Si è conclusa qualche giorno fa la 47° edizione del  Montecarlo Rolex Master, uno dei più prestigiosi tornei di tennis del circuito Mondiale.

Ma cosa c’è intorno ai dritti di Nadal ed alle volee di Federer?

Una location fantastica in riva al Mar Ligure, dove si mischiano lussuosi ristoranti e boutiques d’alta moda, sportiva e non, a ragazzini festanti in cerca di un autografo del  proprio idolo. Una cartolina suggestiva quella che ci offre il Country Club in Avenue Princesse Grace (dal nome della via si intuisce l’ importanza conferita  a questo evento), con una vista mozzafiato dal campo centrale sulla riviera di Ponente, un mix  di agonismo e romanticismo unico in tutto il panorama tennistico Mondiale.

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Tornando alla cronaca sportiva, anche quest’ anno abbiamo assistito ad un grande spettacolo, con un torneo che non ha tradito le attese della vigilia.

A vincere è stato, per la seconda volta in carriera, il numero 1 del Mondo, nonché assoluto dominatore di questa prima parte di stagione, Novak Djokovic. Il serbo infatti, ha portato a termine un’ impresa mai riuscita a nessuno nei 127 anni di storia del tennis, e cioè vincere i quattro tornei più importanti di inizio anno, l’ Australian Open, e i Masters 1000 di Indian Wells, Miami e appunto Montecarlo.

Un percorso netto quello del 25enne di Belgrado, che ha concesso le briciole ai suoi avversari – solo 18 games persi prima della finale – , superando agevolmente le insidie che il tabellone gli ha proposto, come la semifinale, dominata senza storia, con lo spagnolo Rafael Nadal, che ha trionfato per otto volte consecutive da queste parti tra il 2005 ed il 2012, o come l’ atto conclusivo del 19 di aprile nel quale Djoker, questo il soprannome del campione che tra l’ altro risiede proprio qui  nel Principato, ha dovuto cedere per la prima volta in questa settimana un set al cospetto del numero 8 del Mondo, il ceco Tomas Berdych, piegando infine la sua resistenza con un terzo parziale senza storia (7-5;4-6;6-3 il punteggio).

Novak-Djokovic-Monte-Carlo

Italia poco fortunata nel singolare, con tutti i suoi giocatori eliminati nei primi turni, ma ottimamente rappresentata dalla coppia formata da Fabio Fognini e Simone Bolelli nel torneo di doppio. I due, infatti, sono riusciti a raggiungere la finale, perdendola, purtroppo, contro i fortissimi gemelli statunitensi Mike e Bob Bryan.

Complimenti quindi a tutti i protagonisti, e complimenti agli organizzatori di un evento che, ogni anno, regala indimenticabili emozioni, visive e sportive……chapeau!

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Articolo scritto e redatto da Federico Torriani | Tutti i diritti sono riservati

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