La notizia arriva come una doccia fredda, e coglie l’universo della moda belga totalmente impreparato. Mentre la collezione disegnata con Tim Van Steenbergen prende il suo posto in vetrina, e Kate Moss appare, sublime, sulle copertine di Elle, Luc.Duchene ed il suo creatore annunciano la fine ufficiale del marchio.

Creato due anni fa, il marchio di lusso è stato da subito riconoscibile per le sue linee eleganti e pulite. Ecco nelle parole del creatore come un capitolo si chiude.

 

 

“I risultati ottenuti e le prospettive in un mercato in crisi e profonda metamorfosi non sono più sufficienti a garantire la continuità del marchio.

Questo non è un fallimento, ma una ‘liquidazione di un ramo del gruppo’. Questo vuol dire che verremo incontro a tutti i nostri obblighi legali, in primo luogo nei confronti del personale in questione, ma anche rispetto a tutti i nostri partner e fornitori. Molto concretamente, nel mese di ottobre, negozi Luc.Duchene, a norma di legge, prenderà il via una liquidazione totale delle collezioni.

Per me è un fallimento, naturalmente, perché continuare a far vivere un nuovo marchio di lusso in Belgio è una sfida che avrei voluto accettare, ma senza potere. Avviare un marchio nel 2009, all’inizio della crisi economica, è stata una follia? Un capriccio dell’ego? Forse, ma forte della success story che ha segnato la mia carriera, ho voluto realizzare anche questo sogno.

Voglio credere che un altro contesto economico e con un po’ di  tempo in piu avremmo potuto fare di questa griffe un magnifico marchio di lusso belga.

Ma è chiaro che a voler lavorare con i migliori materiali, volere tagli impeccabili, privilegiare piccoli ateliers in Europa, genera costi che devono essere riflessi nel prezzo di vendita dell’abbigliamento … Luc.Duchene era anche un brand progettato per l’esportazione, ma i mercati internazionali oggi restano cauti prima di accogliere nuovi marchi. Il lusso è rassicurante quando è certificato, consolidato e riconosciuto, e solo i marchi più esposti sono estremamente popolari. Ho sinceramente pensato che unire la mia esperienza, la mia visione della moda al talento di Tim van Steenbergen sarebbe stata una garanzia.

 Oggi ho avuto la scelta tra sacrificare tempo ed energia per far emergere a tutti i costi una nuova etichetta in un paesaggio devastato, o concentrare le mie ambizioni su il mio marchio storico, che si è saldamente radicato nel paesaggio della moda belga, e garantirne la longevità.

 Perché si tratta proprio di questo: Mer du Nord è un marchio forte, che presto presenterà la sua cinquantesima collezione. Sono consapevole delle sfide che marchi come questo devono affrontare.

Il fast-fashion non ci farà abbandonare i nostri valori fondamentali, ma ci costringe ad adattarsi ai cambiamenti nel comportamento dell’acquirente ed a renderci diversi, per potergli offrire sempre di più. Si tratta di una sfida emozionante, e per me, questa cinquantesima collezione sarà sicuramente più forte, più bello…”

Un capitolo si chiude. Agli appassionati di moda e qualità di trarne un bilancio.

 Articolo scritto e redatto da Giulia Vettore che ad oggi non fa più parte del team autori di theoldnow.it

A proposito dell'autore

Ingegnere? Pusher of Enthusiasm Consulente Digitale. Prof Universitaria Fondatrice di TheOldNow.it beauty. book. family. podcast. travel.

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