Quando ti viene consigliato da un’amica un libro che devi assolutamente leggere tu non puoi far altro che leggerlo assolutamente, anche se il genere non è propriamente il tuo prediletto. Eccomi dunque qui a parlarvi de La psichiatra (Trigger, nell’edizione originale), libro d’esordio nel mondo del thriller dopo un primo periodo in quello dell’horror, del logopedista/ scrittore di best seller Wulf Dorn. Edito nel 2010 da Corbaccio dopo un successo internazionale che ha visto la vendita di oltre centomila copie del volume, La psichiatra è un racconto inquietante ma sicuramente coinvolgente che voglio consigliarvi.
Ellen Roth è la dottoressa in psichiatria protagonista del romanzo. Ha 29 anni ed è una donna in carriera molto brava e stimata nel suo lavoro. Il suo compagno e collega, Chris, prima di partire per una vacanza solitaria le assegna un CPI, caso particolarmente interessante. Giunta alla camera numero 7 del reparto 9, Ellen si trova di fronte ad una donna con evidenti segni di maltrattamento, denutrita, sporca e soprattutto impaurita. La dottoressa cerca un approccio con questa paziente, che impareremo a chiamare la donna senza nome ma ogni tipo di avvicinamento risulta impossibile. Solo una cosa viene svelata: chi ha ridotto la donna così è l’uomo nero.
A questo punto Ellen si ritroverà all’interno di un’inquietante avventura e di una corsa contro il tempo per salvare la donna senza nome. Mistero, suspense, e paura sono le emozioni che vive il lettore insieme ai protagonisti della storia che, sebbene si svolga nell’arco di pochi giorni, è intensa e pregna.
Nulla è dato per scontato e durante lo scorrere delle pagine ci si troverà molte volte a sospettare di uno o dell’altro personaggio poiché è il lettore il primo che vuole scoprire chi sia davvero l’uomo nero. Non mancano colpi di scena e il finale è a dir poco non scontato per cui, anche a chi non ama il genere, consiglio la lettura di questo libro.
Da anni si vocifera su una possibile resa cinematografica del romanzo che sicuramente si presterebbe bene senza troppi rimaneggiamenti sulla sceneggiatura rispetto alla storia originale. In attesa, vi consiglio sentitamente la lettura di questo testo, magari non in casa da soli al buio, se siete suscettibili come me!
Articolo scritto e redatto da Alessandra Brevi | tutti i diritti sono riservati