Sono ormai passati alcuni giorni dalla notizia shock delle dimissioni di Antonio Conte e tutto il popolo juventino sembra essere ancora scosso da quello che viene ritenuto all’unanimità come un vero e proprio fulmine a ciel sereno.  Se all’addio (arrivederci ?) del tecnico leccese aggiungiamo pure il veloce insediamento del sostituto Max Allegri (esonerato dopo la pessima stagione al Milan), è facilmente comprensibile il perchè tutti i tifosi della Vecchia Signora siano rimasti delusi. Ma Allegri sarà in grado di non far rimpiangere il tecnico che è riuscito a portare 3 scudetti di fila a Torino?  Ecco i 5 motivi per cui  il binomio Allegri-Juventus non promette nulla di buono:

 

allegri allenamentoIl rapporto con Pirlo. Torniamo con la memoria alla stagione 2010/11. Allegri diventa tecnico del Milan e riesce a vincere subito lo scudetto. In quella stagione il centrocampista bresciano non brilla particolarmente anche a causa di un infortunio che ne pregiudica parte della stagione. Il tecnico livornese decide che Pirlo è ormai un giocatore bollito, non più paragonabile al top player delle stagioni precedenti sotto la guida Ancelotti. A fine anno la società propone ad Andrea un rinnovo contrattuale ma durante un colloquio tra la dirigenza,il mister e il calciatore, qualcosa si rompe tant’è che il giocatore si ritrova svincolato e decide di accasarsi a Torino a costo zero. Alla Juventus si ritaglia un ruolo fondamentale trascinando la squadra agli ultimi 3 scudetti consecutivi dimostrando a tutto e tutti il suo immenso valore. In una dichiarazione dello stesso Pirlo, nel 2012, vengono svelati e reali motivi di quello strappo ai tempi del Milan : “La società (Allegri) ha deciso che non servivo più. L’ho capito subito durante il colloquio. Il mister preferiva altri giocatori.” Pirlo è e rimane il faro di questa Juventus. Come riuscirà Allegri a gestirlo questa volta?

 

allegri pirlo

 

2 Il modulo con il trequartista Storicamente la Juventus non ha mai utilizzato il trequartista. Una delle poche eccezioni risale alla stagione 2009/10 quando l’allora DS Alessio Secco, ebbe la brillante idea di comprare Diego per  25 milioni di euro. Il talento brasiliano non riuscì mai a brillare concludendo la stagione con 33 presenze e solo 5 gol. Quella Juventus finì il campionato in settima posizione dopo una serie di prestazioni a dir poco deludenti. C’è da dire però, che ogni tanto Allegri ha saputo anche rispolverare quel 4-3-3 che avrebbe voluto mettere in campo Antonio Conte ma, se così fosse, allora perchè non c’è stato l’affondo finale per Iturbe? Quello con il trequartista resta sicuramente il modulo prediletto dal nuovo tecnico mentre i tifosi sperano che la storia non possa ripetersi.

 

3 La poca personalità di Allegri Provate per un istante a chiudere gli occhi e mettervi nei panni di quei giocatori che per tre stagioni consecutive sono stati allenati dal sanguigno Conte. L’ex tecnico prese la squadra dopo alcune stagioni disastrose e, con il suo modo di fare da vero condottiero, è riuscito a trasmettere la fame e la grinta necessaria per portare i bianconeri alla conquista dei 3 scudetti consecutivi. Gli allenamenti massacranti e la voglia di non mollare mai hanno portato questi ragazzi anche al record di punti europeo in questa stagione (102)  nonostante il campionato fosse già stato vinto da 4 giornate. Ora, già è difficile trovare delle motivazioni dopo 3 anni di successi, ma se a questo aggiungiamo anche l’arrivo di un allenatore “aziendalista” come Allegri quale sarà il risultato? Il tecnico toscano è per carattere una persona molto pacata e riservata e questo potrebbe influire negativamente nei confronti del gruppo, abituato da sempre ad essere spronato e spinto a dare il massimo. Inoltre vi ricordate l’atteggiamento di Allegri nei momenti difficili della scorsa stagione? Sembrava sempre rassegnato, un burattino che sottostava alle decisioni societarie dando l’idea di essere li ad aspettare che il fato iniziasse ad essere dalla sua parte. Qualora la stagione dovesse mettersi male, siamo sicuri sia l’uomo in grado di gestire tale situazione?

 

Massimiliano Allegri 4 Le partenze a rilento Molto spesso si dimentica che quando un allenatore lascia la squadra con cui era sotto contratto, porta via con se anche il proprio staff e lo stesso discorso vale anche per l’allenatore che arriva. La preparazione atletica è sempre stata una delle armi vincenti di Antonio Conte e il tallone d’Achille di Massimiliano Allegri. Sono ormai famose le rimonte nella seconda parte della stagione dell’ex tecnico milanista, ma perdere punti nei primi mesi della stagione può pregiudicare pesantemente il prossimo campionato anche alla luce di quanto fatto vedere l’anno scorso da Roma e Napoli, giudicate da tutti le principali antagoniste dei campioni d’Italia.

 

5 Tutto l’ambiente contro Quando arrivi in una società e tutti pensano che tu non sia all’altezza, la pressione aumenta vertiginosamente. Ancora prima che venissero poste le firme sul contratto, Max Allegri è stato il bersagli preferito del web con il popolo juventino che ha addirittura creato l’hastag #NoAllegri, piazzatosi nelle prime posizioni dei social network. Alcuni sondaggi, inoltre, hanno rilevato come ben 8 tifosi su 10 non fossero contenti del suo approdo a Torino. Iniziare in questo modo non è sicuramente di buon auspicio ma la speranza di tutti i tifosi e che il nuovo mister possa far ricredere tutti e (possibilmente) in tempi brevi.

Articolo scritto e redatto da Stefano Scortegagna | Tutti i diritti sono a lei riservati

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