi basic e capi stagionali. Ingegnoso ed innovativo, il procedimento tecnico utilizzato da Miyake per la plissettatura è stato il primo nel suo genere. Inizialmente il tessuto viene tagliato e cucito assieme, due volte e mezzo o tre più largo rispetto alla taglia finale. Successivamente, una volta inserito tra due fogli di carta, il vestito passa sotto una pressa. Ed infine, dopo un passaggio “a caldo”, acquista le iconiche pieghe e le giuste proporzioni. Grazie a questo sofisticato processo di plissettatura, al vestito è data una forma permanente. Inizialmente in 2D, svela la sua terza dimensione una volta indossato. La palette di colori per i capi basic gioca sulla monocromia e sulla sobrietà, mentre le collezioni, rivisitate ogni stagione, rivelano vivaci stampe colorate, con ispirazioni etniche e folkloristiche.
Dal 1996 al 1998, arrivano le leggendarie “Guest Artist Series”, con le stampe delle opere di Yasumasa Morimura, Nobuyoshi Araki, Tim Hawkinson e Cai Guuo-Qianng. Dei veri e propri “vestiti opere d’arte”. Il plissé, secondo la visione di Miyake, incarna un concetto universale con pochi equivalenti nella storia della moda. Usato dalle donne di tutto il mondo, Pleats Please, con le sue forme basic e il suo tessuto comodo e pratico da indossare, offre uno slancio di libertà, il piacere di indossare un abito che non impedisce alcun movimento. Oggi, da questi vestiti iconici, emblema ed essenza dell’identità di Issey Miyake, nasce un profumo che porta il loro nome: PLEATS PLEASE
LA COMPOSIZIONE OLFATTIVA ISSEY MIYAKE | Pleats Please
Per catturare la gioia e la spensieratezza racchiusi in Pleats Please, il naso Aurélien Guichard ha composto un bouquet luminoso e gioioso. Un nettare di allegria, un invito ad assaporare i piaceri della vita. La prima fonte di ispirazione è stata la luce, elemento intrinseco dell’universo Issey Miyake, sotto forma di riflessi luminosi. In seguito è arrivata l’idea di verticalità, espressione della struttura del plissé. A questo è stato poi aggiunto il movimento, espresso dall’ondeggiare delle pieghe sul corpo.
La fragranza, nel suo insieme, è pervasa da un senso di confort.Nelle note di testa troviamo la frizzantezza del nashi, un frutto dal particolare aroma ibrido tra pera e mela, con un accento dominante di pera.
L’allegria e la luminosità del bouquet fiorito aggiungono alla composizione delicatezza ed estrema femminilità. Le note di cuore esprimono gioia ed ottimismo, dando vita ad una sensualità delicata. Il fiorire della peonia fresca e del pisello odoroso donano un tocco di freschezza e sensualità a fior di pelle e “conferiscono profondità alla fragranza”, precisa il profumiere. L’accordo è caloroso e vibrante e “suggerisce un’idea di fluidità”.
Le note di fondo prolungano la scia dolce su un accordo legnoso e vibrante di cedro, mentre il patchouli, assume un carattere verticale e permea tutta la composizione. La vaniglia, dolce e sensuale, infonde una scia di calore. E l’assoluto di cremosa “vaniglia bianca” avvolge la fragranza con le note avvolgenti dei muschi bianchi. Guichard voleva creare una fragranza “verticale” come un plissé. Una fragranza fiorita firma di una femminilità assoluta e avvolgente. Come un bozzolo ovattato, Pleats Please è un profumo irresistibile, una composizione le cui tante sfaccettature sono rappresentate già visivamente dal flacone