Ci sono invenzioni che nascono da alchimie di gran fascino: raccontano di circostanze poco favorevoli e genialitá capaci di trasformarle. La storia di Freitag, e della prima Messanger, é una di queste. Era il 1993 quando i due fratelli (designer grafici) Markus e Daniel Freitag, cercavano una borsa adatta alle loro esigenze. Volevano che resistesse agli spostamenti in cittá – spesso sotto la pioggia – che fosse capiente per contenere i loro progetti e comoda il piú possibile.
Un giorno qualunque notarono i teloni colorati dei camion di passaggio sotto casa, ne intuirono l’ottimo potenziale e con un pezzo di tela crearono la prima borsa postina. Realizzarono la tracolla con cinture d’auto usate e la bordatura con una vecchia camera d’aria di bicicletta.
Nasceva cosí, da un bisogno e da un gioco creativo, la prima Freitag Messanger. Da lí a poco sarebbe sorta un’azienda che oggi impiega circa 160 collaboratori e realizza borse di tanti tipi, femminili e maschili, mantenendo sempre fedele il proprio DNA.
Funzionalità e stile si declinano in tutti i modelli e anche per la Messenger Bag FREITAG di nuova generazione sono i corrieri professionisti più esigenti ad averne testato la qualitá. Comoditá e capienza sono caratteristiche intramontabili.
La nuova F152 HARPER Messenger Bag ha un volume estensibile fino a 19 litri grazie alle extension straps. Ha un’imbottitura sudiata per il massimo comfort delle spalle mentre si pedala ed é dotata di uno scomparto esterno con cerniera ad accesso rapido. C’é anche una porzione interna, removibile e un occhiello per catena U-Lock.
Ma chi ama la bici e adora spostarsi con lei in contesti urbani e non, puó ritrovarsi in circostanze di emergenza, con la necessitá di intervenire.
F154 GRANGER THE EMERGENCY BURRITO é una borsa porta attrezzi ricavata da teloni di camion riciclati ed é arrotolabile al sellino. E’ perfetta per avere con sé tutto il necessario per un intervento d’urgenza.
Anche la possibilitá di prevenire le difficoltá favorisce benessere e Freitag, da sempre, offre il massimo ai suoi ciclisti.
Articolo scritto e redatto da Mara Stragapede | Tutti i diritti sono riservati