Spesso non ci accorgiamo di come la spasmodica ricerca della felicità possa offuscare come questa sia proprio dietro l’angolo, sotto i nostri occhi, in un cassetto che non guardiamo attentamente, come quando nelle umide mattine di autunno cerchiamo un paio di calze con occhi assonnati e non ci capacitiamo di averle già preparate fuori la sera prima per accelerare i tempi. La ricerca è frustrante a volte, ma la chiave sta nel risolvere questa caccia e ridere felici come bambini innocenti davanti alle candeline del proprio compleanno nello scoprire che la soluzione era sotto il proprio naso, e facile da trovare come un labrador nella neve.
Io ho scoperto dove trovarla grazie ad una serie televisiva: How I met Your Mother.
Narra di amici, narra di un tavolo di un bar attorno al quale s’incrociano le loro storie, le loro relazioni, i loro viaggi, e loro esperienze di vita, i loro litigi, i loro amori, le loro sofferenze in tanti anni. Dal primo brindisi alla prima serata in discoteca , dal primo dibattito al primo pianto, dal primo 30 e lode e dalla prima bocciatura, dal cambio di lavoro alle nuove opportunità di carriera. Sempre insieme, sempre uniti in un percorso di vita collettivo che cambia e si muta con il passare dei mesi. Lo sfondo è una città che non dorme mai e che unisce invece che dividere.
Per me, la mia vita degli ultimi dieci anni è trascorsa molto simile a quella che vedevo narrata nella serie televisiva, con tutti gli adeguamenti del caso, come è logico pensare. Assonanze e differenze, coincidenza e discrepanze, ma tutte sotto un unico filo conduttore: l’amicizia, la vera mia vera felicità.
Per me la felicità sono gli amici, le relazioni, i rapporti umani. Questa è sempre stata davanti a me, ed io, stupidamente me ne sono accorto guardando una serie televisiva. Ma la vita e la felicità che ho è molto meglio di una serie tv, perché tutto sommato è reale ed è vissuta.
Io l’ho trovata e spero che tutti la riescano a rintracciare prima o poi. Magari non solo una ma mille e mille altre, perché il “bello” non stroppia mai.
About Andrea Schiroli
Un comunicatore per professione e passione che vive nel reale e nel digitale. 28 anni, lavora a Milano come Digital PR per un’importante agenzia di comunicazione. Nella vita reale segue molto la tecnologia ed il design. La sua missione (e anche la sua principale frustrazione) è il cercar di far capire il suo lavoro quando si trova a doverlo spiegare al di fuori del prefisso “02”. Ama la bicicletta, le passeggiate, il sole ed i voli (specialmente quelli intercontinentali).