A Milano sbarca la NASA, anzi dovremmo dire: alluna!

Arriva finalmente in Italia la NASA HUMAN ADVENTURE, una sensazionale mostra sullo spazio organizzata dall’agenzia spaziale statunitense, che dal 2011 gira il mondo con le sue sensazionali e innovative esposizioni.

Un viaggio tra le conquiste e scoperte spaziali, che si estende per 1500 metri quadri, mostrando modelli in scala di razzi, rover e shuttle, oltre a 300 manufatti originali provenienti dai programmi spaziali NASA, la maggior parte di essi in prestito dal Cosmosphere International Science Education Center, dallo Space Museum e dal U.S. Space & Rocket Center, molti dei quali sono stati realmente nello spazio ad accompagnare gli astronauti (cosmonauti se preferite il termine di origine russa, o taikonauta in cinese) durante le loro missioni.

Milano è sempre più all’avanguardia sulle mostre, e nel corso questo autunno c’è solo l’imbarazzo della scelta: da Caravaggio a Palazzo Reale fino agli Egizi e Kandinsky al Muedec. La mostra della NASA è collocata invece presso lo Spazio Ventura XV in zona Lambrate. Una città, il capoluogo lombardo, che riserva alla cultura un posto di grande spessore.

L’esposizione in questione, pensata per grandi e piccoli, racconta la storia dell’ agenzia spaziale a stelle strisce e le incredibili conquiste ottenute nei voli e nelle esplorazioni spaziali. Tra i mezzi in mostra la replica fedele della pioneristica navicella Mercury con la quale venivano condotte le prime missioni spaziali, la navicella Gemini, costruita per missioni di lunga durata e, ancora, il modulo di comando dell’Apollo, ovvero la navicella protagonista delle missioni lunari, oltre al Rover Lunare che servì agli astronauti per esplorare la superficie del nostro satellite.  I visitatori potranno anche sperimentare una simulazione di volo “a bordo” del Mercury Liberty Bell 7. Inoltre è presente anche una copia del satellite Sputnik lanciato per la prima volta dai Sovietici nel 1957 e che segnò una delle prime tappe della corsa allo spazio tra USA e URSS durante il periodo della guerra fredda.

L’ingresso alla NASA HUMAN ADVENTURE avviene tramite una passerella in metallo, simile a quella che percorrono gli astronauti quando devono passare dall’atmosfera esterna alla white-room ad atmosfera controllata; si tratta delle ultime preparazioni prima di attaccarsi al sistema che c’è a bordo di ogni navicella, questo corridoio ci conduce quindi nella Sala dei Sognatori, che simboleggia il fondo il sogno di ogni pilota, ovvero quello di andare nello spazio. La sezione infatti racconta come, per migliaia di anni, il cielo notturno sia stato propulsore di tanti sogni e come scrittori e artisti l’hanno immaginato dando vita a centinaia di opere, passando poi attraverso la cronistoria di tutte le scoperte fatte dagli anni ’50 fino ai giorni nostri.

Proseguendo nella mostra si arriva alla Sezione Pioneri, dove è esposto il Saturn V, il razzo a tre stadi, utilizzato per mandare le missioni Apollo sulla Luna. La sezione in questione è dedicata anche a Yuri Gagarin, cosmonauta russo, primo uomo nello spazio nel 1961; questo padiglione ci fa riflettere su quanto fosse rischioso per un uomo andare in orbita nel corso degli anni ‘60, tenendo in considerazione la rudimentale tecnologia dell’epoca, che non consentiva ampi margini di errore. In ogni caso l’esistenza di questi pericoli non è mai stato un freno per primi viaggiatori spaziali.

Passiamo alla Sezione Innovazione, dove potrete contemplare da vicino una serie di navicelle spaziali, tra cui la capsula Mercury, il modulo di comando dell’Apollo, dove gli astronauti dovevano stare rinchiusi per circa otto giorni durante lo svolgimento delle 6 missioni che hanno toccato il suolo lunare. In questa sezione poi è presente anche lo Space Shuttle, in riproduzione con il muso frontale in grandezza reale in scala 1:1, assieme ad una copia del telescopio Hubble (tutt’ora in funzione intorno alla Terra fino al 2020), diventato famoso per le sue scoperte scientifiche, soprattutto per l’ identificazione degli esopianeti (pianeti esteri al Sistema Solare), e per essere stato costruito dalla NASA con contributi dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) dall’astronomo Edwin Hubble, da cui poi prese il nome.

Infine, se volete, la vostra visita si può eventualmente concludere con la centrifuga spaziale, ovvero salirete su una piccola navicella in cui simulerete il training che gli astronauti fanno nello spazio. La durata è di circa un minuto e mezzo e ci potete andare con i bambini, purché siano più alti di 1,20 metri. L’esperienza a bordo della centrifuga ha un costo a parte di 5€, a fronte di un biglietto intero di 18€.

La mostra è un modo per far conoscere il mondo dello spazio alle nuove generazioni, un settore che avrà in futuro sempre più richiesta di personale qualificato, non solo piloti e ingegneri, ma anche tecnici, biologi e botanici.

Consiglio caldamente la visita a questa straordinaria mostra, in quanto l’esplorazione dello spazio è un capitolo unico della storia umana e questa esposizione vuol dar conto anche dello spirito e dell’eroismo di quanti sopravvissero alle missioni spaziali, senza dimenticare il sacrificio e le perdite di quei astronauti per i quali i viaggi nel cosmo si trasformarono in tragedia. Inoltre è importante aggiungere che la ricerca spaziale è un luogo d’incontro e collaborazione internazionale fra i popoli delle Terra, perché quell’ossessione per le stelle che era cominciata come una gara tra Stati Uniti e Unione Sovietica, è diventata ora un punto comune sui collaborare insieme.

 

Info utili per mostra:

NASA – A HUMAN ADVENTURE (a cura di Jukka Nurminen)

Dove: SPAZIO VENTURA XV, Via Giovanni Ventura 15, Milano
Quando: dal 27 settembre 2017 al 4 marzo 2018
Aperture: da lunedì a domenica, dalle 10.00 alle 19.30.  Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
Biglietti: 18 euro (ridotto 16 euro per over 65, ragazzi da 15 a 26 anni e disabili; ridotto 12 euro per bambini dai 6 ai 14 anni; biglietti family da 26 a 50 euro)

Aperture straordinarie: 24 e 31 dicembre ore 10.00 – 14.00, 25 dicembre e 1 gennaio 14.30 – 19.30

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Articolo scritto e redatto da ALESSANDRO SACCO | Tutti i diritti sono riservati

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