Chi mi segue da un po’ sa bene che una delle mie convinzioni è che in Italia ci sia un grande bisogno di rinfrescare il mondo del vino al fine di riavvicinare il grande pubblico a questo magnifico prodotto. Troppo spesso si è comunicato il vino come un qualcosa di nicchia, per cui per parlarne si dovevano aver fatto anni ed anni di corsi e solo i super esperti potevano azzardarsi a discuterne, spesso utilizzando paroloni roboanti e scarsamente significativi con l’unico effetto di spingere il pubblico di consumatori finali verso categorie di bevande alcoliche più facili e meno impegnative

Per questo quando capita l’occasione di sedersi ad un tavolo per fare quattro chiacchiere assolutamente distese con persone che nel mondo del vino hanno creato la loro storia di successo non posso che fiondarmici. In questo caso particolare le protagoniste della serata sono state la cantina Le Marchesine, realtà di pregio della Franciacorta, ospitata da La Cantina di Manuela, un nome che è una certezza per gli appassionati di vino meneghini. Cinque persone intorno ad un tavolo, qualche bottiglia di ottimo Franciacorta, appetizer d’eccezione e tanta voglia di parlare senza vincoli di come ognuno sta interpretando la propria passione per il magnifico nettare di Bacco

Da un lato una grande passione per la ricerca dell’alta qualità, sia nel vino che nel cibo, ha spinto i fratelli Maurizio e Franco Rossi ad aprire un primo locale in via Cadore che fosse un piccolo tempio dell’eccellenza enogastronomica made in Italy. Il grande successo della prima Cantina ha spinto i due fratelli a replicare, a far diventare la Cantina di Manuela un brand che oggi vanta tre locali a Milano, uno a Saronno e la possibilità di utilizzare il marchio in franchising. La formula funziona perché mette insieme i pregi di un’enoteca di fiducia, dove puoi chiedere consiglio ad un esperto sempre disponibile, e di una piccola cucina gourmet capace di sorprenderti con vere e proprie chicche gastronomiche

Dall’altro lato una famiglia che ha il vino nel sangue, che lo produce da almeno cinque generazioni (e per la Franciacorta è un record assoluto) ed il cui slogan recita “L’Arte di Creare l’Eccellenza”. La prova la si ha nel bicchiere dove l’eleganza e la persistenza del vino si esprimono con grande impatto. Il Brut, originato da uve Chardonnay, Pinot nero e Pinot bianco, stupisce per la gradevole nota acida e secca che lo rende un vino con cui è un vero piacere pasteggiare. Il Rosé brut millesimato, uvaggi classici di Chardonnay e Pinot nero, incanta subito per il profumo ricco e sfaccettato tendente verso le stesse tonalità del proprio colore, rosa, fragola e lampone. Un grandissimo Franciacorta piacevolmente secco e lungo che si accompagna in maniera eccezionale con affettati di alto livello quali pata negra molto stagionati. Un vino che fa innamorare

Il piacere di condividere un’esperienza sensoriale di questo livello con persone appassionate e vere, capaci di trasmettere all’esterno l’amore per il proprio lavoro sublima le sensazioni avvertite. Il tempo passa senza che ce ne si accorga ed alla fine rimane un bellissimo retrogusto di appagamento, del palato e della mente

Articolo scritto e redatto da Federico Malgarini | Tutti i diritti sono riservati