Come ogni anno, anche il 2015 vede ripetersi la magia del circuito di salto ostacoli (rigorosamente senza la vocale “a”) piĂą prestigioso al mondo: il Longines Global Champions Tour e noi di TheOldNow abbiamo avuto l’importante opportunitĂ di prendere parte alla manifestazione come ospiti del gruppo Longines. L’evento internazionale creato da Jan Tops, giĂ nome celebre nella categoria sportiva dello show jumping, nel 2006 e ad oggi definito “the world’s premier five-star show jumping event” dĂ la possibilitĂ ai 30 saltatori piĂą bravi al mondo di competere in un circuito a 15 tappe, ognuna svolta in una diversa cittĂ di un diverso paese. Quest’anno la competizione si è aperta in aprile a Miami Beach, e si è in seguito spostata di mese in mese ad Anversa, Madrid, Shangai, Amburgo, Cannes, Monaco, Parigi, Cascais, Chantilly, Londra, Valkenswaard. Il torneo ha poi toccato anche la capitale italiana ed è una new entry nel circuito; Roma ha infatti ospitato la tredicesima tappa della manifestazione, svoltasi dall’11 al 13 settembre scorso. La penultima manche è attualmente in corso a Vienna, mentre l’ultima, spettacolare esibizione avrĂ luogo a Doha, capitale del Qatar, dal 12 al 14 novembre 2015: sarĂ quella che decreterĂ il trionfatore ufficiale per l’anno 2015.
L’evento sponsorizzato da Longines è stato occasionalmente rovinato da bufere di acqua improvvise ma ha comunque offerto uno spettacolo degno di nota all’interno di una cornice unica quale lo Stadio dei Marmi “Pietro Mennea”. L’ingresso gratuito ha sicuramente aiutato la buona riuscita della manifestazione e la formula di gara, distribuita su tre giornate, garantisce uno spettacolo assicurato anche per i meno esperti della materia.
Il primo classificato per la tappa di Roma è stato Rolf Goran Bengtsson, il quale ha gareggiato sullo stallone Casall ASK; insieme a lui sul podio, rispettivamente seconda e terzo classificati, la portoghese Luciana Diniz su Fit For Fun e il tedesco Marcus Ehning su Comme Il Faut. Il vincitore è stato premiato direttamente da Charles Villoz, Vice President Sales Longines, con un prestigioso segnatempo Longines, che del Tour è Title Partner, Cronometrista e Orologio Ufficiale.
Il Global Champions Tour non è la prima Partnership che Longines realizza nel settore degli sport equestri. Fondata nel 1832 in Svizzera, precisamente nella cittadina di Saint-Imier, già nel 1872 essa realizzava un cronografo con incisa l’immagine di un fantino e del suo cavallo e la tradizione continua con modelli unici. Negli anni il celebre marchio dalla clessidra alata ha incrementato il suo prestigio collaborando con federazioni internazionali nonché partecipando alle competizioni internazionali in veste di Timekeeper Ufficiale. Ad oggi è presente in oltre 140 paesi nel mondo e fa parte del gruppo Swatch, primo produttore di orologi a livello mondiale.
Longines ha approfittato della sua presenza alla tappa romana del Global Champions Tour per presentare la sua nuova collezione di segnatempo Longines DolceVita, rivisitazione in chiave moderna del modello apparso per la prima volta nel 1997. Longines Dolcevita è frutto di un’ispirazione che guarda alla tradizione e in particolare  tra il 1920 e il 1940, momento in cui gli orologiai misero a frutto anni di ricerca e iniziarono a produrre orologi dalla forma diversa rispetto al classico orologio tondo. Così nel periodo che intercorre tra la prima e la seconda guerra mondiale Longines fu la straordinaria protagonista di orologi di forma rettangolare e quadrata. Varietà è forse la parola chiave per definire questa collezione, disponibile in diverse varianti. Longines Dolcevita costituisce un’ulteriore sfida per la casa svizzera, i cui prodotti sono da sempre contraddistinti dai tre valori fondamentali sui quali si fonda la Casa: tradizione, eleganza e performance. Con la sua nuova linea, Longines vuole elevare un vero e proprio inno alla dolcezza di vivere, espresso tramite uno stile dolce seppur sempre ricercato. L’Orologio Ufficiale Longines DolceVita è realizzato in acciaio e diamanti, e presenta un quadrante in argento con su dipinti numeri romani. Anche il bracciale è in acciaio, così come pure le lancette, animate da un movimento al quarzo.
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