Fino al 10 ottobre è in esposizione presso la fondazione Pasquinelli una mostra personale firmata da un artista capace di parlare ai giovani, attivo da vent’anni nel settore e che ha esposto sullo scenario internazionale di New York: KayOne.

Questa mostra nasce dal progetto Il Muro della Legalità promosso dalla fondazione Pasquinelli, che ha preso forma sul muro periferico del tennis club Milano allo scopo di promuovere una riqualificazione urbana e che ora trasporta la sua forza espressiva per adattarla questo spazio, in apparenza così estraneo. Per i suoi frequentatori, infatti, la Fondazione Pasquinelli è un buen retiro dove gustare, nella pace rarefatta dell’arte in una stanza, capolavori dell’arte moderna mai diventati classici: Cezanne, Van Gogh e Chagall, solo per menzionarne alcuni. La fondazione però vuole confermare oggi la sua vocazione, non solo di spazio espositivo, ma di ricerca atta a scoprire le molteplici strade della creatività artistica e, per farlo, si affianca quindi a uno street artist di altissimo livello conosciuto come KayOne.

La mostra Anima In Moto, curata da Alessandro Mantovani, affonda le sue radici ne i moti dell’anima del giovane writer KayOne che correvano sulla linea Milano e New York a metà degli anni 80 dove i graffiti viaggiavano. A bordo dei treni metropolitani rappresentando una promozione itinerante delle opere di nuovi artisti. Forse non erano solo le loro opere in moto, ma ancora di più le loro anime, si desideravano ardentemente uscire dall’anonimato e affermare con coraggio la propria esistenza.
A Milano erano imposti all’epoca a seguire queste nuove tendenze artistiche, ma regalare emozioni attraverso il colore sul muro, fu da subito chiaro come obiettivo primario da perseguire nei graffiti di KayOne. Il graffitismo tende a far parte della vita della gente, diventando parte integrante dell’assetto urbano per il quale creato, proponendo un’arte democratica, visibile a tutti e vissuta da tutti, condividendo le stesse sorti del luogo nel quale viene inserita.

Arte come strumento di riqualificazione urbana, arte che torna a farsi decorazione della città, come avveniva in tempi lontani, con la differenza che oggi cambia il messaggio soggetto sul quale si opera. Palazzi e piazze lasciano il posto a muri solitamente anonimi, non esteticamente apprezzabili e di norma, lasciate il degrado delle nostre strade. Su questi muri di periferia comincia il percorso di KayOne e oggi, a trent’anni dagli esordi tipicamente street, si aprono nuove prospettive e nuovi spazi per rappresentare il concetto del viaggio dell’anima. Il muro stradale viene decontestualizzato all’interno della fondazione Pasquarelli con opere su tela che si presentano al fruitore in un trionfo di colori e materia.

In alcuni dipinti si colgono riferimenti al genio di Leonardo, come ossequio al grande maestro che coglieva attentamente l’espressione dei volti e gesti del genere umano per descrivere profondamente i moti dell’animo, la cosa più difficile da trasmettere attraverso la pittura secondo il maestro.

Generare emozioni stupore, questa è la sintesi della missione di KayOne, mediante spaccati urbani riproposti su tela, con un mix di tecniche contemporanee, senza però dimenticare che la vera fruizione delle opere d’arte nel nostro tempo comincia per strada.

KAYONE 2

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KAYONE Moti dell’animo | Mostra personale

18 settembre – 10 ottobre 2015
lunedì, martedì, mercoledì, venerdì 14.30 – 18.30
giovedì 14.30 – 20.30
sabato 16.30 – 19.30
ingresso libero

c/o Fondazione Pasquinelli

Corso Magenta 42 – Milano