Dirlo oggi dopo avervi parlato di Abu Dhabi sembra ridondante ma mi sono ricreduta appena ho messo piedi a Dubai. Sì, perché dopo essere rimasta impressionata dai grattacieli della prima città visitata durante questo mio soggiorno nei paesi Arabi, ecco che rimango ancora più sorpresa appena varco con l’auto le porte di questa città che compare dal deserto proprio come un miraggio. Dubai punta davvero verso l’alto e se si pensa che fino a poche manciate di anni fa qui regnava il silenzio del deserto sembra incredibile ciò che si para davanti allo sguardo oggi. Tecnologia a profusione e primati su primati. Qui i record si sprecano quasi e tutto è stato progettato e costruito per essere il più alto, il più leggero, il più robusto, il più grande. I guinness si susseguono come in una maratona senza fine che innesca, o meglio, ha innescato negli ultimi anni investimenti da capogiro finanziati dal “governo” che qui regna, ovvero gli emiri. Dubai è da visitare con il naso proteso all’insù, come se la terra sulla quale si sta poggiando i piedi fosse invisibili, perché in fondo così è. Nell’attesa di farvi vedere il panorama che si gode dal Burj Khalifa sul quale salirò fra qualche giorno, vi lascio le immagini di quello che potrete ammirare dalla terra ferma, se così la vogliamo chiamare
A domani
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